flyanto
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venerdì 2 settembre 2011
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una commedia esilarante sul valore dell'amicizia
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Commedia brillante che analizza attaraverso i preparativi di una cerimonia di nozze il valore dell'amicizia e delle relazioni amorose.
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aragornvr
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giovedì 1 settembre 2011
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commedia divertente, umorismo un-correct
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Commedia divertente, umorismo un-correct, finalmente, a volte grossolano ma mai volgare nè scontato... due ore di sane risate, di piacevole sentimentalismo sull'amicizia e di satira verso le donne americane.
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(di __marti89__)
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brian77
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mercoledì 31 agosto 2011
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formula di routine con tocchi di intelligenza
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Vedo che l'uso di una comicità "bassa" ed escrementizia ha allontanato quel pubblico che chiede a una commedia una gradevolezza inoffensiva, capace di arruffianarsi le spettatrici senza mai insidiare il loro convenzionale buon gusto.
Questo film non è niente di particolare, ma usa gli schemi risaputi della commediola al femminile per inserirvi gag "basse" e momenti di malinconia tutt'altro che banali. In un certo senso, prende una formula totalmente stupida (la commedia sul gruppo di amiche) e vi inserisce briciole di intelligenza senza ostentarla.
Il risultato non è memorabile, ma ha una sua dignità.
E per favore non paragoniamolo a "The Sex and the City": quella sì che è autentica spazzatura, prodotto concepito per lisciare gli aspetti più banali e dozzinali delle spettatrici, celebrazione dell'idiozia e in fondo autentica volgarità.
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Vedo che l'uso di una comicità "bassa" ed escrementizia ha allontanato quel pubblico che chiede a una commedia una gradevolezza inoffensiva, capace di arruffianarsi le spettatrici senza mai insidiare il loro convenzionale buon gusto.
Questo film non è niente di particolare, ma usa gli schemi risaputi della commediola al femminile per inserirvi gag "basse" e momenti di malinconia tutt'altro che banali. In un certo senso, prende una formula totalmente stupida (la commedia sul gruppo di amiche) e vi inserisce briciole di intelligenza senza ostentarla.
Il risultato non è memorabile, ma ha una sua dignità.
E per favore non paragoniamolo a "The Sex and the City": quella sì che è autentica spazzatura, prodotto concepito per lisciare gli aspetti più banali e dozzinali delle spettatrici, celebrazione dell'idiozia e in fondo autentica volgarità.
La volgarità non sta nelle gag sul vomito o sugli escrementi, ma sta nel modo di pensare e di adattarsi ai modelli comportamentali imposti. C'è molta più volgarità nell'abbronzatura del mio dentista che nelle parolacce del portinaio sottocasa...
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flaminia72
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martedì 30 agosto 2011
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come si fa a consigliare questo film?
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Orribile ... non ci sono altre parole, non vedevo l'ora che finisse. Un film che non sa assolutamente di niente.
Sconsigliato
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catia p.
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martedì 30 agosto 2011
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un'inarrestabile ciclone di risate
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Quand'è che una commedia funziona? Facile: quando, appena fuori dal cinema, ti metti a ripetere le battute migliori con gli amici.
Se poi fai la stessa cosa anche il giorno dopo, aggiungendo quello che la sera prima avevi dimenticato di citare, allora vuol proprio dire che quella commedia ha una marcia in più.
Questo è, insospettabilmente, il caso di "Le amiche della sposa", una pellicola a cui, sulla carta, non si darebbe credito più di tanto.
Un demenziale su un disastroso addio al nubilato con comiche in gonnella?
"No, grazie!", verrebbe da dire, perché abbiamo già i terribili maschiacci a cavalcare l'onda del "genere" e questo film poteva anche risultare una starnazzante imitazione di Una notte da leoni tinta di rosa confetto.
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Quand'è che una commedia funziona? Facile: quando, appena fuori dal cinema, ti metti a ripetere le battute migliori con gli amici.
Se poi fai la stessa cosa anche il giorno dopo, aggiungendo quello che la sera prima avevi dimenticato di citare, allora vuol proprio dire che quella commedia ha una marcia in più.
Questo è, insospettabilmente, il caso di "Le amiche della sposa", una pellicola a cui, sulla carta, non si darebbe credito più di tanto.
Un demenziale su un disastroso addio al nubilato con comiche in gonnella?
"No, grazie!", verrebbe da dire, perché abbiamo già i terribili maschiacci a cavalcare l'onda del "genere" e questo film poteva anche risultare una starnazzante imitazione di Una notte da leoni tinta di rosa confetto.
Quando, però, alla produzione/supervisione abbiamo quel geniaccio alternativo di Judd Apatow, bisogna sempre aspettarsi qualcosa di diverso dal solito.
Apatow si sta distinguendo nel panorama d'oltreoceano con un tocco tutto suo, che usa per personalizzare ogni commedia che di volta in volta scrive e/o dirige e/o produce.
