Un film con buone intenzioni, ma di livello decisamente televisivo, provvisto di tutte le semplificazioni e gli stereotipi richiesti dalla cinematografia di massa.
Ogni personaggio è decisamente buono o decisamente cattivo, con quelli buoni provvisti di ogni virtù da libro cuore e i cattivi antipatici, arroganti e/o prepotenti fin dalla prima inquadratura. In questo modo il film si riempie di macchiette prive di consistenza e di scenette da catechismo domenicale. Manca qualsiasi chiaroscuro, qualsiasi approfondimento psicologico e manca anche un minimo di analisi seria delle problematiche entro cui si muoveva l'azienda.
Buono per massaie, pensionati e per tutti i cervelli rovinati dalla scuola dell'inclusione.
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Un film con buone intenzioni, ma di livello decisamente televisivo, provvisto di tutte le semplificazioni e gli stereotipi richiesti dalla cinematografia di massa.
Ogni personaggio è decisamente buono o decisamente cattivo, con quelli buoni provvisti di ogni virtù da libro cuore e i cattivi antipatici, arroganti e/o prepotenti fin dalla prima inquadratura. In questo modo il film si riempie di macchiette prive di consistenza e di scenette da catechismo domenicale. Manca qualsiasi chiaroscuro, qualsiasi approfondimento psicologico e manca anche un minimo di analisi seria delle problematiche entro cui si muoveva l'azienda.
Buono per massaie, pensionati e per tutti i cervelli rovinati dalla scuola dell'inclusione. Chi cerchi un minimo di intelligenza o qualche seria informazione sul lavoro di Olivetti e sul contesto storico e imprenditoriale in cui si muoveva il suo lavoro, deve rivolgersi altrove.
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