elgatoloco
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giovedì 12 ottobre 2017
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serie di film interessante
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Più che riferirsi a un singolo telefilm della serie(dato che di serie si tratta, essendoci la stessa protagonista, le stesse amiche, la stessa cittadina , lo stesso club di amici che si ritrovano a fare illazioni anche costruttive su delitti celebri del passato, poi quasi sempre"aggiornate"a casi recenti), vale la pena riferirsi alla serie stessa, che si presenta con tutti i crismi della serie"di qualità", tipo i TV-Movies ispirata da Agatha Christie: c'è azione, ma relavale la rfilessione, la postulazione di ipotesi da verificare o falsificare(se è il caso), c'è un procedimento logico che vorremmo definire"abduzione"(Ginsburg-Eco a proposito di"Sherlock Holmes"),a poi interviene sempre l'elmento"sorpresa"che scombussola le carte o le ricompone, a seconda dei punti di vista.
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Più che riferirsi a un singolo telefilm della serie(dato che di serie si tratta, essendoci la stessa protagonista, le stesse amiche, la stessa cittadina , lo stesso club di amici che si ritrovano a fare illazioni anche costruttive su delitti celebri del passato, poi quasi sempre"aggiornate"a casi recenti), vale la pena riferirsi alla serie stessa, che si presenta con tutti i crismi della serie"di qualità", tipo i TV-Movies ispirata da Agatha Christie: c'è azione, ma relavale la rfilessione, la postulazione di ipotesi da verificare o falsificare(se è il caso), c'è un procedimento logico che vorremmo definire"abduzione"(Ginsburg-Eco a proposito di"Sherlock Holmes"),a poi interviene sempre l'elmento"sorpresa"che scombussola le carte o le ricompone, a seconda dei punti di vista... la protagonista Aurora Teagarden(sarebbe giardino da té, ma più che da te è un laboratorio per indagini investigative....interessante contrappasso, volendo)è bibliotecaria, spesso in lotta o in polemica con la direttrice della sua biblioteca, la cittadina in cui opera ha agenti di polizia brillanti , ma anche meno brillanti(per tutti i gusti, diremmo), la violenza è poca(siamo lontani dalla tendenza violentista e da"morgue"che contrassegna film come"CSI"et similia,à la Patricia Cornwell, per intenderci, mostra anche, come sia spesso imprudente fidarsi di schemi e di ragionamenti costruiti a tavolino, ma non verificati nell'empiria, nell'esperienza reale in mezzo alle persone. La protagonista Candace Cameron Bure è convincente, soprattutto nel rendere un personaggio non a senso unico, che, da ragazza meno che trentenne, tentenna a livello sentimentale, ma è forte e decisa; fose il suo problema, un domani, sarà quello di liberarsi da un cliché, legato a questi telefilm, a questa serie..., per fare anche altro, per non rimanere asservita, insomma, a uno stereotipo, ben fatto e a suo modo interessante, ma pur sempre uno stereotipo... El Gato
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elgatoloco
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giovedì 16 novembre 2017
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carino, insinuante
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Candace Cameron Buce, interprete di"AUrora Teagarden", detective dilettante, di professione libraia, anzi meglio bibliotecaria(anche in biblioteca-un luogo importante negli States più che in Europa- ricerca sempre quanto potrebbe servire per risolvere i casi che deve affrontare), non rinuncia mai alla propria femminilità, anche se, contrariamente ai consigli materni,(la madre è uan brilllante consulente immobiliare, ancora molto giovanile) non vuole impegnarsi in modo fisso con un uomo(rimarrà nubile fino a fine serie? Non si sa e forse non si deve sapere), riservandosi però il diritto di scelta... UNa serie piacevole, dove i colpi di scena non mancano, mentre manca, invece, la violenza gratuita e anche gli effettacci"autoptici"à la Patricia Cornwell, per intenderci.
