one_more_moment
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mercoledì 25 settembre 2013
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bella storia mal realizzata
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trama bella una volta esposta in modo lineare, cioè nella lunga scena finale in auto. per tutto il resto del film, però, viene sviluppata in modo molto confusionario, con continui colpi di scena e flashback-flashfoward che invece di costruire suspence fanno sembrare tutto sempre più improbabile. i personaggi sembrano pupazzi poco e mal caratterizzati, senza spessore. strano per boyle. l'unico a cui ci si "affeziona", che convince in qualche modo è il protagonista. la fotografia, molto curata e patinata, non possiede tuttavia una propria cifra stilistica ricoscibile, non aggiunge e toglie niente alle emozioni del film. arida ed impersonale, come i protagonisti della storia.
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trama bella una volta esposta in modo lineare, cioè nella lunga scena finale in auto. per tutto il resto del film, però, viene sviluppata in modo molto confusionario, con continui colpi di scena e flashback-flashfoward che invece di costruire suspence fanno sembrare tutto sempre più improbabile. i personaggi sembrano pupazzi poco e mal caratterizzati, senza spessore. strano per boyle. l'unico a cui ci si "affeziona", che convince in qualche modo è il protagonista. la fotografia, molto curata e patinata, non possiede tuttavia una propria cifra stilistica ricoscibile, non aggiunge e toglie niente alle emozioni del film. arida ed impersonale, come i protagonisti della storia.
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kyotrix
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sabato 21 settembre 2013
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guardabile
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Tralasciando lo stile grafico retro', il film si lascia guardare abbastanza bene ( tranne un paio di momenti da sonnolenza ). Buona la trama anche se troppo forzato la morale sul razzismo
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jil-gray
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martedì 17 settembre 2013
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troppi colpi di scena stroppiano
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Il film appassiona.
Peccato per il finale. Quando si inseriscono in pochi minuti troppi colpi di scena... il risultato è un pò deludente.
Ciò avviene soprattutto quando gli indizi nel corso del film sono scarsi.
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ila1972
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domenica 15 settembre 2013
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notevole
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sinceramente a me è piaciuto molto. ti tiene "attaccato al video" tutto il tempo..... colpi di scena continui .... per me è da vedere assolutamente!!!
la trama è la seguente:
Il banditore d'asta Simon (James McAvoy), in combutta con la banda di criminali capitanata dal boss della malavita Franck (Vincent Cassel), organizza l'audace furto di un capolavoro di Goya durante un'importante asta pubblica. Poiché dopo aver messo a segno la rapina Simon tenta di far il doppiogioco, Franck lo colpisce in maniera violenta, lasciandolo privo di sensi. Al risveglio, Simon si ostina a ripetere che per via del colpo ricevuto non ricorda più dove ha nascosto il quadro.
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sinceramente a me è piaciuto molto. ti tiene "attaccato al video" tutto il tempo..... colpi di scena continui .... per me è da vedere assolutamente!!!
la trama è la seguente:
Il banditore d'asta Simon (James McAvoy), in combutta con la banda di criminali capitanata dal boss della malavita Franck (Vincent Cassel), organizza l'audace furto di un capolavoro di Goya durante un'importante asta pubblica. Poiché dopo aver messo a segno la rapina Simon tenta di far il doppiogioco, Franck lo colpisce in maniera violenta, lasciandolo privo di sensi. Al risveglio, Simon si ostina a ripetere che per via del colpo ricevuto non ricorda più dove ha nascosto il quadro. Nel tentativo di fargli ritornar la memoria, Franck si vede costretto a richiedere l'aiuto della carismatica ipnoterapeuta Elizabeth (Rosario Dawson). Man mano che le sedute ipnotiche procedono, la psiche confusa di Simon comincia ad alternare fantasia e realtà, rendendo la situazione più difficile e pericolosa del previsto.
