Space station è un esercizio retroattivo riuscito solo a metà perché manca l'illusione. Ottimi gli interni e le riprese esterne, convincenti anche i dialoghi le implicazioni psicologice dato l'ambiente ristretto e tutti gli intrighi dovuti allo stress, Tuttavia il tutto viene inesorabilmente annullato dai colori che decisamente, almeno per il cinema, appartengono al terzo millennio.
A mio avviso, l'unico regista capace di questa alchimia è stato Payton Reed realizzando la commedia "Abbasso l'amore" con Renee Zellveger; un film divertentissimo ambientato negli anni sessanta, tutti gli ingredienti dell'epoca vi sono presenti, intrigo leggerezza humor e quantaltro, ma sopratutto è stato realizzato in tecnicolor con colori degli anni sessanta, il che da allo spettatore la perfetta illusione di guardare un capolavoro girato negli anni sessanta e non nel terzo millennio.
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Space station è un esercizio retroattivo riuscito solo a metà perché manca l'illusione. Ottimi gli interni e le riprese esterne, convincenti anche i dialoghi le implicazioni psicologice dato l'ambiente ristretto e tutti gli intrighi dovuti allo stress, Tuttavia il tutto viene inesorabilmente annullato dai colori che decisamente, almeno per il cinema, appartengono al terzo millennio.
A mio avviso, l'unico regista capace di questa alchimia è stato Payton Reed realizzando la commedia "Abbasso l'amore" con Renee Zellveger; un film divertentissimo ambientato negli anni sessanta, tutti gli ingredienti dell'epoca vi sono presenti, intrigo leggerezza humor e quantaltro, ma sopratutto è stato realizzato in tecnicolor con colori degli anni sessanta, il che da allo spettatore la perfetta illusione di guardare un capolavoro girato negli anni sessanta e non nel terzo millennio.
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