dave69
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domenica 9 febbraio 2014
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discreto ma non troppo
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Ad ormai quasi 40 anni dalla sua pubblicazione, Kimberly Peirce dirige la seconda trasposizione cinematografica del primo, inquietante romanzo (1974) del Re dell'horror Stephen King. Seppur inferiore alla precedente, celebre versione (1976) di Brian De Palma - molto più abile a dar spessore psicologico ai personaggi -, l'opera della regista americana funziona comunque discretamente per tutta la prima parte, ma perde man mano efficacia nella seconda, in particolar modo nel sanguinoso ed effettistico epilogo. L'ambientazione della vicenda ai giorni nostri non gli giova: nell'era di internet e della globalizzazione, i due personaggi principali, la madre ossessionata dal fanatismo religioso e la figlia estremamente chiusa e inesperta, risultano molto meno credibili di quanto potessero essere negli anni '70.
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Ad ormai quasi 40 anni dalla sua pubblicazione, Kimberly Peirce dirige la seconda trasposizione cinematografica del primo, inquietante romanzo (1974) del Re dell'horror Stephen King. Seppur inferiore alla precedente, celebre versione (1976) di Brian De Palma - molto più abile a dar spessore psicologico ai personaggi -, l'opera della regista americana funziona comunque discretamente per tutta la prima parte, ma perde man mano efficacia nella seconda, in particolar modo nel sanguinoso ed effettistico epilogo. L'ambientazione della vicenda ai giorni nostri non gli giova: nell'era di internet e della globalizzazione, i due personaggi principali, la madre ossessionata dal fanatismo religioso e la figlia estremamente chiusa e inesperta, risultano molto meno credibili di quanto potessero essere negli anni '70. ^_^
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[+] concordo sull'epoca sbagliata
(di kyotrix)
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gianpaolo roselli
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giovedì 6 febbraio 2014
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brutto anatroccolo versione ridicola
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Le recensioni di mymovies, per me, sono state spesso un punto di riferimento nella scelta dei film da vedere al cinema. Non che sia la mia bibbia, intendiamoci, ma con i film che non sai se vederli o meno mymovies è stato spesso determinante nella mia scelta. In Carrie ho letto una recensione non del tutto negativa e ciò, vista la severità di maymovies, voleva dire che tutto sommato poteva essere un buon film. Invece è una cretinata colossale.
Vuoto, scontato, prevedibile. Il film è totalmente privo di un'anima. Una sceneggiatura scritta con i piedi, personaggi più piatti di un piatto piano, attori assai poco credibili come i loro personaggi (con dovuta eccezione della Moore), stereotipi da serie televisiva.
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Le recensioni di mymovies, per me, sono state spesso un punto di riferimento nella scelta dei film da vedere al cinema. Non che sia la mia bibbia, intendiamoci, ma con i film che non sai se vederli o meno mymovies è stato spesso determinante nella mia scelta. In Carrie ho letto una recensione non del tutto negativa e ciò, vista la severità di maymovies, voleva dire che tutto sommato poteva essere un buon film. Invece è una cretinata colossale.
Vuoto, scontato, prevedibile. Il film è totalmente privo di un'anima. Una sceneggiatura scritta con i piedi, personaggi più piatti di un piatto piano, attori assai poco credibili come i loro personaggi (con dovuta eccezione della Moore), stereotipi da serie televisiva. E' un film che balla tra diversi generi per diventare, alla fine, una versione più o meno horror del brutto anatroccolo, con apposita rivincita finale. Banale, prevedibile, scontato noioso al punto della sbadiglio. Tra i 5 euro peggio spesi della mia vita...
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evildevin87
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mercoledì 5 febbraio 2014
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superfluo e trascurabile
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Un copia-incolla al 90% della pellicola del '76 di Brian De Palma. Troppo simile nei dialoghi e nelle scene. E senza stare a fare paragoni con il film vecchio (anche perchè non c'è proprio storia) il film è davvero piatto e inutile, privo di suspence e sorretto da una sceneggiatura e una regia senza infamia nè lode. Kimberly Pierce ha provato in effetti a raccontare la celeberrima storia di Carrie in chiave moderna, ma il risultato è quello che ho già scritto poc'anzi. Filmetto piatto e trascurabile. Se non conoscete ancora la storia di Carrie guardatevi il film del '76 oppure, ancora meglio, leggetevi il romanzo di Stephen King.
