francismetal
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martedì 11 luglio 2017
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un colabrodo! ma che ca...??
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Innanzitutto di originale c'è ben poco, è per 3/4 il classico film sulle bambole maledette o cose simili.
Pieno di banalità, jumpscare, rumori forti, ecc..
La sceneggiatura avrebbe potuto funzionare se verso la fine non ci fosse stato quel colpo di scena.
Ma essendoci stato è diventata un colabrodo. Ma se non ci fosse stato il film sarebbe stato ancora più banale.
Così invece non ha senso per niente!
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carrone
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venerdì 7 luglio 2017
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si puo vedere
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inzio promettente con la giusta suspence.il finale perde decisamente di tono.
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carrone
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venerdì 7 luglio 2017
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inzio promettente con la giusta suspence.il finale perde decisamente di tono.
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totybottalla
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giovedì 8 giugno 2017
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film che mostra un impatto psicologico notevole!
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Assunta come babysitter da due ricchi coniugi, la bella Greta crede di essere pagata solo per gestire un bambolotto, non sarà così...Girato nel suggestivo castello di Craigdarroch nella Columbia Britannica, "The Boy" è un horror che punta il suo effetto in direzione psicologica oltre che sul luogo suggestivo, la storia sembra costruita a copione spianato piuttosto prevedibile come l'entrata in scena del cattivo che porta a scoprire l'enigma, tuttavia, c'è un livello di tensione convincente che ti tiene seduto fino in fondo. Saluti.
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elgatoloco
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venerdì 12 maggio 2017
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il"boy"eterno...
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Al di là della ricostruzione, anche topograficamanete accurata(ma più che altra anche proprio nell'archittettura d'interni, con una magione old english che sembra un castello(ghost's castle, ovviamente) di netta impronta"Hammer"(vecchia e gloriosa casa di produzione britannica, con film su Frankenstein, Dracula, ma anche trasposizione filmiche dai racconti di Edgar Allan Poe), la lettura del film (quando si scopre l'arcano...)va condotta in chiave psicoanalitica, riprendendo le tesi freudiane (ma non solo, winnicotiane e altre)su infanzia, fanciullezza, pubertà, "adultità"mai pientamente raggiunta....Ma anche chi non legga le cose in questa chiave può essere postiviamente sorpreso dal film, che lavora sulla suspense con molta intelligenza, con la dialettica attesa-stupore-spavento pienamente messa in atto.
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Al di là della ricostruzione, anche topograficamanete accurata(ma più che altra anche proprio nell'archittettura d'interni, con una magione old english che sembra un castello(ghost's castle, ovviamente) di netta impronta"Hammer"(vecchia e gloriosa casa di produzione britannica, con film su Frankenstein, Dracula, ma anche trasposizione filmiche dai racconti di Edgar Allan Poe), la lettura del film (quando si scopre l'arcano...)va condotta in chiave psicoanalitica, riprendendo le tesi freudiane (ma non solo, winnicotiane e altre)su infanzia, fanciullezza, pubertà, "adultità"mai pientamente raggiunta....Ma anche chi non legga le cose in questa chiave può essere postiviamente sorpreso dal film, che lavora sulla suspense con molta intelligenza, con la dialettica attesa-stupore-spavento pienamente messa in atto. Salda la direzione di Brent Bell, mente Lauren Cohan, oltre all'indubbia bellezza, porta con sé un bagaglio professionale di note volissima qualità, anche in cosniderazione del fatto che per molto tempo è in scena da sola.Non vorrei/sempre che venga realizzato, non lo so)un number two, essendo il film, a mio parere, completo così, mentre una continuazione sarebbe o rimasticatura con qualche aggiunta o indebita"prosecuzione"quando e dove non c'è da proseguire. Sempre che non emerga un genio del cinema à la John Carpenter, capace di scardinare il genere dall'interno innovandolo, il che, sic rebus stantibus, sembra abbastanza improbabile, purtroppo.Anche perché qui siamo dalle parti di"The Phantom of the Opera"e anche là un "numero due"sarebbe una zeppa o un insulto all'originale, diremmo. L'opera filmica qui c'è, anche per la magistrale combinazione con la musica classica e operitsica(il boy non a caso si chiama Brahms...). Da non trascurare le figure"fantasmatiche"dei genitori... El Gato
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rrr
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sabato 1 aprile 2017
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interessante, non straordinario
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No spoiler sostanziali.