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Candace Cameron Buce, interprete di"AUrora Teagarden", detective dilettante, di professione libraia, anzi meglio bibliotecaria(anche in biblioteca-un luogo importante negli States più che in Europa- ricerca sempre quanto potrebbe servire per risolvere i casi che deve affrontare), non rinuncia mai alla propria femminilità, anche se, contrariamente ai consigli materni,(la madre è uan brilllante consulente immobiliare, ancora molto giovanile) non vuole impegnarsi in modo fisso con un uomo(rimarrà nubile fino a fine serie? Non si sa e forse non si deve sapere), riservandosi però il diritto di scelta... UNa serie piacevole, dove i colpi di scena non mancano, mentre manca, invece, la violenza gratuita e anche gli effettacci"autoptici"à la Patricia Cornwell, per intenderci... Da prendere com'è , la serie. Molta suspense forse non c'è, ma essa è comunque presente, in forma"soft", come quando bisogna trovare il"vilain"di turno... Martin Wood, il regista, sa giocare molto bene le sue carte, con una continuità tra un episodio e l'altro, ossia con una continuità di stile, che non vuol dire piattezza e uniformità appunto"piatta", ma al contrario variazioni sempre coerenti rispetto a una"piattaforma"che vuol dire, appunto, continuità e costanza... La figura della madre e quella dell'amica.collaboratrice-vicedetective sono onnipresenti, a dimostrazione ulteriore del fatto che"Aurora Teagarden"(alla lettera il cognome vuol dire= giardino da tè)è serie al femminile, non in maniera esclusiva(gli uomini ci sono...) ma prevalente. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 11 novembre 2019
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sempre la stessa struttua, ma...
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La formula adottata da questi TV.-movie è costante,con una storia di sparizioni, di delitti commessi nella"tranquilla"cittadina di cui si parla, dopo la lettura-scambio di idee a proposito di un romanzo"thriller", un'inziativa peraltro decisamente diffusa negli States ma anche in Gran Bretagna, un po'meno(ma qualcosa si muove)anche in altri paesi, compresa(buona ultima?)l'Italia. In altri termini, anche qui funziona lo scambio tra realtà e finzione, tra verità e qualcosa che"vero non è", ma potrebbe sembrarlo.... Decisamente un'altra storia, rispetto a quanto proposto da film e telefilm nei quali si entra a "gamba tesa"nella realtà orribile di omicidi e delitti in genere.
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La formula adottata da questi TV.-movie è costante,con una storia di sparizioni, di delitti commessi nella"tranquilla"cittadina di cui si parla, dopo la lettura-scambio di idee a proposito di un romanzo"thriller", un'inziativa peraltro decisamente diffusa negli States ma anche in Gran Bretagna, un po'meno(ma qualcosa si muove)anche in altri paesi, compresa(buona ultima?)l'Italia. In altri termini, anche qui funziona lo scambio tra realtà e finzione, tra verità e qualcosa che"vero non è", ma potrebbe sembrarlo.... Decisamente un'altra storia, rispetto a quanto proposto da film e telefilm nei quali si entra a "gamba tesa"nella realtà orribile di omicidi e delitti in genere. Una maniera"soft"di approcciare il tema, una maniera"delicata", che permette allo spettatore di metabolizzare l'orrore in una dimensione che non vuole ridurre l'orrore al quotidiano, ma marca le distanze, pur mostrandolo"de loin", ossia con un distacco che è comunque notevole. Siamo lontani dalla rappresentazione brutale che caratterizza molte opere letterarie ma soprattutto filmiche per l'immediatezza della cosa, già stigmatizzata da Wilhelm Reich negli anni 1930, quando parlava di una vera e propria mania di attrazione per la violenza(anche come surrogato sessuale...)diffusa soprattuttoo cinematograficamente(ricordiamo che la TV inizia a diffondersi tardi in Europa e negli States, dove comunque arriva decisamente prima, non prima di fine anni anni 1930). "Aurora Teagarten Mysteries". Una nviutà, in qualche modo, dunque, se consideriamo le premesse... volendo proprio trovare un pendant vicino, forse, viene da pensare a Ellery Queen. El Gato
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