jandb
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martedì 20 novembre 2012
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appena visto! gran film ma...
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Poteva essere più legato.
La storia semplice ma affatto banale, gli ambienti ottimi ma non abbastanza incisivi.
Il mare... quasi invisibile, l'inquinamento nemmeno sfiorato, l'Elba... poco più di un miraggio, che poi è veramente un miraggio.
E non si capisce la vastità dell'acciaieria, il senso di "disagio" che emerge anche solo nel passarci dentro: non dimenticherò mai il pasesaggio spettrale e postapocalittico che vidi quando arrivai in treno fino al porto di Piombino, passando attraverso l'acciaieria.
Tutti vogliono o devono lavorare alla Lucchini, ma il film non riesce a far capire chiaramente che è la spina dorsale di Piombino e dintorni.
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Poteva essere più legato.
La storia semplice ma affatto banale, gli ambienti ottimi ma non abbastanza incisivi.
Il mare... quasi invisibile, l'inquinamento nemmeno sfiorato, l'Elba... poco più di un miraggio, che poi è veramente un miraggio.
E non si capisce la vastità dell'acciaieria, il senso di "disagio" che emerge anche solo nel passarci dentro: non dimenticherò mai il pasesaggio spettrale e postapocalittico che vidi quando arrivai in treno fino al porto di Piombino, passando attraverso l'acciaieria.
Tutti vogliono o devono lavorare alla Lucchini, ma il film non riesce a far capire chiaramente che è la spina dorsale di Piombino e dintorni. Purtroppo ce lo farà capire a breve la cronaca dei quotidiani.
Ottime le protagoniste, stupenda l'espressione della mamma di Alessio e Anna, non ha quasi bisogno di parlare.
Finale scontato, ma ha il plauso di non essere mostrato, semplicemente raccontato: merita un bel 10 e lode, in questa società dove tutto deve essere spettacolarizzato, dato in pasto, che poi alla fine... applaudono. Sempre, in ogni occasione.
Comunque ottimo film. Purtroppo non ho fatto in tempo a leggere prima il libro, cosa che comunque farò.
Saluti.
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flyanto
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domenica 18 novembre 2012
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un'amiiczia femminile nel grigio ambiente che ruot
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Film tratto dall'omonimo romanzo (vincitore del premio Campiello) di Silvia Avallone in cui viene raccontata l'amicizia profonda tra due ragazze ed i vari avvenimenti che segneranno le loro vite e le porteranno a crescere. A tutto ciò fa da sfondo l' ambiente grigio e monotono, senza quasi alcuna possibilità di riscatto sociale ed esistenziale, della città di Piombino e della vita che ruota tutta intorno al grosso complesso dell'acciaieria ex-ILVA. Forse, la trama è esile nel suo complesso, ma la descrizione dello stretto legame che lega le due amiche viene analizzato e descritto con estrema precisione e sensibilità in tutte le sue sfaccettature.
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Film tratto dall'omonimo romanzo (vincitore del premio Campiello) di Silvia Avallone in cui viene raccontata l'amicizia profonda tra due ragazze ed i vari avvenimenti che segneranno le loro vite e le porteranno a crescere. A tutto ciò fa da sfondo l' ambiente grigio e monotono, senza quasi alcuna possibilità di riscatto sociale ed esistenziale, della città di Piombino e della vita che ruota tutta intorno al grosso complesso dell'acciaieria ex-ILVA. Forse, la trama è esile nel suo complesso, ma la descrizione dello stretto legame che lega le due amiche viene analizzato e descritto con estrema precisione e sensibilità in tutte le sue sfaccettature. Chiunque abbia avuto una sincera e profonda amicizia può ritrovarvisi sicuramente e col finale di speranza, che io personalmente poco condivido in quanto un pò troppo semplicistico, guardare al futuro con maggiore coraggio e fiducia. Brave le attrici esordienti che impersonano le due amiche.