A partire dalle tematiche, non esattamente banali, che si "permette" di affrontare col sorriso sulle labbra (si vedano ad esempio 40 anni vergine, Molto incinta, Funny people), passando per una comicità che alterna uno humor tutto da interpretare a gag grevi e sguaiatissime, Judd il terribile si diverte a punzecchiare il pubblico, quasi infastidendolo mentre, contemporaneamente, lo fa ridere a crepapelle.
Si diverte anche a scovare talenti e a lasciargli ampio margine di azione.
Dopo Steve Carrell e Seth Rogen è il turno della bella e talentuosa Kristen Wiig, attrice televisiva a cui Apatow ha addirittura chiesto di scriversi una sceneggiatura addosso.
Una sfida coi fiocchi, che lei ha accettato (insieme alla sua collega Annie Mumolo, parimenti inesperta su questo fronte) impiegando ben 4 anni per portarne a termine la scrittura.
Con un risultato impeccabile ed esilarante.
Gag, battute, smorfie e situazioni paradossali si susseguono a buon ritmo, lasciandoci spazio tra una risata e l'altra, quel tanto che basta a riprendere fiato e rimanere estasiati dalla bravura degli (delle) interpreti, in primis della protagonista (la Wiig, appunto).
Questa biondina esile e raffinata, dai dolci occhi blu e dal sorriso radioso, rasenta la perfezione come imbranata sfigatissima, che una ne pensa e cento ne combina, rischiando di passare alla storia come la peggior damigella di nozze del cinema americano... ma anche, assolutamente, la più irresistibile.
In un momento in cui tutta la sua vita sta andando a rotoli, la sua migliore amica la aggrega ad un improbabile (e impareggiabile) gruppo di altre "tipe da manuale" per capitanare l'americanissimo "ambaradan" che precede le nozze. In aperta rivalità con la Miss Perfezione di turno, che ambisce a rubarle ruolo e amica, Annie (questo il nome del personaggio) sarà causa e vittima di un disastro dietro l'altro in un'apoteosi di situazioni imbarazzanti che solo la risata può rendere sopportabili.
A questo proposito, nonostante lo scheletro del film sia solidamente "classico", vengono qui sfatati parecchi miti (hollywoodiani e non), a partire dal fatto che la comicità femminile può stare al passo di quella del "sesso forte", reggendo in credibilità e bravura anche su terreni rischiosi come le terribili "gag da gabinetto".
Vedere per credere.
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lorenzo paolini
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domenica 28 agosto 2011
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un film da dimenticare!
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Mi sono lasciato convincere spinto da una recensione letta su "il Messaggero" che lo descriveva come un film di qualità. Sono rimasto profondamente deluso. Il film è decisamente volgare e di bassa lega, se si escludono alcuni spunti divertenti e la recitazione superlativa della protagonista. La trama è banale e prevedibile e, cosa molto fastidiosa, la fotografia pessima. La caratterizzazione di alcuni personaggi (specialmente tutta la sceneggiatura relativa all'attrice grassa) è grottesca e poco credibile. Probabilmente per rafforzare la sua pretesa di non voler fare un film assimilabile alla commedia brillante hollywoodiana (e fa benissimo perché quel genere non si compiacerebbe mai di battute da caserma e di scene che prevedano funzioni corporali che possono far ridere al massimo un pubblico di minorati o di minorenni)il regista ha deciso di usare un colore grigiastro-marroncino adatto ad altri tipi di linguaggio e che infligge il colpo finale alla buona disposizione del malcapitato spettatore.
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Mi sono lasciato convincere spinto da una recensione letta su "il Messaggero" che lo descriveva come un film di qualità. Sono rimasto profondamente deluso. Il film è decisamente volgare e di bassa lega, se si escludono alcuni spunti divertenti e la recitazione superlativa della protagonista. La trama è banale e prevedibile e, cosa molto fastidiosa, la fotografia pessima. La caratterizzazione di alcuni personaggi (specialmente tutta la sceneggiatura relativa all'attrice grassa) è grottesca e poco credibile. Probabilmente per rafforzare la sua pretesa di non voler fare un film assimilabile alla commedia brillante hollywoodiana (e fa benissimo perché quel genere non si compiacerebbe mai di battute da caserma e di scene che prevedano funzioni corporali che possono far ridere al massimo un pubblico di minorati o di minorenni)il regista ha deciso di usare un colore grigiastro-marroncino adatto ad altri tipi di linguaggio e che infligge il colpo finale alla buona disposizione del malcapitato spettatore. Da evitare decisamente: si salvano solo due o tre buone idee, che non valgono assolutamente il biglietto. A meno che non si sia dei nostalgici fans dei film con Alvaro Vitali nel ruolo di Pierino.
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[+] non potrei essere più d'accordo di così!!
(di __marti89__)
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mg 99
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domenica 28 agosto 2011
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plagio!