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volpinaa
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venerdì 13 settembre 2013
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caduta di stile
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Sinceramente avevo grandi aspettative su questo film adorando Danny Boyle ed avendo molto apprezzato ogni suo film. Ma in questo In Trance c'è qualcosa che non quadra... colpi di scena facilmente prevedibili e molti dettagli che non vengono spiegati (possibile che un cadavere stia un mese in un parcheggio pubblico e nessuno si accorga dell'odore?) , pare quasi che il film sia stato fatto "in fretta e furia" senza alcuna attenzione nei particolari.
La trama sembrava molto interessante e promettente, ma in realtà si è rivelata molto complessa e si fa molta fatica a stare dietro a tutto ciò che succede nel film. Di solito i film di Boyle mi offrono degli spunti riflessioni, ma in questo film è mancato qualcosa.
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Sinceramente avevo grandi aspettative su questo film adorando Danny Boyle ed avendo molto apprezzato ogni suo film. Ma in questo In Trance c'è qualcosa che non quadra... colpi di scena facilmente prevedibili e molti dettagli che non vengono spiegati (possibile che un cadavere stia un mese in un parcheggio pubblico e nessuno si accorga dell'odore?) , pare quasi che il film sia stato fatto "in fretta e furia" senza alcuna attenzione nei particolari.
La trama sembrava molto interessante e promettente, ma in realtà si è rivelata molto complessa e si fa molta fatica a stare dietro a tutto ciò che succede nel film. Di solito i film di Boyle mi offrono degli spunti riflessioni, ma in questo film è mancato qualcosa. L'idea dell'ipnotista sexy che gioca con la memoria e la psiche non funziona per niente.
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opidum
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mercoledì 11 settembre 2013
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gli uomini. tutti uguali
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ammetto tranquillamente di essere andato a cinema principalmente spinto dal tanto strombazzato e pubblicizzato nudo frontal ed integrale della splendida rosario dawson.
in questo sono stato accontentato per pochi secondi.
purtroppo il film come triller è troppo arzigogolato e dopo un ora si ha l'impressione che il regista non sappia dove andare a parare.
si arriva alla conclusione con il fiato cortissimo e questo per un triller non è un bene.
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killbillvol2
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mercoledì 11 settembre 2013
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in trance
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Dopo tre anni di assenza dal grande schermo, dopo averci lasciato con le 127 Ore più belle della nostra vita, il cineasta inglese torna con un thriller ad alto tasso di adrenalina e tensione, ispirandosi ad una serie televisiva e collaborando nuovamente con lo sceneggiatore John Hodge (sceneggiatore di quella piccola perla di Shallow Grave, nonché primo brillante film del regista).
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Dopo tre anni di assenza dal grande schermo, dopo averci lasciato con le 127 Ore più belle della nostra vita, il cineasta inglese torna con un thriller ad alto tasso di adrenalina e tensione, ispirandosi ad una serie televisiva e collaborando nuovamente con lo sceneggiatore John Hodge (sceneggiatore di quella piccola perla di Shallow Grave, nonché primo brillante film del regista). Il risultato finale non delude né supera le aspettative. Si gioca fin troppo con la costruzione thriller-con-colpo-di-scena da dimenticarsi per venti minuti abbondanti (nel secondo atto del film) dello spettatore e dell'evolversi della storia, che rimane statica, per poi, nella resa dei conti, ribaltare completamente tutte le cose date per certe nel primo tempo. E, per fortuna, è proprio questa la parte migliore del film, la più riuscita e coinvolgente, se non la più ricca di tensione. Alcuni lo hanno persino paragonato ad Inception, per l'incipit (si parla di viaggi nei meandri della mente tramite l'ipnosi e la conseguente caduta In Trance) e per il sottofinale, sbagliando di grosso. Un thriller violento, dunque, non per tutti, ma non si esce insoddisfatti, grazie a un bel finale (chi crede che Now You See Me abbia un finale a sorpresa, si guardi questo) e alla regia di Boyle, che gioca con lo spettatore per tutto il tempo, mostrando un decimo di ciò che realmente accade (o è accaduto), un film sull'inconscio e sui nostri desideri e le nostre paure, e confeziona un buon film d'intrattenimento, ma non il suo miglior film (è meglio del sopravvalutato The Millionaire, peggio del già citato Shallow Grave). Il trio protagonista, tra cui spicca il protagonista McCavoy, non delude, senza però dare interpretazioni memorabili. Comunque un altro film da vedere di un autore che si sta rivelando una vera garanzia.