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hollyver07
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domenica 2 febbraio 2014
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orrore... si fa per dire...! sciappo e non poco..!
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Ciao. In alcune occasioni, specialmente in presenza dei remake di noti films, mi chiedo se coloro che hanno girato, interpretato e prodotto il rifacimento abbiano visto quello che è stato filmato prima che fosse proposto al pubblico. Immagino, senza averne la certezza, le possibili espressioni di soddisfazione, almeno di approvazione, degli addetti ai lavori che hanno profuso lo sforzo produttivo e vorrei confrontarle con quelle, spazianti tra l'ironico e l'annoiato, di alcuni degli spettatori che hanno assistito alla proiezione (la mia compresa...). Bene... escludendo le espressioni... cosa dire del film? Sciappo come pochi altri! Non c'è una tangibile tensione nella sceneggiatura e nei protagonisti e perdonatemi il paradosso cognitivo, escludendo dal pensiero il film originale, questa pellicola manca completamente di "vitalità".
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Ciao. In alcune occasioni, specialmente in presenza dei remake di noti films, mi chiedo se coloro che hanno girato, interpretato e prodotto il rifacimento abbiano visto quello che è stato filmato prima che fosse proposto al pubblico. Immagino, senza averne la certezza, le possibili espressioni di soddisfazione, almeno di approvazione, degli addetti ai lavori che hanno profuso lo sforzo produttivo e vorrei confrontarle con quelle, spazianti tra l'ironico e l'annoiato, di alcuni degli spettatori che hanno assistito alla proiezione (la mia compresa...). Bene... escludendo le espressioni... cosa dire del film? Sciappo come pochi altri! Non c'è una tangibile tensione nella sceneggiatura e nei protagonisti e perdonatemi il paradosso cognitivo, escludendo dal pensiero il film originale, questa pellicola manca completamente di "vitalità". Sprecata Julianne Moore è dir poco, Chloe Moretz sembra una pin-up travestita ed assolutamente insignificante per il personaggio che interpretava. La sceneggiatura e la fiacca regìa, di Kimberly Peirce, rendono il film al pari di una superficiale storia da college che serve solo da palcoscenico per le future sgallettate ed i glamour boyz di Hollywood e dintorni. C'è ben poco altro da dire... saluti e buona visione... del film originale
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harloch74
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domenica 2 febbraio 2014
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onesto horror
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Diciamocela tutta.Fare remake e'una delle cose più difficili che un regista e'chiamato a fare.Se ne fa un prodotto troppo innovativo questo sarà tacciato di aver snaturato l'originale,al contrario un film troppo simile verrà etichettato come un inutile copia.In ogni caso il confronto con l'originale oltre che inevitabile porta a stroncare il lavoro fatto.Ed e'un peccato perché questo Carrie se ci si dimentica per un paio d'ore il classico e'un onesto film fatto bene.La giovane attrice protagonista recita bene,così come gli altri attori ben calati nei ruoli.Il lavoro svolto dalla regista e'buono,forse in alcuni momenti eccessivamente spinto a far ricordare allo spettatore il classico di De Palma,con alcune inquadrature riprese palesemente dall'originale,ma in ogni caso il film riesce a mantenere un suo stile.
