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neddy11
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sabato 19 novembre 2011
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mediocrità allo stato puro
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be penso che il film parli da solo, poichè non fa ridere e se me lo consentite il primo e bellissimo ma questoi secondo film di j. e. pena privo di qualsiasi scena divertente, mi aspettavo qualcosa di straordinario considerando il protagonista ma la delusione più totale, praticamente soldi sprecati
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chavo
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lunedì 14 novembre 2011
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ottimo contro l'insonnia
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Che dire... Ho visto il film perchè mi è stato caldamente consigliato dagli amici, che, dopo il primo, non volevano perdersi il secondo.
Una delusione totale sia per me, e soprattutto per loro (e c'è da dire che li vedo molto raramente lamentarsi di un film).
E' decisamente prevedibile, sia la trama, che le scene comiche. Riguardo a quest'ultime, si contano sulle dita di una mano (praticamente potreste limitarvi a vedere il trailer).
Anche gli effetti speciali, per quanto non siano la colonna portante di un film comico, sembrano dell'anteguerra.
L'unica cosa che salva il film è l'attore protagonista: Rowan Atkinson.
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Che dire... Ho visto il film perchè mi è stato caldamente consigliato dagli amici, che, dopo il primo, non volevano perdersi il secondo.
Una delusione totale sia per me, e soprattutto per loro (e c'è da dire che li vedo molto raramente lamentarsi di un film).
E' decisamente prevedibile, sia la trama, che le scene comiche. Riguardo a quest'ultime, si contano sulle dita di una mano (praticamente potreste limitarvi a vedere il trailer).
Anche gli effetti speciali, per quanto non siano la colonna portante di un film comico, sembrano dell'anteguerra.
L'unica cosa che salva il film è l'attore protagonista: Rowan Atkinson.
PS: il titolo del mio commento non è casuale o inventato, 2 di noi prima della fine del film si sono addormentati, e questo penso dica tutto.
Voto: 3
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il criticatore
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sabato 12 novembre 2011
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abbastanza buono
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Per quanto mi riguarda, il film non è un flop totale. Anzi, piuttosto divertente. La trama è abbastanza prevedibile, ma il film no. In effetti, ci sono molte scene divertenti unite anche con l'avventura e lo spionaggio, a mio parere un buon film, c'è molta azione unita anche alla commedia comica, abbastanza prevedibile, ma promosso.
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blacky
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sabato 12 novembre 2011
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bah
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Per chi ha scritto e diretto il film: Ci sono tanti lavori nel mondo è ora che te ne trovi uno che sai fare
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max taylor
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giovedì 10 novembre 2011
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la rinascita del signor "fagiolo"
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Riecco sul grande schermo Rowan Atkinson, conosciuto dai più come Mr. Bean (Signor Fagiolo, traducendo ad litteram), con il sequel di Johnny English, film di circa sette anni fa, imperniato sulla figura di un'imbranatissimo eppur caparbio e fortunato agente segreto al servizio di sua maestà britannica.
Una pellicola senza troppe pretese, con l'unico obiettivo di strappare qualche risata, ma che riesce nel suo umile intento, sia pure con gags non sempre originali e che sovente hanno il retrogusto del "deja vu".
Nonostante il tentativo di ricalcare il classico "spy-movie", la trama risulta piuttosto esile e la storia in sè poco avvincente, per cui la forza del film è tutta nelle sequenze umoristiche, alcune delle quali, pur nella loro scarsa originalità, possono risultare anche esilaranti, soprattutto grazie alla mimica facciale del protagonista e ai suoi notevoli tempi comici.
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Riecco sul grande schermo Rowan Atkinson, conosciuto dai più come Mr. Bean (Signor Fagiolo, traducendo ad litteram), con il sequel di Johnny English, film di circa sette anni fa, imperniato sulla figura di un'imbranatissimo eppur caparbio e fortunato agente segreto al servizio di sua maestà britannica.
Una pellicola senza troppe pretese, con l'unico obiettivo di strappare qualche risata, ma che riesce nel suo umile intento, sia pure con gags non sempre originali e che sovente hanno il retrogusto del "deja vu".
Nonostante il tentativo di ricalcare il classico "spy-movie", la trama risulta piuttosto esile e la storia in sè poco avvincente, per cui la forza del film è tutta nelle sequenze umoristiche, alcune delle quali, pur nella loro scarsa originalità, possono risultare anche esilaranti, soprattutto grazie alla mimica facciale del protagonista e ai suoi notevoli tempi comici.
Tra un improbabile inseguimento sui tetti, una sedia impazzita, un'assalto alla teleferica sulle candide nevi svizzere e la regina madre scambiata per una killer cinese si ride...soprattutto se si è fan della serie televisiva che ha reso Rowan Atkinson celebre in tutto il mondo, e questo basta per meritare le tre stellette da parte dello scrivente che, una volta tanto "di bocca buona", non ha remore nel riconoscere di essere uscito dal cinema tutto sommato soddisfatto per aver trascorso un ora e mezza di puro divertimento. Ogni tanto ci vuole anche questo...o no?
