xawfire
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domenica 31 luglio 2016
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niente da segnalare..
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Film da due stelle e mezzo.
Bastille day si presenta nella sale italiane senza grosse pretese, risuonano però immediatamente i nomi di Idris Elba (apprezzatissimo nella serie tv luther) e Richard Madden (Robb Stark da GoT), vale la pena dunque dare un occhiata. La trama è quanto di più banale possa essere proposto: nel giorno dei festeggiamenti per la presa della bastiglia un ladro (Richard Madden) ruba per sbaglio ad una terrorista un peluche contenente esplosivo; dopo averlo ritenuto senza valore decide di gettarlo nei rifiuti, l'esplosione provocherà molti morti e l'attenzione dell'FBI (e dell'agente interpretato da Idris Elba). Il film scorre senza grosse sorprese per un'ora e mezza, mescolando buone scene d'azione, inseguimenti e qualche timido colpo di scena finale.
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Film da due stelle e mezzo.
Bastille day si presenta nella sale italiane senza grosse pretese, risuonano però immediatamente i nomi di Idris Elba (apprezzatissimo nella serie tv luther) e Richard Madden (Robb Stark da GoT), vale la pena dunque dare un occhiata. La trama è quanto di più banale possa essere proposto: nel giorno dei festeggiamenti per la presa della bastiglia un ladro (Richard Madden) ruba per sbaglio ad una terrorista un peluche contenente esplosivo; dopo averlo ritenuto senza valore decide di gettarlo nei rifiuti, l'esplosione provocherà molti morti e l'attenzione dell'FBI (e dell'agente interpretato da Idris Elba). Il film scorre senza grosse sorprese per un'ora e mezza, mescolando buone scene d'azione, inseguimenti e qualche timido colpo di scena finale. All'uscita del cinema si è coscienti di aver visto un prodotto vuoto, una storiella basata su equivoci che non vuole trasmettere insegnamenti o chissà cos'altro, tuttavia la semplicità fa si che non ci si annoi e alla fine la pellicola risulta accettabile. Film da prendere alla leggere, senza infamia e senza lode.
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elpiezo
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domenica 17 luglio 2016
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divertente e pregevole!!!
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In una caotica Parigi martoriata da terrorismo e lotte sociali, si dirama una vicenda dai ritmi frenetici, dove un agile borseggiatore ed un roccioso agente della Cia si vedranno costretti ad un'atipica alleanza per sventare la minaccia di un attacco terroristico al mero scopo di rapina.
Una storia che non teme il raffronto con delicate ed attuali tematiche sociopolitiche ben incastrate in una narrazione elastica e spedita, il cui risultato è quello di un'opera che offre fin dalle sequenze iniziali una piacevole dose di acuto intrattenimento.
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felicity
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martedì 4 febbraio 2020
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sceneggiatura povera, ma non tutto è da buttare
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La sceneggiatura è da mani nei capelli. Ma non tutto è da buttare.
Il film scorre, offende il minimo, osa due o tre scelte quasi originali e azzecca un paio di battute, mentre Madden e il resto del cast si fanno piccoli piccoli per non disturbare Idris Elba che picchia duro, incenerisce con lo sguardo e in generale convince pure in una prova di puro pilota automatico.
Elba, agente tutto d'un pezzo dalla faccia truce e dalla pistola facile, diventa di fatto una macchietta di genere, mentre Madden, borseggiatore 'mago', affonda dinanzi ad un personaggio privo di mordente, e di fatto spinto all'azione solo e soltanto da soggetti esterni. Ruolo purtroppo limitato e malamente frenato da espressioni quasi parodistiche per Kelly Reilly.
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La sceneggiatura è da mani nei capelli. Ma non tutto è da buttare.
Il film scorre, offende il minimo, osa due o tre scelte quasi originali e azzecca un paio di battute, mentre Madden e il resto del cast si fanno piccoli piccoli per non disturbare Idris Elba che picchia duro, incenerisce con lo sguardo e in generale convince pure in una prova di puro pilota automatico.
Elba, agente tutto d'un pezzo dalla faccia truce e dalla pistola facile, diventa di fatto una macchietta di genere, mentre Madden, borseggiatore 'mago', affonda dinanzi ad un personaggio privo di mordente, e di fatto spinto all'azione solo e soltanto da soggetti esterni. Ruolo purtroppo limitato e malamente frenato da espressioni quasi parodistiche per Kelly Reilly.
Dopo aver visto inseguimenti e sparatorie di ogni tipo tra tetti e strade di Parigi grazie alla quantità infinita di titoli prodotti e diretti da Luc Besson, quanto mostrato da Bastille Day non è altro che uno scolorito deja-vu che forza la triste attualità cedendo campo ad improvvise e molto poco plausibili sterzate di sceneggiatura.