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Diciamocela tutta.Fare remake e'una delle cose più difficili che un regista e'chiamato a fare.Se ne fa un prodotto troppo innovativo questo sarà tacciato di aver snaturato l'originale,al contrario un film troppo simile verrà etichettato come un inutile copia.In ogni caso il confronto con l'originale oltre che inevitabile porta a stroncare il lavoro fatto.Ed e'un peccato perché questo Carrie se ci si dimentica per un paio d'ore il classico e'un onesto film fatto bene.La giovane attrice protagonista recita bene,così come gli altri attori ben calati nei ruoli.Il lavoro svolto dalla regista e'buono,forse in alcuni momenti eccessivamente spinto a far ricordare allo spettatore il classico di De Palma,con alcune inquadrature riprese palesemente dall'originale,ma in ogni caso il film riesce a mantenere un suo stile.Buoni anche gli effetti speciali,con una CG che riesce a farsi notare il minimo indispensabile.buono anche il modo di come e'stata attualizzata la sceneggiatura ,inserendo elementi (inevitabili,dato il contesto) come smartphone e pc senza però snaturare la storia,anzi integrandoli perfettamente con tutta la narrazione.Unica pecca:la mancanza di quel ambiguità che caratterizzava tutto il contesto del film originale,quella "cattiveria" nascosta dei protagonisti,che aspettavi prima o poi saltasse fuori.Ma ripeto:Va visto senza pensare al classico,cercando come ho fatto io di vederlo e giudicarlo senza paraocchi e confronti inutili.il film e'fatto bene,non è noioso e promette ciò che mantiene.Non è un capolavoro ma una serata al cinema in compagnia di Carrie ve la consiglio .
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sailor uranus
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venerdì 31 gennaio 2014
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bellissimo!!!
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Ottimo remake che rende giustizia sia al romanzo che al film di De Palma... Narrazione scorrevole convincente anche per la collocazione della vicenda nell'epoca moderna, poichè il tema del bullismo è ancora tuttoggi discusso. Il dramma di Carrie trova questa volta una narrazione più suggestiva grazie anche all'ausilio degli effetti speciali che il film degli anni 70' non poteva conoscere. Ottima anche l'interpretazione dei due personaggi principali!
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fabriziog
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mercoledì 29 gennaio 2014
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datato o bello?
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“Lo sguardo di Satana- Carrie” di Kimberly Peirce è il remake del cult horror Carrie - Lo sguardo di Satana di Brian de Palma, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King.
Gli anni settanta hanno prodotto i più celebri e bei film del terrore, come L’Esorcista, Rosemary’s Baby, Profondo Rosso, Il Presagio, Amityville Horror. Probabilmente i film “di paura” realizzati in quel periodo rimangono insuperati per qualità dei contenuti e delle scene, ma, soprattutto, per la sottile, astuta e, quasi subliminale, capacità psicologica di penetrare negli anfratti dell’inconscio e, fargli partorire le angosce e i nascosti tormenti di ciascuno di noi.
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“Lo sguardo di Satana- Carrie” di Kimberly Peirce è il remake del cult horror Carrie - Lo sguardo di Satana di Brian de Palma, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King.
Gli anni settanta hanno prodotto i più celebri e bei film del terrore, come L’Esorcista, Rosemary’s Baby, Profondo Rosso, Il Presagio, Amityville Horror. Probabilmente i film “di paura” realizzati in quel periodo rimangono insuperati per qualità dei contenuti e delle scene, ma, soprattutto, per la sottile, astuta e, quasi subliminale, capacità psicologica di penetrare negli anfratti dell’inconscio e, fargli partorire le angosce e i nascosti tormenti di ciascuno di noi.
Nei giorni d’oggi, in cui questo genere si è trasformato in splatter e frattaglie, alla Saw maniera, “Lo sguardo di Satana – Carrie” può risultare datato. Quelli della mia generazione che lo hanno visto al tempo, lo vedono come una ripetizione, mentre gli spettatori più giovani lo vedono “superato ” dagli attuali “canoni estetici”.
V’è da dire che la ragazzina con il potere telecinetico negli occhi, figlia e vittima di una madre pazza e circondata da adolescenti crudeli, nonostante ciò che combina durante il tradizionale ballo di fine d’anno al termine del ciclo della sua high school, continua a suscitare pietà e compassione.
Elemento di diversità rispetto alla precedente versione è rappresentato dalla maggiore umanità di una delle protagoniste, che mostra una inaspettata crisi di coscienza dopo la moltitudine di infamie poste in essere avverso la povera Carrie.