Il filone della bambola assassina è uno di quelli sfruttati fino all'osso: nelle varie declinazioni dal pupazzo ventriloquo ai terribili bambolotti degli anni '80 abbiamo davvero provato quasi tutto, ed è francamente molto difficile immaginare che qualcosa di nuovo e interessante possa essere costruito in questo solco.
In realtà The boy si presenta subito come un film dotato di un suo linguaggio espressivo: i colori, la regia e il ritmo delle prime scene definiscono una dimensione visiva interessante e coerente che, pur senza pretesa di particolare ricercatezza, suggerisce una certa attenzione alla qualità.
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No spoiler sostanziali.
Il filone della bambola assassina è uno di quelli sfruttati fino all'osso: nelle varie declinazioni dal pupazzo ventriloquo ai terribili bambolotti degli anni '80 abbiamo davvero provato quasi tutto, ed è francamente molto difficile immaginare che qualcosa di nuovo e interessante possa essere costruito in questo solco.
In realtà The boy si presenta subito come un film dotato di un suo linguaggio espressivo: i colori, la regia e il ritmo delle prime scene definiscono una dimensione visiva interessante e coerente che, pur senza pretesa di particolare ricercatezza, suggerisce una certa attenzione alla qualità. Anche la modalità con cui viene presentato l'elemento chiave del film (il bambolotto, inutile girarci intorno) è originale, e va apprezzata la delicatezza di questo "incontro" che lascia lo spettatore confuso tanto quanto la protagonista.
Buona parte del film si appoggia sulle buone basi gettate all'inizio, rinunciando a introdurre grandi elementi di sorpresa: piacevole la sensazione di disagio che cresce di scena in scena, ma purtroppo lo strumento non viene sfruttato fino in fondo e non riesce a instillare vera angoscia, anche a causa della superficialità con cui sono definiti i (peraltro pochissimi) personaggi del film. Per fare un salto di qualità sarebbe stato sufficiente indugiare di più, al momento giusto, nel dubbio della malattia mentale, magari includendo nuovi elementi dal passato della protagonista, che invece rimane uno sfondo grossolano e poco utile ai fini della storia.
Ciò non toglie che la trama del film sia buona e la realizzazione gradevole. Alla fine il colpo di scena arriva e fa il suo dovere, offrendo una buona chiusura al climax generale.
Non lo considererei un capolavoro, ma di questo film bisogna secondo me apprezzare la buona regia, la qualità generale e qualche idea interessante: si sarebbe potuto fare qualcosa di più con uno sforzo minimo, ma gli elementi di novità non mancano, ed in fondo è più che godibile.
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no_data
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giovedì 5 gennaio 2017
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chiaramente abusi su minore
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- protagonista gnocca
- mai nuda
- scena sotto la doccia dove, dietro la tenda, accadono cose strane
- asciugamani che non cadono mai, nemmeno dopo una nottara chiusa in soffitta
- nottata chiusa in soffitta
- irresistibile voglia di farsi gli affari dei proprietari
- proprietari di casa ricchi e strani
- ex fidanzato violento
- nuovo fidanzato dolce
- casa enorme isolata, senza campo, senza wifi e, con la pioggia, senza elettricità
- familiari della protagonista stupidi che danno il nuovo indirizzo ad ex fidanzato violento
- assassino immortale
- i buoni che vanno giù svenuti con un solo colpo alla testa
Il film sembra parlare di una bambola posseduta, che se la tratti bene, é la bambola posseduta più dolce del mondo.
