franky108
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domenica 29 agosto 2010
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risate e commozione per l'ultimo capitolo
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Catapultato in un mondo parallello dal perfido Tremotino,Shrek ha la possibilità di provare quello che tutti gli uomini si sono chiesti almeno una volta nella vita:"Cosa sarebbe successo se..." e il risultato è assolutamente un ottimo film.
Certo,non siamo ai livelli dei primi 2 capitoli ma lo spettacolo è comunque assicurato.
Per un orco chiuso e "a strati" che si perde per strada,ne ritroviamo un altro..sicuramente cresciuto,padre di famiglia e sempre più umanizzato.
Personaggi delle favole rinnovati e con caratterializzazioni accurate,comicità a gogo e momenti toccanti;shekerate il tutto con allegria e un pizzico di nostalgia e avrete subito pronta una fantastica chiusura di saga, una sorta di celebrazione.
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Catapultato in un mondo parallello dal perfido Tremotino,Shrek ha la possibilità di provare quello che tutti gli uomini si sono chiesti almeno una volta nella vita:"Cosa sarebbe successo se..." e il risultato è assolutamente un ottimo film.
Certo,non siamo ai livelli dei primi 2 capitoli ma lo spettacolo è comunque assicurato.
Per un orco chiuso e "a strati" che si perde per strada,ne ritroviamo un altro..sicuramente cresciuto,padre di famiglia e sempre più umanizzato.
Personaggi delle favole rinnovati e con caratterializzazioni accurate,comicità a gogo e momenti toccanti;shekerate il tutto con allegria e un pizzico di nostalgia e avrete subito pronta una fantastica chiusura di saga, una sorta di celebrazione.
Perchè "Shrek e vissero felici e contenti" è questo:una celebrazione ai tre film precedenti,con citazioni agli scorsi capitoli che si sprecano e gag sempre più divertenti.
Un film assolutamente consigliato per grandi e piccini,per famiglie,gruppi di amici e perchè no..anche da soli;
perchè passare 93 minuti in un mondo fatato ce li meritiamo un po' tutti.
Spensieratezza,divertimento e qualche lacrima di commozione sono d'obbligo per questo film,
e da spettatore non posso far altro che ringraziare i creatori di questa stupefacente serie di film d'animazione che dal 2001 ad oggi mi hanno permesso di scoprire un lato delle favole che non avevo mai visto prima!
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alexpark
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mercoledì 1 dicembre 2010
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"non sapevo quello che avevo finchè non è sparito"
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Infatti è questa la morale dell'ultimo film sull'orco che tutti consideriamo ormai buono e innocuo dopo esser diventato padre e essersi sposato.Ma tutto ciò non piace a Shrek,perchè giorno dopo giorno non riesce più a ritrovare la tranquillità e tutte le comodità di cui poteva godere prima di aver salvato Fiona nella fortezza.Ma Shrek non dirà niente sopportando la vita di tutti i giorni fino al compleanno di sua figlia quando oppresso da tutto ciò che lo circonda si infuria e distrugge la torta di sua figlia lasciando tutti di stucco.Questo gesto provoca una discussione tra lui e Fiona,dopo la quale Shrek viene attirato da Tremotino,un personaggio assai malvagio che tenta di ingannare chiunque.
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Infatti è questa la morale dell'ultimo film sull'orco che tutti consideriamo ormai buono e innocuo dopo esser diventato padre e essersi sposato.Ma tutto ciò non piace a Shrek,perchè giorno dopo giorno non riesce più a ritrovare la tranquillità e tutte le comodità di cui poteva godere prima di aver salvato Fiona nella fortezza.Ma Shrek non dirà niente sopportando la vita di tutti i giorni fino al compleanno di sua figlia quando oppresso da tutto ciò che lo circonda si infuria e distrugge la torta di sua figlia lasciando tutti di stucco.Questo gesto provoca una discussione tra lui e Fiona,dopo la quale Shrek viene attirato da Tremotino,un personaggio assai malvagio che tenta di ingannare chiunque.Shrek cade davanti alle promesse di Tremotino che,facendogli firmare un accordo,gli promette un giorno da vero orco in cambio di un giorno della sua infanzia.Shrek,desideroso di ritornare a fare tutto quello che voleva,accetto e si ritrovò nel regno di Molto Molto Lontano dove poteva spaventare chiunque ma ben presto si accorgerà di aver fatto uno degli sbagli più grossi della sua vita.Tremotino infatti aveva sottratto a Shrek il giorno in cui era nato privandolo del dono della vita e conquistando il regno di Molto Molto Lontano.Così facendo,Shrek si sarebbe dissolto alla fine di quel giorno se non avesse dato un bacio di vero amore a Fiona.Ma c'era un unico problema:Fiona era il capo della resistenza di orchi che combatteva aspramente contro Tremotino e non sapeva assolutamente chi fosse quell'orco strano appena giunto chiamato Shrek.Da questo punto in poi per Shrek sarà molto difficile riuscire ad ottenere un bacio di vero amore da sua moglie trovandosi in un mondo dove nessuno dei suoi amici lo riconosce,compreso Ciuchino.Come ultimo capitolo non ci si può lamentare,dato il realismo psicologico che permane durante tutta la pellicola.