Fabrizio Giulimondi
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fabriziog
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mercoledì 29 gennaio 2014
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datato o bello?
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Gli anni settanta hanno prodotto i più celebri e bei film del terrore, come L’Esorcista, Rosemary’s Baby, Profondo Rosso, Il Presagio, Amityville Horror. Probabilmente i film “di paura” realizzati in quel periodo rimangono insuperati per qualità dei contenuti e delle scene, ma, soprattutto, per la sottile, astuta e, quasi subliminale, capacità psicologica di penetrare negli anfratti dell’inconscio e, fargli partorire le angosce e i nascosti tormenti di ciascuno di noi.
Nei giorni d’oggi, in cui questo genere si è trasformato in splatter e frattaglie, alla Saw maniera, “Lo sguardo di Satana – Carrie” può risultare datato.
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Gli anni settanta hanno prodotto i più celebri e bei film del terrore, come L’Esorcista, Rosemary’s Baby, Profondo Rosso, Il Presagio, Amityville Horror. Probabilmente i film “di paura” realizzati in quel periodo rimangono insuperati per qualità dei contenuti e delle scene, ma, soprattutto, per la sottile, astuta e, quasi subliminale, capacità psicologica di penetrare negli anfratti dell’inconscio e, fargli partorire le angosce e i nascosti tormenti di ciascuno di noi.
Nei giorni d’oggi, in cui questo genere si è trasformato in splatter e frattaglie, alla Saw maniera, “Lo sguardo di Satana – Carrie” può risultare datato. Quelli della mia generazione che lo hanno visto al tempo, lo vedono come una ripetizione, mentre gli spettatori più giovani lo vedono “superato ” dagli attuali “canoni estetici”.
V’è da dire che la ragazzina con il potere telecinetico negli occhi, figlia e vittima di una madre pazza e circondata da adolescenti crudeli, nonostante ciò che combina durante il tradizionale ballo di fine d’anno al termine del ciclo della sua high school, continua a suscitare pietà e compassione.
Elemento di diversità rispetto alla precedente versione è rappresentato dalla maggiore umanità di una delle protagoniste, che mostra una inaspettata crisi di coscienza dopo la moltitudine di infamie poste in essere avverso la povera Carrie.
Fabrizio Giulimondi
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carrie92
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lunedì 27 gennaio 2014
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film drammatico più che horror
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Carrie White è una ragazza che attorno a sè vive un profondo disagio. E' umiliata da tutti a scuola perchè etichettata come "diversa", e denigrata dalla madre che la incolpa di "peccati" che non ha commesso. La normalità tanto desiderata non potrà mai far parte di lei, per via dei poteri telecinetici ereditati dalla nonna che, alla fine, la faranno "scoppiare".
La storia, in sè, non ha elementi horror eppure De Palma nel suo film del 1976 l'aveva reso terrificante con dei piccoli accorgimenti che si sono rivelati indispensabili: la musica che accompagna lo sguardo di Carrie, già agghiacciante di per sè, non fa altro che far scendere ancora di più brividi lungo la schiena dello spettatore. Inoltre proprio Sissy Spacek, la "vecchia" Carrie era un brutto anatroccolo fra tanti cigni e quindi impersonava sia fisicamente che emotivamente Carrie.
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Carrie White è una ragazza che attorno a sè vive un profondo disagio. E' umiliata da tutti a scuola perchè etichettata come "diversa", e denigrata dalla madre che la incolpa di "peccati" che non ha commesso. La normalità tanto desiderata non potrà mai far parte di lei, per via dei poteri telecinetici ereditati dalla nonna che, alla fine, la faranno "scoppiare".
La storia, in sè, non ha elementi horror eppure De Palma nel suo film del 1976 l'aveva reso terrificante con dei piccoli accorgimenti che si sono rivelati indispensabili: la musica che accompagna lo sguardo di Carrie, già agghiacciante di per sè, non fa altro che far scendere ancora di più brividi lungo la schiena dello spettatore. Inoltre proprio Sissy Spacek, la "vecchia" Carrie era un brutto anatroccolo fra tanti cigni e quindi impersonava sia fisicamente che emotivamente Carrie.