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- protagonista gnocca
- mai nuda
- scena sotto la doccia dove, dietro la tenda, accadono cose strane
- asciugamani che non cadono mai, nemmeno dopo una nottara chiusa in soffitta
- nottata chiusa in soffitta
- irresistibile voglia di farsi gli affari dei proprietari
- proprietari di casa ricchi e strani
- ex fidanzato violento
- nuovo fidanzato dolce
- casa enorme isolata, senza campo, senza wifi e, con la pioggia, senza elettricità
- familiari della protagonista stupidi che danno il nuovo indirizzo ad ex fidanzato violento
- assassino immortale
- i buoni che vanno giù svenuti con un solo colpo alla testa
Il film sembra parlare di una bambola posseduta, che se la tratti bene, é la bambola posseduta più dolce del mondo. La trama in realtá racconta la storia di un bambino incompreso che, dopo l'omicidio della sua compagna di giochi, decide di dare fuoco alla casa in cui viveva, così, perché no. Sopravvissuto all'incendio, ma orribilmente sfigurato, viene segregato nel seminterrato della nuova casa dai genitori, costretto ad indossare una maschera per celare le cicatrici, e rimpiazzato da una bambola. Questi sono chiaramente abusi su minore. Il film é inquietante per i primi 10 minuti, perché si sa che le bambole e i bambini sono creepy, il resto del film è un'insieme di cliché, cronache di abusi gratuiti su minore e il colpo di scena finale. Da vedere per ridere di gusto con gli amici.
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kyotrix
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sabato 1 ottobre 2016
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film a 2 facce
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Discreto per 3/4 del film. Buona la parte misteriosa, discreto il "colpo di scena", pessima la parte action finale, così pure la scena finale prima dei titoli di coda.
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sickboy
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venerdì 16 settembre 2016
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cercasi tata
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In cerca di occupazione, la giovane Greta accetta un incarico da baby-sitter presso la villa di due anziani coniugi. Dovrà occuparsi del loro figlio di 8 anni, Brahms, durante l'assenza dei genitori, in partenza per una lunga vacanza. Al momento delle presentazioni, Greta scoprirà con sconcerto di doversi occupare non di un bambino in carne ed ossa ma di un bambolotto di porcellana con fattezze da bambino. Le verrà inoltre consegnato un elenco di regole e disposizioni ben precise da adottare nei confronti di Brahms, a cui attenersi scrupolosamente. La surreale condizione, porterà ben presto Greta ad ignorare le regole imposte. Ma le conseguenze si riveleranno sempre più inquietanti... Annunciato in pompa magna alla sua uscita, "The boy" rappresenta il classico caso di spunto interessante sprecato però da una sceneggiatura per nulla all'altezza delle appetibili premesse.
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In cerca di occupazione, la giovane Greta accetta un incarico da baby-sitter presso la villa di due anziani coniugi. Dovrà occuparsi del loro figlio di 8 anni, Brahms, durante l'assenza dei genitori, in partenza per una lunga vacanza. Al momento delle presentazioni, Greta scoprirà con sconcerto di doversi occupare non di un bambino in carne ed ossa ma di un bambolotto di porcellana con fattezze da bambino. Le verrà inoltre consegnato un elenco di regole e disposizioni ben precise da adottare nei confronti di Brahms, a cui attenersi scrupolosamente. La surreale condizione, porterà ben presto Greta ad ignorare le regole imposte. Ma le conseguenze si riveleranno sempre più inquietanti... Annunciato in pompa magna alla sua uscita, "The boy" rappresenta il classico caso di spunto interessante sprecato però da una sceneggiatura per nulla all'altezza delle appetibili premesse. Fino a quando il "gioco" regge, sorretto dalla curiosità di scoprire cosa si cela dietro il mistero del bambolotto, allora le cose vanno discretamente bene. Ma quando la sceneggiatura rivela le sue carte, la delusione è cocente. Forse, nelle intenzioni dello sceneggiatore e del regista, vi era la volontà di creare il colpo di scena ad effetto. Peccato che, invece, un finale francamente imbarazzante, riveli soltanto confusione e scarsità di valide idee e pertanto non convince affatto, affossando quanto di buono creato nelle premesse. Una storia conclusa in maniera improbabile, troppo, per potersi definire accettabile. Si salvano la scenografia, le atmosfere e la discreta prova attoriale. Ma resta l'amaro di una bella idea sprecata frettolosamente. Si poteva fare decisamente di meglio.
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nastrassa
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mercoledì 25 maggio 2016
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un buon film che riesce a sorprendere
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Un buon prodotto, ben recitato e sufficientemente originale nell'esito finale da sorprendere lo spettatore, cosa non da poco considerando la perfomance media dei film horror negli ultimi tempi...
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