Tutti i rumori del mare |
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Un film di Federico Brugia.
Con Sebastiano Filocamo, Benn Northover, Orsi Tóth, Malika Ayane, Mimmo Craig.
continua»
Thriller,
durata 95 min.
- Italia, Ungheria 2012.
- Maremosso
uscita venerdì 24 agosto 2012.
MYMONETRO
Tutti i rumori del mare
valutazione media:
2,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il lato umano del criminedi ZikutomoFeedback: 714 | altri commenti e recensioni di Zikutomo |
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mercoledì 19 marzo 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Due stelle, una stella, due stelle e mezzo... ancora una volta mi devo confrontare con il portale MyMoviesOnline per un film poco commentato e criticato negativamente. "Tutti i rumori del mare" sembra, a tutti gli effetti, un film francese. La malinconia intima permea tutto il paesaggio naturale e spirituale dei personaggi. La fotografia (costantemente grigia) e il montaggio (magistralmente diluito attraverso l'uso di rapide immagini oniriche fugaci e, talvolta, temporalmente legate tra loro) rendono al meglio la situazione del protagonista. Il film sembra essere un racconto soggettivo di più personaggi, ognuno chiuso nella propria glaciale solitudine (sottolineata dalle flebili colonne sonore). Volontà decisamente difficile da riprodurre per un regista. L'uso della voce narrante fa scivolare il genere Thriller verso il meno contemporaneo Noir e, al contempo, sottolinea la volontà di un racconto internamente soggettivo. Perché "il lato umano del crimine" allora? Ogni personaggio manifesta i profondi, prettamente umani, disagi nei confronti delle proprie scelte. In primo luogo il protagonista: colui che ha abbandonato le sicurezze e gli affetti di una famiglia (una figlia che si confonde con un perduto amore dell'adoloscenza, alla luce dei ricordi) per una vita raminga all'ombra della sicurezza di alcuni rituali (lo svegliarsi appena prima delle 7:00 e i bicchieri d'acqua). Thomas, che ha fatto delle scelte (errate, forse) della propria gioventù la propria ragione di vita, legato emotivamente a chi lo rifiuta. Nora, succube e muta vittima innocente di un mondo che la ingloba e sembra non lasciarle alcuna scelta se non una reazione dettata dal panico. Tutti gli altri personaggi, di contorno, non fanno altro che sottolineare la loro condizione inadeguata rispetto ad una vita che sembrano non essersi realmente scelta, tutti vittima di eventi più grandi di loro, eventi che li hanno trascinati nel vortice della criminalità (più o meno) organizzata. In conclusione, una citazione interna (sintetizzata): "Di tutti i ricordi che vorresti seppellire, sopravvivono proprio quelli che vorresti realmente dimenticare".
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