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orazio maione
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domenica 18 novembre 2012
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quando si riesce a dare corpo alle emozioni
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bellissimo film italiano, uno di quelli che ti fanno capire che c'e' ancora qualcuno
capace di trovare il modo di tradurre emozioni e relazioni di una storia di provincia
in qualcosa di universale. dalla prima scena c'e' la magia di una complicita' tra le due protagoniste
che sembra inpensabile nel becerume assoluto del cinema nostrano: e tutti recitano bene, tutto ha un senso della misura e del ritmo e le immagini sono belle ed essenziali.
e le musiche, bellissime.
se un appunto devo trovare, ma non ho letto il libro, e' nel sovrappiu' dell'epilogo del fratello ale, come se oggi nelle storie di guai non ce ne siano mai abbastanza.
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bellissimo film italiano, uno di quelli che ti fanno capire che c'e' ancora qualcuno
capace di trovare il modo di tradurre emozioni e relazioni di una storia di provincia
in qualcosa di universale. dalla prima scena c'e' la magia di una complicita' tra le due protagoniste
che sembra inpensabile nel becerume assoluto del cinema nostrano: e tutti recitano bene, tutto ha un senso della misura e del ritmo e le immagini sono belle ed essenziali.
e le musiche, bellissime.
se un appunto devo trovare, ma non ho letto il libro, e' nel sovrappiu' dell'epilogo del fratello ale, come se oggi nelle storie di guai non ce ne siano mai abbastanza.
viva le capacita' di mordini, degli attori e di chi ha creduto che ancora c'e' un pubblico per l'intensita' diversa di ogni sguardo.
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alessandra zecchi
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sabato 17 novembre 2012
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10 e lode!
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Ieri sera ho visto “Acciaio”, finalmente il film è stato distribuito e si può vedere.
Consiglio di andare a vederlo e subito perché non credo che riesca a star molto nelle sale.
Ero molto titubante, in realtà non volevo andare a vederlo. Vedere un film tratto da un libro che ti è piaciuto e che ti appassionato è molto spesso, anzi sempre deludente.
Poi alla fine una forza prorompente mi ha trascinato a vederlo e ne sono stata felice.
Il regista non poteva far di meglio, ci ha fatto respirare l’atmosfera del libro, della storia con una semplicità ed una naturalezza ineguali. Le vicende sono sussurrate e sottintese. Eppure si tratta di storie pesanti, dense e drammatiche ed invece ti trovi ad averle percepite in tutta la loro drammaticità in maniera lieve.
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Ieri sera ho visto “Acciaio”, finalmente il film è stato distribuito e si può vedere.
Consiglio di andare a vederlo e subito perché non credo che riesca a star molto nelle sale.
Ero molto titubante, in realtà non volevo andare a vederlo. Vedere un film tratto da un libro che ti è piaciuto e che ti appassionato è molto spesso, anzi sempre deludente.
Poi alla fine una forza prorompente mi ha trascinato a vederlo e ne sono stata felice.
Il regista non poteva far di meglio, ci ha fatto respirare l’atmosfera del libro, della storia con una semplicità ed una naturalezza ineguali. Le vicende sono sussurrate e sottintese. Eppure si tratta di storie pesanti, dense e drammatiche ed invece ti trovi ad averle percepite in tutta la loro drammaticità in maniera lieve.
Non so chi sia il regista, adesso mi informerò meglio, ma è stato magistrale.
Gli attori sono fantastici, tutti e soprattutto quelli meno conosciuti.
Le due ragazze potrebbero avere un carriera davanti a loro e se lo meriterebbero.
Infine la recenzione che adesso è in home è troppo "fredda", ha ridotto un libro ed un film del genere alla solita fotografia del mondo deegli operai, ci manca che si scriva "uno spaccato della vita operaria.." ecc. ecc. E'davvero molto riduttiva, ma il libro è stato letto?? il film è stato visto?
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fede.gia
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mercoledì 14 novembre 2012
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bellissimo film
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Film bello e forte che cattura totalmente. Immagini, musica, silenzi, attori… tutto è al suo posto. Tutto è reale: l’acciaieria, i casermoni e l’umanità che vi abita. Esci emozionato e con la voglia di rivederlo.