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daf_ma
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lunedì 9 settembre 2013
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l'effetto sorpresa non stupisce nel finale
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La storia visionaria di Boyle poggia sulla perdita di memoria di Simon e sul recupero della stessa attraverso l’aiuto dell’esperta di ipnosi, la dottoressa Elisabeth Lamb. La storia è la seguente: Simon si unisce alla banda di Franck per rubare un quadro dalla prestigiosa casa d’aste per la quale lavora come assistente. Durante il furto però non tutto va come previsto e Simon viene ferito alla testa. Al suo risveglio ha perso la memoria e non ricorda più dove ha nascosto il quadro. Le torture di Franck non possono nulla contro la perdita di memoria di Simon, pertanto, occorre affidarsi ad un esperto che possa aiutarlo a recuperarla. Dopo pochi appuntamenti, la dottoressa capisce che Simon è nei guai e vuole aiutarlo.
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La storia visionaria di Boyle poggia sulla perdita di memoria di Simon e sul recupero della stessa attraverso l’aiuto dell’esperta di ipnosi, la dottoressa Elisabeth Lamb. La storia è la seguente: Simon si unisce alla banda di Franck per rubare un quadro dalla prestigiosa casa d’aste per la quale lavora come assistente. Durante il furto però non tutto va come previsto e Simon viene ferito alla testa. Al suo risveglio ha perso la memoria e non ricorda più dove ha nascosto il quadro. Le torture di Franck non possono nulla contro la perdita di memoria di Simon, pertanto, occorre affidarsi ad un esperto che possa aiutarlo a recuperarla. Dopo pochi appuntamenti, la dottoressa capisce che Simon è nei guai e vuole aiutarlo. Tra ricordi, sogni, viaggi immaginari e sovrapposizioni mentali, reali e irreali, Simon inizia a recuperare piccoli frammenti di quella giornata e, mentre Elisabeth conquista la fiducia del suo paziente e, contemporaneamente, quella dei suoi aguzzini, la storia si complica perché Simon sviluppa una sorta di ossessione nei confronti del suo medico. Il mistero si infittisce quando a complicare ulteriormente le cose si mette il più classico dei tormentoni, il triangolo amoroso. La tensione aumenta poi sul finale quando il reale e l’irreale si confondono sempre più spesso, ma è solo in chiusura che si compongono tutte le parti del puzzle e il giallo si chiude. “In trance” scava nei meandri della mente umana, indaga sulle capacità dei singoli di mentire a loro stessi e sull’abilità di ricostruire, in modo più o meno fedele, con processi di definizione e ridefinizione del ricordo, gli eventi passati. Quando arriva la "signora vendetta”, subdola, in punta di piedi, e con essa il gran finale, di grande c'è ben poco perchè la chiusura è poco impattante.
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flyanto
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mercoledì 4 settembre 2013
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a cosa possono portare i processi reconditi della
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Thriller in cui si racconta di un impiegato presso una prestigiosa casa d'aste di Londra che, alleandosi con una banda di ladri professionisti, partecipa al furto di un famoso e molto quotato dipinto di Goya, Le Streghe nell'Aria". Ma l'azione non va secondo il programma ed il giovane, che nel corso dell'operazione batte la testa, incorre in una sorta di amnesia temporanea che sbloccherà dopo molte sedute terapeutiche grazie alle cure di un' affascinante dottoressa esperta nella tecnica dell'ipnosi. Il film nel suo complesso risulta poco credibile, sia per alcune situazioni rappresentate a volte estreme, concernenti soprattutto i vari percorsi della mente in cui incorre il protagonista e quelle di pura azione piene di adrenalina e ricche di colore, sia per la metodologia descritta della tecnica dell'ipnosi.
