Allen Ginsberg (Daniel Radcliffe) è un giovane intelligente e sensibile, con una situazione familiare difficile: la madre soffre di turbe psichiche all'epoca probabilmente non ben diagnosticate, e il padre si limita ad affidarla ad un centro di cura.
Vincitore di una borsa di studio, Allen entra alla Columbia University, dove incontra il coetaneo Lucien Carr (Dane DeHaan), studente irrequieto e insofferente alle regole.
Lucien è colpito dal carattere rivoluzionario di Allen, così come dal suo talento per la scrittura, e i suoi originali pensieri. Lo trascina così all'interno della propria vita e dei propri sogni, tra scrittori decisi a cambiare la storia della letteratura, cosa che inconsapevolmente già fanno, allucinogeni, e fantasie inconsuete, tra letture e nuove creazioni.
A mettere a dura prova quel sogno sregolato è il rapporto sempre più incrinato tra Lucien e David, amante del ragazzo, e proprietario dell'appartamento in cui li scrittori si radunavano. Sempre più morboso e geloso si fa il sentimento di David, ulteriormente turbato dall'arrivo di Allen, che mano a mano si ritrova a provare desiderio ed interesse per Lucien.
Lucien è gravato al punto dall'attaccamento di David, giunto ormai a pedinarlo in ogni suo tentativo di fuga, da concludere il tutto con un esasperato e tragico gesto, che finirà per incatenarlo, e infine allontanarlo per sempre da Allen.
.
A fare da sfondo ai variegati protagonisti, toni cupi di biblioteche e aule universitarie, caffè avvolti dal fumo, e porti che sembrano riflettere lo stesso desiderio di fuga, di nuovo, che si manifesta spesso negli occhi chiari e speranzosi di Lucien.
Lucien, che nasconde fin troppo fragilmente un passato instabile, Lucien che riesce a catturare spettatore e personaggi con un'aura di fascinoso mistero, che fino alla fine ci lascia con la sorpresa e la curiosità, interpretato dal giovane Dane DeHaan, i cui lineamenti delicati riescono a rimestarsi in grande varietà di espressione. Un altrettanto giovane, anche se dietro ad un paio di pesanti e vistosi occhiali scuri, Daniel Radcliffe si trasforma nel curioso Allen, con il quale riusciamo ad identificarci più che spesso, nella pellicola, grazie alla naturalezza ed umanità delle azioni che compie, e dei pensieri stessi che trapelano tramite il suo sguardo.
Più che autobiografico, più che testimone di un'epoca, Giovani Ribelli è testimone di un desiderio e di un sogno, di trasgressione ed iniziazione mentale ad un mondo nuovo, di desiderio e di amore e attrazione nelle forme più svariate ed impreviste.
Memorabile le scene in cui Allen e Lucien sperimentano, sono ad un passo dall'impiccarsi, e alla non riuscita dell'operazione, cadono su un letto ridendo, mostrando i loro animi che da nero a bianco passano con una facilità impressionante. Memorabili la scene in cui Allen rivede la madre all'ospedale, meno assennata di quanto l'avesse lasciata, e quelle in cui Lucien rivede il proprio crimine, e Allen lo rivede attraverso la propria paura.
Il film si chiude con la netta separazione dei due giovani, e passati difficili da dimenticare. Passati tuttavia che sono fondamento di un futuro, nonostante tutto, creativo e fruttuoso, in cui le parole finalmente trovano forma nell'inchiostro e sui fogli: Allen Ginsberg, difatti, diverrà autore di una raccolta di poesie, poco dopo questo episodio, ed è con questa notizia che la storia si chiude, come un sipario di una giovinezza inconsueta, ribelle, e forse incosciente, ma sicuramente memorabile.
Allen Ginsberg (Daniel Radcliffe) è un giovane intelligente e sensibile, con una situazione familiare difficile: la madre soffre di turbe psichiche all'epoca probabilmente non ben diagnosticate, e il padre si limita ad affidarla ad un centro di cura.
Vincitore di una borsa di studio, Allen entra alla Columbia University, dove incontra il coetaneo Lucien Carr (Dane DeHaan), studente irrequieto e insofferente alle regole.
Lucien è colpito dal carattere rivoluzionario di Allen, così come dal suo talento per la scrittura, e i suoi originali pensieri. Lo trascina così all'interno della propria vita e dei propri sogni, tra scrittori decisi a cambiare la storia della letteratura, cosa che inconsapevolmente già fanno, allucinogeni, e fantasie inconsuete, tra letture e nuove creazioni.
A mettere a dura prova quel sogno sregolato è il rapporto sempre più incrinato tra Lucien e David, amante del ragazzo, e proprietario dell'appartamento in cui li scrittori si radunavano. Sempre più morboso e geloso si fa il sentimento di David, ulteriormente turbato dall'arrivo di Allen, che mano a mano si ritrova a provare desiderio ed interesse per Lucien.
Lucien è gravato al punto dall'attaccamento di David, giunto ormai a pedinarlo in ogni suo tentativo di fuga, da concludere il tutto con un esasperato e tragico gesto, che finirà per incatenarlo, e infine allontanarlo per sempre da Allen.
.
A fare da sfondo ai variegati protagonisti, toni cupi di biblioteche e aule universitarie, caffè avvolti dal fumo, e porti che sembrano riflettere lo stesso desiderio di fuga, di nuovo, che si manifesta spesso negli occhi chiari e speranzosi di Lucien.
Lucien, che nasconde fin troppo fragilmente un passato instabile, Lucien che riesce a catturare spettatore e personaggi con un'aura di fascinoso mistero, che fino alla fine ci lascia con la sorpresa e la curiosità, interpretato dal giovane Dane DeHaan, i cui lineamenti delicati riescono a rimestarsi in grande varietà di espressione. Un altrettanto giovane, anche se dietro ad un paio di pesanti e vistosi occhiali scuri, Daniel Radcliffe si trasforma nel curioso Allen, con il quale riusciamo ad identificarci più che spesso, nella pellicola, grazie alla naturalezza ed umanità delle azioni che compie, e dei pensieri stessi che trapelano tramite il suo sguardo.
Più che autobiografico, più che testimone di un'epoca, Giovani Ribelli è testimone di un desiderio e di un sogno, di trasgressione ed iniziazione mentale ad un mondo nuovo, di desiderio e di amore e attrazione nelle forme più svariate ed impreviste.
Memorabile le scene in cui Allen e Lucien sperimentano, sono ad un passo dall'impiccarsi, e alla non riuscita dell'operazione, cadono su un letto ridendo, mostrando i loro animi che da nero a bianco passano con una facilità impressionante. Memorabili la scene in cui Allen rivede la madre all'ospedale, meno assennata di quanto l'avesse lasciata, e quelle in cui Lucien rivede il proprio crimine, e Allen lo rivede attraverso la propria paura.
Il film si chiude con la netta separazione dei due giovani, e passati difficili da dimenticare. Passati tuttavia che sono fondamento di un futuro, nonostante tutto, creativo e fruttuoso, in cui le parole finalmente trovano forma nell'inchiostro e sui fogli: Allen Ginsberg, difatti, diverrà autore di una raccolta di poesie, poco dopo questo episodio, ed è con questa notizia che la storia si chiude, come un sipario di una giovinezza inconsueta, ribelle, e forse incosciente, ma sicuramente memorabile.
[+] lascia un commento a haku_ »
[ - ] lascia un commento a haku_ »
|