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questo film è il plagio di "Sex and the city"
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spike
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sabato 27 agosto 2011
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w le donne
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Il film più divertente della stagione, una commedia americana che diverte con intelligenza. Attrici stratosferiche, sceneggiautra brillante, buona la regia. Alcune scene entreranno nella storia della comicità: la prova vestito... Non perdetevelo
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ultimoboyscout
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venerdì 26 agosto 2011
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la damigella del disonore.
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Commedia gustosa ed intelligente, atipica, poichè al centro della storia c'è un matrimonio ma la protagonista non è la sposa bensì le amiche della sposa per l'appunto, due in particolare. Il film è scoppiettante pur non avendo grande ritmo e diversi momenti di pausa, è garbato ma sfacciato, misurato ma esagerato con due passaggi memorabili: quello del bagno nell'atelier (si anche le donne vomitano e vanno in bagno, quando lo fanno sono esilaranti!!!) e quello in cui cercano di attirare l'attenzione del poliziotto seduto in macchina. Una grossa, piacevolissima sorpresa questo film: Maya Rudolph, la sposa, è l'attrice più nota ma la scia il palcoscenico alla sua damigella e best friend Kristen Wiig, divertente e talentuosa, una scoperta sensazionale! Il film sottolinea dopo "27 volte in bianco" e "Il testimone della sposa", tanto per citare due titoli recentissimi, quanto sia difficile fare la damigella, quanta pressione ci sia, soprattutto se a farlo si è in due e non si va nemmeno d'accordo, perchè sposarsi nonm è semplice ma essere investiti di tale ruolo è forse, anche peggio! Potrebbe sembrare una commedia zuccherosa come tante, in realtà è il più dissacrante dei racconti sulle frustrazioni e ossessioni matrimonialiste americane prodotto da Apatow, espertissimo in film di genere, veri e propri stracciabotteghini, che lascia la scena ad un travolgente gruppo di simpatiche ragazze in forma scintillante tra cui spicca anche Rose Byrne vista di recente nell'ultimo capitolo della saga degli X-Men, convertita alla commedia demenziale.
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Commedia gustosa ed intelligente, atipica, poichè al centro della storia c'è un matrimonio ma la protagonista non è la sposa bensì le amiche della sposa per l'appunto, due in particolare. Il film è scoppiettante pur non avendo grande ritmo e diversi momenti di pausa, è garbato ma sfacciato, misurato ma esagerato con due passaggi memorabili: quello del bagno nell'atelier (si anche le donne vomitano e vanno in bagno, quando lo fanno sono esilaranti!!!) e quello in cui cercano di attirare l'attenzione del poliziotto seduto in macchina. Una grossa, piacevolissima sorpresa questo film: Maya Rudolph, la sposa, è l'attrice più nota ma la scia il palcoscenico alla sua damigella e best friend Kristen Wiig, divertente e talentuosa, una scoperta sensazionale! Il film sottolinea dopo "27 volte in bianco" e "Il testimone della sposa", tanto per citare due titoli recentissimi, quanto sia difficile fare la damigella, quanta pressione ci sia, soprattutto se a farlo si è in due e non si va nemmeno d'accordo, perchè sposarsi nonm è semplice ma essere investiti di tale ruolo è forse, anche peggio! Potrebbe sembrare una commedia zuccherosa come tante, in realtà è il più dissacrante dei racconti sulle frustrazioni e ossessioni matrimonialiste americane prodotto da Apatow, espertissimo in film di genere, veri e propri stracciabotteghini, che lascia la scena ad un travolgente gruppo di simpatiche ragazze in forma scintillante tra cui spicca anche Rose Byrne vista di recente nell'ultimo capitolo della saga degli X-Men, convertita alla commedia demenziale. Nel pollaio non poteva mancare il gallo, l'idolo macho di "Mad men" Jon Hamm. In Italia arriva con un'etichetta pesante ed impegnativa, quella di "commedia al femminile vietata ai minori più di successo di tutti i tempi in America": il merito di Apatow è stato quello di aver creato un chick flick elevando all'ennesima potenza tutti gli ingredienti dei film brother and romance di cui, come detto è maestro, quali scorrettezza politica, irriverenza, pesanti allusioni sessuali, scarsa igiene e lampi di cattivissimo e volutissimo gusto. La notte da leonesse su tacchi alti piacetantissimo, cavalcando con estremo successo il nuovo trend hollywoodiano: quello della rivincita delle ragazzacce tutte da ridere!
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mauritius
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giovedì 25 agosto 2011
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bah
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una buona idea buttata da
-una recitazione sopra le righe,
-una sceneggiatura e da gag che al confronto la serie di Vacanze di Natale con Boldi e i Fichi d'India sono da premio sulla Croisette
-un titolo quantomeno fuorviante. Non si parla delle amiche della sposa ma della damigella d'onore. Tutte le altre sono comprimarie che avrebbero potuto/dovuto avere maggiore risalto.
Che dire delle scene di vomito etc durante la scelta dell'abito ?
per favore
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