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elgatoloco
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giovedì 26 agosto 2021
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non troppo originale
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"Stone"(John Curran. sceneggiatura Angus Mc Lachlan, autore del dramma teatrale da cui il film è stato tratto, 2010)racconta di un consulente alla sciurezza di detenuti particolmannete"pericolosi", ormai prosssimo alla pensione, che viene incaricato di"curare"un deteneuto che presenta varie caratteristiche di pericolosit sociale. Accetta e si dedica alla cosa, ma la liberazione anticipata vagheggiaqta dal detenuto creerà vari problemi ad entrambi(consulente, irretito consenziente dalla moglie del detenuto e detenuto stesso), con finale a sorpresa, ma forse, in complesso, neppure troppo... Complessivamente fedele alla sua origine teatrale(giustamente , nell'"ONtologie du cinéma"André Bazin stigmatizza i film che rinnegano tout court tale origine, magari volendo proporre un"escapismo d'azione".
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"Stone"(John Curran. sceneggiatura Angus Mc Lachlan, autore del dramma teatrale da cui il film è stato tratto, 2010)racconta di un consulente alla sciurezza di detenuti particolmannete"pericolosi", ormai prosssimo alla pensione, che viene incaricato di"curare"un deteneuto che presenta varie caratteristiche di pericolosit sociale. Accetta e si dedica alla cosa, ma la liberazione anticipata vagheggiaqta dal detenuto creerà vari problemi ad entrambi(consulente, irretito consenziente dalla moglie del detenuto e detenuto stesso), con finale a sorpresa, ma forse, in complesso, neppure troppo... Complessivamente fedele alla sua origine teatrale(giustamente , nell'"ONtologie du cinéma"André Bazin stigmatizza i film che rinnegano tout court tale origine, magari volendo proporre un"escapismo d'azione". "Stone", corretamente, non lo fa e il gioco risulta inttrigante, coinvolgendo tre interpreti come Bob De Niro(il consulente), Edward Norton(il detenuto omicida)e Milla Jowovich, l'affascinante moglie di questi, anche se solo fino a un certo punto, dato che la carica drammatica e di suspense non risulta sempre forte, calando in determinati momenti senza che si possa individuare una particolare ragione di questo"calo di tensione"; in più l'inserimento dell'elem,ento religioso-teologico non è particolamente motivato, risultando abbastanza "enigmatico", ma senza che l'"enigma"realmente vi sia, Decisamente un film che avrebbe meritato di più, vista comunque la bravura di due interpreti come De Niro e Norton, che"soffre"di una certa debolezza soprattutto dovuta alla regia, che sarebbe ingeneroso definire"scarsa"e/oi "scadente", ma che nei momenti clou non risulta all'altezza di quanto il dramma e il film trattone propongono. Da rubricare come comunque interessante, senza che vi sia un vero e proprio"guizzo", ma il vero problema è nel fatto che la dinamica climax.anticlimax non risulta abbastanza apporfondita, ossia non viene condotta come avrebbe dovuto, risultando quasi"interrotta"in determinati momenti, che sarebbero"apicali"(n particolare nel raccordo-passaggio tra climax e anticlimax), il che non toglie, comunque, la barvuta degli interpreti, appunto. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 14 ottobre 2019
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confuso, ma non sciocco
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"Stone"(2010, di John Curran, da una pièce teatrale di Angus Mac Lachlan), storia di un agente che interroga detenuti prossimi all'eventuale liberazione(essendo egli stesso prossimo alla pensione), si trova tra un detenuto intelligente e sensibile con molte richieste e la moglie di questi, molto seducente e con la quale... la relazione diventa quasi inevitabile...Abbastanza confusamente, nel film si parla anche di religione, ma la riflessione teologica e a tratti metafisica è ovviamente solo"american style", ossia a livello"basic", di alcune riflessioni generali sull'esistenza (se essa abbia un télos, una finalità, se tutto sia predisposto o meno da Dio, in parte con toni da Armageddon.