Colpa di una sceneggiatura povera nella costruzione dei suoi personaggi, che improvvisamente diventano 'compagni' tramutando il tutto in un buddy movie, e di una regia basica e poco incisiva, mai davvero elettrizzante, ma anzi spesso deludente, anche perché limitata da un budget evidentemente non particolarmente ricco.
Un film che sarebbe potuto andar bene negli anni '90, perdendo così nettamente la sfida con prodotti più recenti e credibili, non solo nello sviluppo della trama, ma anche nella costruzione dell'action.
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elgatoloco
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domenica 27 agosto 2017
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film ne realizzato, ma irritante
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Non si può affermare che"Bastille Day"(2016)di James Watkins sia un"brutto film": tecnicamente ben realizzato, come ritmo(a tratti frenetico, incalzante), dal montaggio più che efficace, seguendo le tre storie, dell'attentato, del ladruncolo involontariamente coinvolto, della ragazza"attentatrice", ma anche(e saremmo almeno a cinque)dell'agente CIA e della polizia francese, in netta concorrenza, anzi in posizione di dedisa rivalità con la CIA stessa, anche se poi, un po'scioccamente, si insiste comunque sulla personalità"schizo-paranoide"del personaggio-leader della stessa"police".Ottime, certo, anche le scene d'azione.
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Non si può affermare che"Bastille Day"(2016)di James Watkins sia un"brutto film": tecnicamente ben realizzato, come ritmo(a tratti frenetico, incalzante), dal montaggio più che efficace, seguendo le tre storie, dell'attentato, del ladruncolo involontariamente coinvolto, della ragazza"attentatrice", ma anche(e saremmo almeno a cinque)dell'agente CIA e della polizia francese, in netta concorrenza, anzi in posizione di dedisa rivalità con la CIA stessa, anche se poi, un po'scioccamente, si insiste comunque sulla personalità"schizo-paranoide"del personaggio-leader della stessa"police".Ottime, certo, anche le scene d'azione. Ma il film è profondamente irritante, perché :A)realizzato forse dopo un attacco terroristico in Francia(quale non saprei dire), sembra non"scherzarci sopra"(a questo non arriva, bisogna riconoscerlo), non volendo dare la colpa all'ISIS vel similia, la dà a generici"anti-imperialisti"che avranno altre responsabilità, ma non hanno certo colpe relativamente ad atti di terrorismo internazionale nel giorno del 14 Juillet, semmai fischiano la manfestazione statalistico-nazionalistica, considerata troppo nazionalistica, appunto; B)più in generale , "Bastille Day"è film totalmente ignorante i millenni di cultura europea, quasi gli States, a parte i veri"Americani", ossia la popolazione originaria e i successivi apporti di Africani e Sang-Mélés, venissero da nulla o si fossero prodotti ab ovo-nei grandi scrittori USA(Poe, Hawthorne, Melviele, Bierce, Twain e avanti)lo"zoccolo"europeo è sempre presente, non invece nel cinema popolare USA. Una contraddizione stridente... qui decisamente evidente, tra l'altro in un film che, rappresentando il solito agente CIA rude ma in fondo"buono"sembra farne, quasi, una non certo larvata apologia. Forse una lettura di Sartre e Maritain, di Marcel e di Deleuze o Foucault, di Bernanos o Cesbron, di Hugo e de Maistre(ho mischiato appositamente Novecento e Ottocento, orientamenti ideali diversi, filosofi e scrittori, ma sempre rimanendo in ambio francese)non farebbe male. Ma... con i tempi per realizzare film(a tamburo battente, senza soluzione di continuità)difficile erudire un po'i "gringos", nell'accezione peggiore del termine. Bravi gli attori, da Idris Elba(di recente in"The Dark Tower", a Richard Madden, il"buon ladrone", a Charlotte Le Bon, l'unica"francese"del film(in realtà canadese di origini invece anche inglesi), ma sul film rimane, per chi scrive questa nota, questo fondamentale"vulnus". Se poi i film d'azione devono far solo "divertire", anche se si parla di attentati, ... va bene. El Gato
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mario nitti
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giovedì 18 agosto 2016
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non chiedere troppo a volte aiuta
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Il colpo del secolo, il terrorismo, la corruzione della polizia, i servizi segreti americani, la manipolazione delle folle. Tanti ingredienti non erano facili da tenere insieme e infatti il regista non ci riesce fino in fondo. Alcuni passaggi logici sono forzati e inceppano la trama, anche nel finale. Il racconto non è debole anche perchè dei tre o quattro personaggi principali nessuno risulta particolarmente riuscito inoltre, sarà sfortuna, ma il fatto che il film metta in scena atti di terrorismo in corrispondenza alla festa nazionale francese quest'anno ha un tocco di cattivo gusto.
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