Estensione del cortometraggio della stessa regista, Nana si rivela un film sperimentale molto interessante. Durante la visione veniamo sottoposti a immagini molto ben curate -di cui gran parte piano sequenza-, che ci immergono nel mondo di una infante bambina di quattro anni. Generalmente un esperimento molto interessante di cui pecca solo la lentezza delle scene che, a lavoro finito, risultano forse un po' troppo fredde. Ho avuto la possibilità di vedere questo lungometraggio al Festival del film di Locarno, a cui pono i miei ringraziamenti per l'apertura verso nuovi cineasti e a generi sperimentali che, tutto sommato, non sono niente male.
R.Y.