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"Stone"(2010, di John Curran, da una pièce teatrale di Angus Mac Lachlan), storia di un agente che interroga detenuti prossimi all'eventuale liberazione(essendo egli stesso prossimo alla pensione), si trova tra un detenuto intelligente e sensibile con molte richieste e la moglie di questi, molto seducente e con la quale... la relazione diventa quasi inevitabile...Abbastanza confusamente, nel film si parla anche di religione, ma la riflessione teologica e a tratti metafisica è ovviamente solo"american style", ossia a livello"basic", di alcune riflessioni generali sull'esistenza (se essa abbia un télos, una finalità, se tutto sia predisposto o meno da Dio, in parte con toni da Armageddon.l'agente è dichiaratamente fedele della chiesa episcopale, ma guarda più in là o coomunque non è soddisfatto, La moglie di lui, ben interrpretata da Frances Conroy è al limite del fanatismo religioso), dove, anche con una certa intelligenza registica e nel montaggio, si ha un'alternanza tra scene di riflessione"mistica"e erotismo, dove Milla Jvovoch, notoriamente, è o almeno era un sex-symbol anche nell'ambito dell'horror, nel quale mi risulta abbia recitato di più che in questo che è, volendo. un drammatico pre-thrilller. Deicsamente rispettata, conformemente ai precetti dell'ontologia del cinema di Bazin, la provenienza teatrale del film, che solo qualche"escapismo"in esterni... Robert De Niro e Edward Norton sono la coppia principale, del conflitto dialettico, dove l'uno si arrocca nella sua posizione "rispettabile"e l'altro si dice pentito mille volte, ma... con la"variabile indipendente"della moglie del detenuto, di cui è detto. Decisamente film di interpreti di notevole statura, dove se De Niro, ma anche Norton sono ormai"valori sicuri"da tempo, oltre alle interpreti femminili che sono comunque di ottimo spessore interpretativo, anche il resto convince, mentre rimane, volendo, l'interrogativo sulla "destinazione finale"del film, che resta volutamente in un problematismo che non riuscirà(non è riuscito, visto che fllm non è nuovissimo)a convincere tutti gli spettatori/le spettatrici. Ma è un"play"noteovle, che comunque sfida le intelligenze, a parte quanto accennavo già riguardo alle differenze tra il pubblico Usa e quello europeo, non necessariamente più "colto", ma in gran parte più"smaliziato". El Gato
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contrammiraglio
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martedì 22 novembre 2016
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milla.....😍
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Film molto interessante seppur con qualche lentezza e con i giorni di De Niro, che ormai fa solo quelli; Norton al solito bravo ma la sorpresa è la Jovovich: che sia belloccia è risaputo, ma che sia brava è una novità !
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luigi chierico
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venerdì 31 luglio 2015
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non e’ una pietra miliare
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“Chi è senza peccato scagli la prima pietra” si legge nel Vangelo di Giovanni, che riporta una frase di Gesù che lancia una sfida al mondo intero. Tutti hanno qualcosa da rimproverarsi. Questo è quanto vuol dimostrare questo eccellente film che basa la sua forza nel conflitto tra il carcerato Stone e Jack Maybury, incaricato a valutare l’opportunità di valutare se tidurre la pena detentiva del detenuto in libertà vigilata. A darsi battaglia verbale sono rispettivamente Edward Norton e Robert De Niro, a quella si aggiunge quella interpretativa dei due grandi del cinema d’oggi. Bravissimi occupano la scena dal principio alla fine e questo non sempre può piacere a tutti gli spettatori, soprattutto se è facile intuire come va a finire.
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“Chi è senza peccato scagli la prima pietra” si legge nel Vangelo di Giovanni, che riporta una frase di Gesù che lancia una sfida al mondo intero. Tutti hanno qualcosa da rimproverarsi. Questo è quanto vuol dimostrare questo eccellente film che basa la sua forza nel conflitto tra il carcerato Stone e Jack Maybury, incaricato a valutare l’opportunità di valutare se tidurre la pena detentiva del detenuto in libertà vigilata. A darsi battaglia verbale sono rispettivamente Edward Norton e Robert De Niro, a quella si aggiunge quella interpretativa dei due grandi del cinema d’oggi. Bravissimi occupano la scena dal principio alla fine e questo non sempre può piacere a tutti gli spettatori, soprattutto se è facile intuire come va a finire. Per altro ci si mette anche la moglie di Stone dal nome accattivante di Lucetta. Non è solo accattivante è anche cattiva e perversa, non le mancano modi e mezzi per sedurre Jack,funzionario devoto alla moglie e alla fede religiosa tanto quanto al suo lavoro, giunto al pensionamento. Una vita integerrima. Stone gli chiede ripetutamente “Ma tu non hai nulla,proprio nulla da rimproverarti, neanche una piccola colpa, qualcosa che hai commesso da ragazzo?”, e lui tace,ma le arti seduttive della piacente moglie di Stone,compiacente, sono tali e tante che ai suoi metodi, modi, maniere e doti non c’è scampo. Anche Jach resterà con la pietra in mano e lascerà invece andar via Stone. Non per altro il significato di stone è proprio pietra,sasso. Il compito di mostrare sullo schermo il corpo e le straregie mulierbri e sensuali di Lucetta è stato affidato alla bella e brava Milla Jovovich che ce la mette proprio tutta per piacere all’incerto funzionario di stato, e agli spettatori. Grazie alle sue grazie, al suo fascino, alla sua bravura si finisce col giustificare la scelta finale di Jack. Ma guai a cadere e a cedere, le tesi a conforto suggerite dal detenuto, che si professa credente,illuminato da Dio sono solo menzogne,ma anche il credente finisce con l’interrogarsi. Quel che veramente si ascolta è la voce della propria coscienza, non ciò che Jack dice di ascolta Dove è il male? Ed il bene? La condanna e la salvezza? Dove la verità? Jack è un mitomane o un assassino? ha spiccato solo l’incendio da piromane o ha ucciso i nonni? La breve condanna ad 8 anni è stata estorta con l’inganno come la libertà provvisoria? Ci si continuità a chiedersi se il carcere serve a punire o a far redimere il criminale, se è rieducativo e riaccende nel cuore del reo quella luce che arde come una piccola fiamma in fondo all’anima di ogni uomo, ovvero nessuno mai esce dal carcere migliore di come ci è entrato. Ovviamente va fatto un distinguo dall’atto criminale a quello per cui si risponde per colpa,dal seria killer al delitto per lrgittima difesa. Senza nulla voler togliere ai tre ottimi attori,purtroppo il film non decolla neanche nel prevedibile finale che brucia le ultime speranze di rivedere all’opera la bella Lecetta, a far finalmente luce sull’intera vicenda.chibar22@libero.it
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quel vecchio paio di jeans
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lunedì 27 luglio 2015
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ottimo film!
