veritasxxx
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martedì 28 ottobre 2014
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tempi duri per liam e charlize
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C'è sempre qualcosa che non va quando il trailer di un film dura più di trenta secondi e quel breve lasso di tempo sembra un concentrato di spasso che farebbe divertire anche uno a cui è stato appena diagnosticato un cancro alla tiroide. Perchè di solito quando è così il film è tutto lì, ha tre scene divertenti (che poi non lo sono particolarmente nel montaggio finale) ed è tutt'altro rispetto a quello che sembrava. Ma proprio perchè sono un fautore del "don't judge a book by its cover", mi sono avvicinato in punta di piedi a questo piccolo teatrino ambientato nel west fine '800, che in dei momenti sembra essere un film comico, in altri un film drammatico, in altri ancora una commedia sentimentale.
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C'è sempre qualcosa che non va quando il trailer di un film dura più di trenta secondi e quel breve lasso di tempo sembra un concentrato di spasso che farebbe divertire anche uno a cui è stato appena diagnosticato un cancro alla tiroide. Perchè di solito quando è così il film è tutto lì, ha tre scene divertenti (che poi non lo sono particolarmente nel montaggio finale) ed è tutt'altro rispetto a quello che sembrava. Ma proprio perchè sono un fautore del "don't judge a book by its cover", mi sono avvicinato in punta di piedi a questo piccolo teatrino ambientato nel west fine '800, che in dei momenti sembra essere un film comico, in altri un film drammatico, in altri ancora una commedia sentimentale.
Ma serviva un titolo, e allora per giustificare un nome che ispirasse nell'ignaro spettatore la tipica reazione "ah che spasso, andiamo a vedere una cosa leggera, ho proprio voglia di farmi due risate stasera!!!", nel film ci sono morti accidentali, omicidi, catastrofi di ogni genere e gente che tira le cuoia ogni cinque minuti. Ma non c'entrano niente con lo sviluppo della storia, un po' come se una volta saliti sulle montagne russe vi ritrovaste uno che dà un trattato di filosofia nel sedile accanto, che vi dice "non ti avevano avvertito?".
Quello che è più strano è che due attori di buon livello come Liam Neeson e Charlize Theron si siano concessi a questa boiatona e ce l'abbiano messa tutta per risultare credibili. Forse non li avevano avvertiti che si trattava di un film comico. E Seth MacFarlane, il tipico ragazzo della porta accanto a cui speri che le cose vadano bene perchè la fidanzata gli ha dato il due di picche da un giorno all'altro, non ha la faccia da eroe, non fa ridere, non commuove, non dice nulla. La comicità è spesso nella parlata, nell'accento, nelle sfumature del linguaggio e difficilmente traducibile in un'altra lingua, si sa. Ma avendo visto il film in inglese, posso assicurare che le battute sono pessime anche in versione originale: l'autore dei testi deve essere diventato padre da poco e avere un figlio in piena fase anale perchè siamo al livello di "pappa cacca piscia mamma". Divertente? Quanto cambiare un pannolino.
Devono essere tempi duri in America questi, perchè nonostante la ripresa economica gli sceneggiatori e gli autori comici sono davvero senza idee. Meglio starcene a casa nostra, qua si che ci si diverte, e basta guardare il telegiornale per vedere gente che si ammazza senza motivo. Gratis per giunta.
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fight.club
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mercoledì 22 ottobre 2014
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un milione di modi di sbagliare un film
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nel selvaggio west americano del 1882 ecco le peripezie di un allevatore di pecore, Albert Stark, di carattere mite e disponibile, che lasciato dalla fidanzata per non essere un vero uomo coraggioso cerca un modo per riconquistarla. Avrà una occasione per farlo grazie all'arrivo in città di una misteriosa donna che lo aiuterà a prendere fiducia in se stesso in un mondo primitivo dove c'è sono molti modi , anche stupidi, per morire . Seth MacFarlane porta sullo schermo la sua dissacrante ironia vista nelle serie animate dei Griffin e American Dad, purtroppo per lui realizzare un film di circa 2 ore di durata non fa avere gli stessi ottimi risultati avuti in tv, La scenggiatura è molto debole e le trovate sono molto risibili anche se non mancano di suscitare di qualche risata.
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nel selvaggio west americano del 1882 ecco le peripezie di un allevatore di pecore, Albert Stark, di carattere mite e disponibile, che lasciato dalla fidanzata per non essere un vero uomo coraggioso cerca un modo per riconquistarla. Avrà una occasione per farlo grazie all'arrivo in città di una misteriosa donna che lo aiuterà a prendere fiducia in se stesso in un mondo primitivo dove c'è sono molti modi , anche stupidi, per morire . Seth MacFarlane porta sullo schermo la sua dissacrante ironia vista nelle serie animate dei Griffin e American Dad, purtroppo per lui realizzare un film di circa 2 ore di durata non fa avere gli stessi ottimi risultati avuti in tv, La scenggiatura è molto debole e le trovate sono molto risibili anche se non mancano di suscitare di qualche risata. Sicuramente non è una comicità adatta al pubblico italiano, di certo il film è pieno di citazioni a partire da Ritorno al Futuro e Django con i cameo dei protagonisti, con la musica che ricorda "Il grande paese" e i classici "sentieri selvaggi" e "L'uomo che uccise liberty valance". in questo calderone si fa notare Liam Neeson con la sua classe innata mentre Giovanni Ribisi e Charlize Theron fanno del loro meglio, in definitiva un film etereo e di poco spessore
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mammut
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sabato 18 ottobre 2014
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inquadrabile
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Come si fa a dare piu' di una stella per questo film demenziale da dementi, boh? Troppe porcate, da non vedere, vale anche meno di una stella, poveri Liam neeson & co. Un dubbio l'avevo avuto al momento dei titoli iniziali, cioe' che seth Mac farlane era sia attore che produttore che regista, infatti era difficile che qualcuno glielo produceva
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kyotrix
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domenica 12 ottobre 2014
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sottotono
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Film simpatico che si lascia guardare volentieri, ma credevo fosse decisamente meglio. Trama nulla di speciale e comicità demenziale spesso di basso livello ( sul genere scary movie e simili )
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blasiusack
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giovedì 9 ottobre 2014
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commedia carina
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Un film rivelazione, mi aspettavo un filmetto e invece...