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steph.
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martedì 8 novembre 2011
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seconda avventura dell'imbranata spia
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Stavolta Johnny English deve sventare un complotto internazionale ai danni del primo ministro cinese e riabilitarsi, ancora, agli occhi dei servizi segreti britannici dopo una missione di sicurezza finita male in Mozambico. Una storiella di spionaggio semiserio che si snoda attraverso una serie di gag, alcune più godibili di altre. Rowan Atkinson, con il suo british humour, al massimo nella mimica e nella gestualità più che nelle battute vere e proprie, è un classico. E pare anche invecchi bene, quasi a riprendere il filo del film, dove l'esperienza sul campo dell'ormai non più giovanissimo English batte tutto il resto, scattanti criminali asiatici compresi.
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Stavolta Johnny English deve sventare un complotto internazionale ai danni del primo ministro cinese e riabilitarsi, ancora, agli occhi dei servizi segreti britannici dopo una missione di sicurezza finita male in Mozambico. Una storiella di spionaggio semiserio che si snoda attraverso una serie di gag, alcune più godibili di altre. Rowan Atkinson, con il suo british humour, al massimo nella mimica e nella gestualità più che nelle battute vere e proprie, è un classico. E pare anche invecchi bene, quasi a riprendere il filo del film, dove l'esperienza sul campo dell'ormai non più giovanissimo English batte tutto il resto, scattanti criminali asiatici compresi. Accanto a lui ci sono un'algida Gillian Anderson in tailleur, capo della divisione, un arrogante collega interpretato da Dominic West e la bionda Rosamund Pike, nel ruolo di una psicologa comportamentale, che potete immaginare avrà il suo bel da fare con l'analisi dell'imbarazzante protagonista. Non male il partner affiancato a English, il giovane agente Tucker (Daniel Kaluuya, già visto in Skins), più ligio al protocollo rispetto all'attempato collega, euppre al cellulare con la mamma proprio durante una missione.
Si ride, in maniera appena accennata a volte, ma si ride. Nel complesso piacevole, senza grandi pretese.
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renato volpone
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martedì 8 novembre 2011
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un pessimo agente segreto
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Johnny English torna con una seconda avventura. Sarà colpa del doppiaggio o della sceneggiatura, ma il film, eccessivamente lungo per il genere, propone delle gag che ormai non provocano più nessuna ilarità, anzi annoiano lo spettatore e lo indispettiscono. La stessa mimica di Atckinson è decisamente ridotta a poche smorfie. Ci si augura che la serie finisca qui.
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vipera gentile
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lunedì 7 novembre 2011
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mr. bean e lo spionaggio
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Mr. Bean questa volta è un agente segreto; l'atteggiamento è sempre lo stesso, riservato e sorridente; e come sempre, è imbranato e si lascia sedurre da un'affascinante spia fallendo così un'importante missione. Riceve un altro incarico che riesce a portare a termine grazie al suo solerte ed efficientissimo assistente, a un'affascinante psicologa e a una buona dose di fortuna.
Molto divertente, soprattutto le scene in cui la psicologa esamina le sue espressioni impercettibili e quelle in cui scambia la regina e la madre del capo dei servizi segreti per la spia nemica.
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giacomogabrielli
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lunedì 7 novembre 2011
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tea time. **
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Otto anni dopo il successo del primo capitolo torna Atkinson con il suo stravagante 007. Meno divertente, meno curato, scritto più in fretta e più scontato rispetto al precedente film. Se non ci fosse Rowan Atkinson come protagonista sarebbe un film alquanto discutibile per le sue scelte fin troppo banali, il ritmo spesso lento ed una regia che non aiuta. Le risate che il film ti strappa sono anche opera di Mr. Bean, personaggio che a tratti Atkinson lascia fortunatamente uscire dalle sue gesta. Il target è stavolta davvero per piccoli spettatori, che rimarranno, almeno loro, soddisfatti. Divertenti le vicende tra English e la vecchietta cinese-killer e le solite tre o quattro situazioni tipiche della comicità british.
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Otto anni dopo il successo del primo capitolo torna Atkinson con il suo stravagante 007. Meno divertente, meno curato, scritto più in fretta e più scontato rispetto al precedente film. Se non ci fosse Rowan Atkinson come protagonista sarebbe un film alquanto discutibile per le sue scelte fin troppo banali, il ritmo spesso lento ed una regia che non aiuta. Le risate che il film ti strappa sono anche opera di Mr. Bean, personaggio che a tratti Atkinson lascia fortunatamente uscire dalle sue gesta. Il target è stavolta davvero per piccoli spettatori, che rimarranno, almeno loro, soddisfatti. Divertenti le vicende tra English e la vecchietta cinese-killer e le solite tre o quattro situazioni tipiche della comicità british. Il resto è assolutamente sorpassabile, sia dal punto di vista tecnico, con una fotografia fredda e anonima, che artistico, ahimè pare che le buone idee siano agli sgoccioli. TEA TIME **
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