la haine
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lunedì 2 maggio 2016
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contraband
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Chris Farraday ( Mark Wahlberg ), ex contrabbandiere di successo è uscito "dal giro" grazie alla moglie ( Kate Beckinsale ) e ai due figli che adora. A causa di suo cognato, ragazzino scapestrato,debitore di 700000 dollari nei confronti dellacriminalità locale,che Chris conosce bene, si troverà costretto a fare l'ultima grande spedizione di contrabbando per salvare la sua famiglia. E' una lotta contro il tempo (due settimane per trovare i soldi), una lotta per il protagonista per proteggere la sua famiglia. Contraband è un film d'azione ben confezionato, un saporito cocktail di suspence, sentimenti e azione. Tale pellicola è un remake di un film europeo (islandese) riformulato in salsa americana, ovverosia, condito con sensazionalismo ed happy ending scontata.
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Chris Farraday ( Mark Wahlberg ), ex contrabbandiere di successo è uscito "dal giro" grazie alla moglie ( Kate Beckinsale ) e ai due figli che adora. A causa di suo cognato, ragazzino scapestrato,debitore di 700000 dollari nei confronti dellacriminalità locale,che Chris conosce bene, si troverà costretto a fare l'ultima grande spedizione di contrabbando per salvare la sua famiglia. E' una lotta contro il tempo (due settimane per trovare i soldi), una lotta per il protagonista per proteggere la sua famiglia. Contraband è un film d'azione ben confezionato, un saporito cocktail di suspence, sentimenti e azione. Tale pellicola è un remake di un film europeo (islandese) riformulato in salsa americana, ovverosia, condito con sensazionalismo ed happy ending scontata. Nonostante ciò,Contraband risulta un thriller d'azione sopra la media rispetto a molti altri film d'oltreoceano simili a quest'ultimo. La trama scorre veloce e non risulta quasi mai banale, tranne il finale prevedibile. Un film ben diretto,con buone interpretazioni da parte di protagonisti e co-protagonisti (Wahlberg, Beckinsale, Ribisi, Ben Forster e J.K. Simmons) e caratterizzato da buoni spunti d'azione che portano lo spettatore a non annoiarsi. Dunque, tirando le somme, Contraband risulta un film d'azione discreto, divertente, scoppiettante. Consigliato.
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elgatoloco
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lunedì 30 ottobre 2017
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tra film d'azione e thriller
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Collocabile senza troppi problemi tra thriller e film d'azione, senza dimenticare la forte componente drammatica comunque presente, questo "Contraband"(2012), voluto da Mark Wahlberg anche come produttore, è un remake del film di quattro anni prima di Joansson(che qui ha scritto-ri/scritto la sceneggiatura)che Balthazar Kormakur, autore islandese ha diretto dando largo spazio alla endsuspense con evidenti richiami al dramma esistenziale(negli autori, non solo cinematografici, ma anche teatrali e letterari)del Nord Europa e degli States, usando un ritmo incredibile, "al cardiopalma"; come anche continui riferimenti all'emozionalità dei protagonisti(lui, la moglie,il cognato, che "finirà male")nella volontà, chiaramente espressa dal protagonista, di uscire dal contrabbando di droga per orientarsi su altro, anche se poi.
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Collocabile senza troppi problemi tra thriller e film d'azione, senza dimenticare la forte componente drammatica comunque presente, questo "Contraband"(2012), voluto da Mark Wahlberg anche come produttore, è un remake del film di quattro anni prima di Joansson(che qui ha scritto-ri/scritto la sceneggiatura)che Balthazar Kormakur, autore islandese ha diretto dando largo spazio alla endsuspense con evidenti richiami al dramma esistenziale(negli autori, non solo cinematografici, ma anche teatrali e letterari)del Nord Europa e degli States, usando un ritmo incredibile, "al cardiopalma"; come anche continui riferimenti all'emozionalità dei protagonisti(lui, la moglie,il cognato, che "finirà male")nella volontà, chiaramente espressa dal protagonista, di uscire dal contrabbando di droga per orientarsi su altro, anche se poi...le circostanze garderanno altrove, purtroppo...Anche qui, come in pochi altri film, uno"happy end"in realtà molto atipico ha funzione, diremmo, "liberatoria", purché si riesca a intendersi sul lemma... Il porto di New Orleans diviene un"luogo deputato"particolarissimo, quasi il fulcro di tutto, mentre le sequenze relative a Panama, controversa "quasi colonia"yankee , sono meno vistose, meno"appariscenti", sempre comunque realizzate con una fotografia lividamente minimalista. Whalberg è protagonista efficace, forse meno dei "comprimari importanti"Ben Foster e Giovanni Ribisi, mentre a Kate Beckinsale spetta un ruolo soprattutto drammatico, al limite del tragico quando viene fisicamente minacciata, ferita, ridotta in fin di vita e quasi"sepolta viva"...In complesso, un film riuscito, dove la spettacolarità, comunque presente, non si chiude in sé, ma si apre a veicolare altro, appunto, compreso il dramma di sensazioni e sentimenti, un dramma riuscito, decisamente, al contrario della superficialità di molte, anzi troppe pellicole d'aizone che rimangono decisamente e sepsso anche stolidamente autoreferenziali. El Gato
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derriev
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martedì 7 agosto 2012
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azione e finezze non bastano...
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Alcuni film d'azione propongono sofisticate trovate di sceneggiatura per uscire dal cliché del "corri e spara", come dimenticare, al riguardo, l'epocale trovata finale in "Nemico pubblico" di Tony Scott?
Solitamente il protagonista ha un guizzo con cui incastra nemici e cattivi facendogli fare la figura dei fessi, e lui del genio.
E questo va bene...
In "Contraband" la cosa è enfatizzata al massimo: il protagonista, un Mark Walbherg che non si sforza di cambiare l'unica espressione facciale che ha (imbronciata) nemmeno quando si ritrova intrappolato in un furgone ribaltato sotto il fuoco incrociato di narcotrafficanti e poliziotti, risolve i "problemi" offertigli dalla sceneggiatura con un'eleganza e sicumera che farebbero impallidire James Bond.
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Alcuni film d'azione propongono sofisticate trovate di sceneggiatura per uscire dal cliché del "corri e spara", come dimenticare, al riguardo, l'epocale trovata finale in "Nemico pubblico" di Tony Scott?
Solitamente il protagonista ha un guizzo con cui incastra nemici e cattivi facendogli fare la figura dei fessi, e lui del genio.
E questo va bene...
In "Contraband" la cosa è enfatizzata al massimo: il protagonista, un Mark Walbherg che non si sforza di cambiare l'unica espressione facciale che ha (imbronciata) nemmeno quando si ritrova intrappolato in un furgone ribaltato sotto il fuoco incrociato di narcotrafficanti e poliziotti, risolve i "problemi" offertigli dalla sceneggiatura con un'eleganza e sicumera che farebbero impallidire James Bond.
Riprese e montaggio un po' videoclip, sontuose e ricche le ambientazioni, con navi cargo, elicotteri e sudamerica di sfondo, come nella migliore tradizione "spendi e spandi" americana, per un buon colpo di scena finale.
Cinema pop-corn.
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