La trama tutto sommato è coinvolgente, la regia non sempre ma in alcuni punti si fa sentire e anche le scenografie non sono male.
I camei di Django e Doc Brown mi hanno fatto impazzire.
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colonel walter e. kurtz
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sabato 20 settembre 2014
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finiscono con morire per le scorregge
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Film discerto. A tratti noioso. A volte ci si perde nella banalità della trama.
Purtroppo la logica che regna nell'universo di "Family Guy" oppure "American Dad" perde la sua alchimia nel grande schermo.
Le poche battute e sketch sensati riescono a tenere alto il morale del film; cosi come anche i camei (molto apprezzati).
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gianlucarinaldi
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martedì 16 settembre 2014
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godibile e ben fatto!
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Nonostante un misero 34% di recensioni positive su Rotten Tomatoes, un incasso in America di soli 45 milioni a fronte di un budget di 40 (85 in tutto il mondo, sempre pochissimo) e un passaparola distruttivo, ho intrapreso la visione di questo film cercando di non partire prevenuto.
Sono felice di averlo fatto, perché l’unica cosa che mi domando a questo punto è quali siano state le ragioni di tanto accanimento contro una commedia che, tutto sommato, è ben fatta e assolutamente godibile.
Il responsabile principale è senza dubbio l’orsetto più volgare e anticonformista di sempre, all’anagrafe “Ted”: forte di un successo stratosferico di pubblico e critica (anche troppo secondo i miei gusti), Ted ha alzato esponenzialmente le aspettative per questo secondo lavoro di McFarlane, che qui dirige, scrive, produce e interpreta con brio non sottovalutabile.
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Nonostante un misero 34% di recensioni positive su Rotten Tomatoes, un incasso in America di soli 45 milioni a fronte di un budget di 40 (85 in tutto il mondo, sempre pochissimo) e un passaparola distruttivo, ho intrapreso la visione di questo film cercando di non partire prevenuto.
Sono felice di averlo fatto, perché l’unica cosa che mi domando a questo punto è quali siano state le ragioni di tanto accanimento contro una commedia che, tutto sommato, è ben fatta e assolutamente godibile.
Il responsabile principale è senza dubbio l’orsetto più volgare e anticonformista di sempre, all’anagrafe “Ted”: forte di un successo stratosferico di pubblico e critica (anche troppo secondo i miei gusti), Ted ha alzato esponenzialmente le aspettative per questo secondo lavoro di McFarlane, che qui dirige, scrive, produce e interpreta con brio non sottovalutabile. Il risultato è una commedia dai toni leggeri e meno volgari che, bisogna ammetterlo, non fa “ammazzare dalle risate”, come si suol dire. Questo però non vuol dire che al livello cinematografico sia da buttare.
Il cast in generale è ottimo (oltre a McFarlane abbiamo Liam Neeson, Amanda Seyfried, Neil Patrick Harris, Sarah Silverman e Giovanni Ribisi che se la cavano) ma è ovvio che a rubare la scena a tutti sia solo lei: Charlize Theron. Bellissima “as usual”, brava tanto nei drammi quanto nelle commedie, sa come divertire divertendosi. Nel fare ciò, non manca di lasciar trasparire anche una piacevole naturalezza volta a sottolineare il suo versatile talento recitativo.
Bellissimi anche i panorami, non così male la sceneggiatura che riserva trovate esilaranti come la prostituta bigotta (le sue scene sono strepitose) o la danza allucinogena della pecore baffute.
Unico neo, e anche questo bisogna ammetterlo, è la mancanza di originalità che si fa sentire sopratutto nella seconda parte, più orientata verso la love story stereotipata.
Credo sia anche questa la ragione per cui Un Milione Di Modi Per Morire Nel West si muove su un binario leggermente inferiore a Ted.
Altri motivi potrebbero essere le numerose incursioni splatter: il rating R non è mai amico del box-office. Si sarebbero potute evitare? Sicuro, ma il film non ne avrebbe giovato. Infondo si tratta di una parodia dei western anni ’60, genere in cui i personaggi finivano spesso uccisi per cause violente e sanguinose.
Inoltre, la durata di quasi due ore potrebbe facilmente annoiare: qualche cosetta si poteva obiettivamente omettere.
Da non perdere il cameo di Christopher Lloyd che interpreta il Doc di “Ritorno Al Futuro”, né tantomeno quello del Django di Jamie Foxx.
Geniali!
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