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gassettoni
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venerdì 19 ottobre 2012
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interno acciaio
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Ho visto un film intimo, meditato ma diretto, perciò sincero, rispettoso sotto ogni profilo, delicato, mai invasivo.. Lo sguardo del regista è antropologico , mai scontatamente didascalico, e appassionato, non cavalca facili battaglie (sistema operaio/capitalismo, adolescenza rubata, inquinamento/desolazione, pruderie sessuali/amicizia/ amore irrisolti), pur presenti nel libro (mai letto) e nella sceneggiatura, ma le evidenzia, sfiorandole, con magistrale sospensione, le accarezza senza compiacimento, le presenta con un intima ferocia, con un impassibile e inesorabile ritmo, splendidamente sottolineato dalla fotografia e dalla colonna sonora. Il regista non invade, soffonde,non presume, mostra e fa parlare i silenzi, i gesti, le promiscue,quotidiane miserie, i meccanismi deliziosi di un piccolo cosmo ricco di simboli, inesorabile e castrante per certi versi, eppure emotivo e dunque imprevedibile.
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Ho visto un film intimo, meditato ma diretto, perciò sincero, rispettoso sotto ogni profilo, delicato, mai invasivo.. Lo sguardo del regista è antropologico , mai scontatamente didascalico, e appassionato, non cavalca facili battaglie (sistema operaio/capitalismo, adolescenza rubata, inquinamento/desolazione, pruderie sessuali/amicizia/ amore irrisolti), pur presenti nel libro (mai letto) e nella sceneggiatura, ma le evidenzia, sfiorandole, con magistrale sospensione, le accarezza senza compiacimento, le presenta con un intima ferocia, con un impassibile e inesorabile ritmo, splendidamente sottolineato dalla fotografia e dalla colonna sonora. Il regista non invade, soffonde,non presume, mostra e fa parlare i silenzi, i gesti, le promiscue,quotidiane miserie, i meccanismi deliziosi di un piccolo cosmo ricco di simboli, inesorabile e castrante per certi versi, eppure emotivo e dunque imprevedibile. Il paesaggio deturpato, la desertica monotonia del litorale etrusco, oppresso dalla madre fabbrica e dall'alveare spersonalizzante delle celle condominiali operaie è una cornice soffocante, ma in tale schema la verità dei protagonisti non è mai banale. Ottima prova delle due giovani debuttanti e del buon Riondino, eccezionale nel linguaggio brusco e affettuoso del corpo, uno che sa esprimere i silenzi più eloquenti, forse, proprio come Mordini.
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mollimolinari
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giovedì 18 ottobre 2012
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vero acciaio
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Ferroso, scuro, ma insieme anche romantico e realista. Ottima scelta musicale in perfetta sintonia con le scene, brave le ragazze così giovani ma molto espressive. Bella la fotografia e gli spazi vuoti che lasciano allo spettatore maggior interpretazione. Regia perfetta, il film esprime pienamente il carattere sensibile, pratico e legato alle radici del regista Stefano Mordini. Bravi gli attori e finale davvero toccante.
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dusciana
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mercoledì 17 ottobre 2012
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acciaio quando un film fa la differenza
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capolavoro é troppo? non so, so solo che a Venezia ho visto un film diretto, vero, con attori incredibilmente bravi.
un film che arriva allo stomaco, che parla di vite normali e terribili. Forse le nostre
sala piena e grande coinvolgimento, lunghi applausi e commozione
da vedere
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sabina19/01
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mercoledì 17 ottobre 2012
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acciaio , un film consistente come il suo titolo
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Sono stata a Venezia alla prima del film, premetto che non avevo letto il libro e questo penso sia sempre positivo per una visione meno contaminata, sono stata rapita dalla poesia con cui il regista a saputo trattare un tema così forte e attuale,dalla bravura di tutti gli attori ( con una citazione particolare per le 2 giovanissime debuttanti) e da una colonna sonora di straordinaria raffinatezza (bellissimo il brano che accompagna i titoli di coda).Insomma per una volta si può' gridare ad un piccolo capolavoro anche per un film italiano. Imperdibile!!!!!
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dusciana
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mercoledì 17 ottobre 2012
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acciaio quando un film fa la differenza
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siamo abituati oramai ad andare al cinema con poche aspettative, se non altro per non essere poi delusi.
questa volta possiamo permetterci di entrare in sala con tante, tante aspettative.
ho visto il film a Venezia, sala piena.
ma questo non conta, quello che conta che finalmente ho visto un film sincero, fin dall'inizio, dalle prime note, dalle prime immagini.
un film diretto, duro, che parla di vite normali, terribili e bellissime, le nostre.
da vedere
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