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Thriller in cui si racconta di un impiegato presso una prestigiosa casa d'aste di Londra che, alleandosi con una banda di ladri professionisti, partecipa al furto di un famoso e molto quotato dipinto di Goya, Le Streghe nell'Aria". Ma l'azione non va secondo il programma ed il giovane, che nel corso dell'operazione batte la testa, incorre in una sorta di amnesia temporanea che sbloccherà dopo molte sedute terapeutiche grazie alle cure di un' affascinante dottoressa esperta nella tecnica dell'ipnosi. Il film nel suo complesso risulta poco credibile, sia per alcune situazioni rappresentate a volte estreme, concernenti soprattutto i vari percorsi della mente in cui incorre il protagonista e quelle di pura azione piene di adrenalina e ricche di colore, sia per la metodologia descritta della tecnica dell'ipnosi. Ma nello stesso tempo ha una trama avvincente che cattura l'interesse dello spettatore che diventa sempre più curioso a voler vedere svelato l'enigma che si cela dietro tutta la vicenda. Pertanto la tensione è tenuta sempre alta grazie soprattutto anche al ritmo incalzante ed ai dialoghi accesi nelle varie scene. Molto azzeccati e ben calati nei propri ruoli sono, inoltre, tutti i tre protagonisti principali, da James Mc Avoy nella parte dell'impiegato un pò ingenuo rispetto ai malviventi con cui è in contatto, a Vincent Cassel in quella del capo senza scrupoli della banda dei rapinatori ed all'affascinante Rosario Dawson in quella del medico terapeuta. Insomma, un thriller consigliabile per la sua intrigante suspense e quindi come piacevole intrattenimento.
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[+] un labirinto concentrico di suoni e immagini
(di antonio montefalcone)
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renato volpone
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lunedì 2 settembre 2013
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eleganza e bellezza
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Danny Boyle con "Trance" (chissà perché in Italia anche i titoli più banali debbono essere modificati) compie uno splendido esercizio di eleganza, grazie soprattutto alla bellezza vertiginosa della protagonista Rosario Dawson, ed è forse proprio per gli splendidi nudi della donna che il film è stato vietato ai minori di 14 anni (si vieta la bellezza: sembra di essere tornati ai tempi dell'inquisizione, davvero impressionante) o per i corpi sinuosi, mai volgari, di Vincent Cassel o James mcAvoy. La storia è un "già visto", ma riproposto con toccante delicatezza dove il vero e l'immaginario si sovrappongono portando lentamente lo spettatore a scoprire le dinamiche della storia e dell'amore.
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Danny Boyle con "Trance" (chissà perché in Italia anche i titoli più banali debbono essere modificati) compie uno splendido esercizio di eleganza, grazie soprattutto alla bellezza vertiginosa della protagonista Rosario Dawson, ed è forse proprio per gli splendidi nudi della donna che il film è stato vietato ai minori di 14 anni (si vieta la bellezza: sembra di essere tornati ai tempi dell'inquisizione, davvero impressionante) o per i corpi sinuosi, mai volgari, di Vincent Cassel o James mcAvoy. La storia è un "già visto", ma riproposto con toccante delicatezza dove il vero e l'immaginario si sovrappongono portando lentamente lo spettatore a scoprire le dinamiche della storia e dell'amore. Un quadro fantastico di Goya, la danza delle streghe, viene rubato durante un'asta in un palazzo quasi inespugnabile. Il responsabile del furto è Simon, ma lui non ricorda nulla. Qui subentra una meravigliosa ipnotologa, Elisabeth Lamb, che aiuterà lui è i criminali che lo perseguitano a scoprire dove si trova il quadro. Il film oltre che un esercizio di eleganza è una lezione di seduzione che tutti dovrebbero seguire per tornare ad esercitare i meravigliosi giochi e dinamiche dell'innamoramento. Meravigliosa la fotografia e le musiche. Perde una stella solo perché in alcuni tratta difetta la sceneggiature.
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