Qui la Moretz, giovane attrice molto promettente e non nuova nel campo dell'horror, è poco credibile fisicamente come Carrie, fin troppo bella, ma tuttavia riesce a far spostare l'attenzione dello spettatore dal suo fisico alle sue emozioni dando una grande prova recitativa, come grande è stata la recitazione di Juliane Moore, che interpreta la madre di Carrie, piena di angoscie, paure e paranoie verso la figlia.
Due difetti, palesi, non rendono il film eccellente: la necessità di introdurre elementi tecnologi e quindi moderni come social network e smartphone quando in realtà se ne poteva benissimo fare a meno, e gli effetti speciali che mostrano Carrie quasi come una supereroina che riesce a levitare piuttosto che una ragazza arrabbiata e frustrata.
Insomma è un buon remake, ma la componente horror è molto lontana, non bastano fiumi di sangue per far rientrare un film nel genere horror.
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carrie92
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lunedì 27 gennaio 2014
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drammatico-moderno o horror-semplice?
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Remake del film Carrie- Lo sguardo di Satana del 1976 diretto da Brian De Palma, questo film può essere considerato un film godibile ma non raggiunge l'eccellenza.
Carrie White è una ragazza che vive un profondo disagio attorno a sè, umiliata da tutti a scuola e denigrata dalla madre a casa, che la incolpa di "peccati" che in realtà non ha commesso. La normalità a cui tanto aspira non sarà mai parte di lei, per via dei poteri telecinetici ereditati dalla nonna che la porteranno a "scoppiare" letteralmente alla fine del film. Più che horror questo film risulta molto drammatico, ed è un vero peccato perchè De Palma con piccolissimi accorgimenti aveva reso questo film un horror a tutti gli effetti come la musica adatta utilizzata nelle scene più importanti e ingaggiando Sissy Spacek, più "bruttina" rispetto alla Moretz e con uno sguardo agghiacciante che provocava brividi lungo la schiena dello spettatore.
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Remake del film Carrie- Lo sguardo di Satana del 1976 diretto da Brian De Palma, questo film può essere considerato un film godibile ma non raggiunge l'eccellenza.
Carrie White è una ragazza che vive un profondo disagio attorno a sè, umiliata da tutti a scuola e denigrata dalla madre a casa, che la incolpa di "peccati" che in realtà non ha commesso. La normalità a cui tanto aspira non sarà mai parte di lei, per via dei poteri telecinetici ereditati dalla nonna che la porteranno a "scoppiare" letteralmente alla fine del film. Più che horror questo film risulta molto drammatico, ed è un vero peccato perchè De Palma con piccolissimi accorgimenti aveva reso questo film un horror a tutti gli effetti come la musica adatta utilizzata nelle scene più importanti e ingaggiando Sissy Spacek, più "bruttina" rispetto alla Moretz e con uno sguardo agghiacciante che provocava brividi lungo la schiena dello spettatore. La Moretz, nonostante la sua giovane età e la sua indubbia bellezza, è riuscita a far spostare l'attenzione dello spettatore dal suo fisico ai sentimenti lasciati trasparire in ogni scena, quindi una prova recitativa ottima, come ottima è stata la prova di Juliane Moore, che interpreta la madre di Carrie, con tutte le sue paure, insicurezze e paranoie.
Due difetti di questo film, palesi, lo fanno cadere in basso: la modernità che trasuda in ogni scena, con social network e telefonini e gli effetti speciali che fanno apparire Carrie come una supereroina.
Non era necessario introdurre la tecnologia in un film che poteva risultare un ottimo remake di un film divenuto cult e gli effetti speciali erano pressochè inutili, con dei rallenty che non avevano nessuna ragione di esistere. In fondo la Spacek aveva reso così tanto bene l'odio di Carrie verso tutti quelli che le avevano fatto del male scendendo semplicemente le scale e con un solo sguardo.
E' un buon remake, soprattutto per la recitazione, ma che poteva essere un ottimo remake se solo si fosse preferita la semplicità che la modernità.
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