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Non so com'è in italiano, io l'ho visto in inglese ma a me è sembrato molto ben fatto. I personaggi sono 'autentici' danno l'impressione di essere persone vere non attori che fingono le varie emozioni a seconda del contesto. Ci sono diverse chiavi di lettura e messaggi. Certo, se queste tematiche sfuggono il film può risultare deludente.. Diciamo che non è per tutti.
Però, anche a prescindere da questo, cioè limitandosi alla storia, trovo che sia un bel thriller!
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marione
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mercoledì 8 luglio 2015
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sorprende per quanto è brutto
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Ho trovato tutto brutto e mal fatto. Sorprende che ottimi attori possano aver accettato di partecipare a questa orribile baggianata, infatti anche la recitazione è piuttosto mediocre. Il rapporto fra uomo e religione è affrontato in modo confuso e banale. Non c'è davvero nulla da salvare in questo film triste e noioso. Sorprende ancora di più Jhon Curran che dopo aver diretto il bellissimo ' Il velo dipinto', che ho veramente molto apprezzato e visto più volte, possa aver preso una simile cantonata. Ha ragione chi consiglia di spendere meglio il proprio tempo.
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no_data
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martedì 7 luglio 2015
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film da evitare.
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Ancora un film scadente per il povero De Niro che praticamente, dopo "I bravi ragazzi" non ne ha azzeccato uno. Non è colpa sua, ovviamente; quando ti appioppano una sceneggiatura ridicola e un regista appena sufficiente non ce la fanno neanche mettendo Edward Norton e Milla Jovovich a salvare la baracca.
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riviera
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domenica 5 gennaio 2014
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ci si aspettagrandi film dai due attori
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Da De Niro mi aspetto grandi parti in film eccellenti!!Non all'altezza della fama del grande Robert.
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regvar
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giovedì 3 gennaio 2013
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criminali sotto diversi punti di vista...
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Ho letto le recensioni che giudicano il film pessimo, mi sembra un tantino esagerato, non è un film straordinario, per cui siamo sull'ordinario. Che c'è di male in questo film? Abbiamo il profilo psicologico di due persone a confronto, una sincera e l'altra che si è passato tutta la vita falsando la realtà. Abbiamo due criminali uno che nella sua sincerità ha pagato il suo conto con la società ed e convinto di aver pagato, un altro che ha commesso un crimine: "Mi hai imprigionato l'anima" cosi inizia il film, ma a lui non gliene importa niente ed è convinto di essere un uomo integro e innocente, aiutato logicamente dalla religione, che come tutti sappiamo ha questo atteggiamento "incolpevole" sulle azioni compiute dell'uomo, basta la confessione per sanare tutto.
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Ho letto le recensioni che giudicano il film pessimo, mi sembra un tantino esagerato, non è un film straordinario, per cui siamo sull'ordinario. Che c'è di male in questo film? Abbiamo il profilo psicologico di due persone a confronto, una sincera e l'altra che si è passato tutta la vita falsando la realtà. Abbiamo due criminali uno che nella sua sincerità ha pagato il suo conto con la società ed e convinto di aver pagato, un altro che ha commesso un crimine: "Mi hai imprigionato l'anima" cosi inizia il film, ma a lui non gliene importa niente ed è convinto di essere un uomo integro e innocente, aiutato logicamente dalla religione, che come tutti sappiamo ha questo atteggiamento "incolpevole" sulle azioni compiute dell'uomo, basta la confessione per sanare tutto. Jack chiede ai "suoi" detenuti di falsare "tu fai finta, io farò finta e cosi le cose funzioneranno meglio" o qualcosa del genere recita De Niro a un certo punto, ma Stone non ci sta e fa crollare insieme a Lucetta il mondo finto che Jack ha costruito. Alla fine Stone sarà libero, avrà pagato, Jack inizierà a pagare il suo crimine. Un film per niente sconclusionato, lento si, privo di colpi di scena forse, ma la trama è interessante e gli attori recitano tutto il tempo ed è un piacere vedere Norton e De Niro fare il loro mestiere. comunque "film più che discreto".
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denzel for ever
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giovedì 10 maggio 2012
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nnt di ke...mi aspettavo di piu
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mi aspettavo molto di piu...brava la jojovich...ma la trata nn è un gran che
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