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monnnyticia
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giovedì 26 agosto 2010
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ad ogni modo piacevole
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Nei primi episodi prevalse un lato educativo tutto nuovo e fresco, adatto ad un pubblico infantile nuovo. Shrek si trasforma ora in un personaggio convenzionale, da tradizionale film per bambini. Nonostante la caduta di stile si tratta di un film piacevole per tutte le età.. la battuta "sfamami se osi" di un appesantito gatto con gli stivali ci aveva già fatto sorridere nel trailer e credo verrà ricordata a lungo (un po' come accadde nel 2° episodio con gli "occhioni").
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ultimoboyscout
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domenica 24 ottobre 2010
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troppo belli i tre shrekkini!
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Quarto episodio, ma non per questo stanco o deludente. Anzi la storia è carina, avventurosa, godibile e sempre all'altezza del personaggio, probabilmente il mio preferito tra i vari cartoni animati non Disney, mantenendo una certa originalità e non trascurando momenti di assoluto divertimento. Molto adatto non solo ai più piccoli ma anche agli adulti. Chiamato all'ennesima difficile missione, Shrek anche stavolta riuscirà nell'intento anche grazie al suo immenso buon cuore di orco come si addice ad ogni favola che si rispetti. Ciuchino è sempre fantastico!
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mystic
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domenica 5 maggio 2013
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shrek ci dice "addio" nel peggiore dei modi
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Shrek: la serie più redditizia della DreamWorks con quattro capitoli e uno spin-off.
Nel 2001, grazie agli animatori della casa, nasceva la nuova esuberante favola-avventura dell'orco più amato da grandi e piccini, un eroe improbabile al cui seguito aveva altrettanto improbabili amici, creature sorprendentemente folli e originali che citavano i classici della letteratura fiabesca per bambini. Dopo quel sogno digitale e altri due film, arriviamo al quarto e immaginiamo ultimo capitolo della saga.
Shrek, pieno fino all'orlo di nostalgia dei bei vecchi tempi, rivive per incantesimo di Tremotino il passato che amava, ritrovandosi però catapultato in un mondo molto diverso da quello che ricordava, in cui gli orchi sono perseguitati, Fiona guida la rivolta contro le streghe e i due non si sono mai conosciuti.
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Shrek: la serie più redditizia della DreamWorks con quattro capitoli e uno spin-off.
Nel 2001, grazie agli animatori della casa, nasceva la nuova esuberante favola-avventura dell'orco più amato da grandi e piccini, un eroe improbabile al cui seguito aveva altrettanto improbabili amici, creature sorprendentemente folli e originali che citavano i classici della letteratura fiabesca per bambini. Dopo quel sogno digitale e altri due film, arriviamo al quarto e immaginiamo ultimo capitolo della saga.
Shrek, pieno fino all'orlo di nostalgia dei bei vecchi tempi, rivive per incantesimo di Tremotino il passato che amava, ritrovandosi però catapultato in un mondo molto diverso da quello che ricordava, in cui gli orchi sono perseguitati, Fiona guida la rivolta contro le streghe e i due non si sono mai conosciuti.
Il quarto episodio è un film che tra gag mal riuscite e personaggi che sembrano scarti delle precedenti produzioni ha tutta l'aria di essere un bel fiore appassito. Oramai la serie ha assunto a pieno titolo i connotati tradizionali di una franchise commerciale, le cui pretese si riducono a soddisfare i più piccoli con sequenze studiate per esaltare la neonata tecnica delle tre dimensioni.
Non tutto è da buttare ovviamente, e alcuni personaggi secondari come il pifferaio magico si rivelano azzeccati. Ma dov'è finita la vera forza del film? La trama è fin troppo esile e scontata, mentre il regista Mike Mitchell si serve della formula della ripetizione più volte, riprendendo vecchie battute e situazioni già viste (la palude mai dimenticata, la crisi di coppia e così via). E la durata (93 min.) non è all'altezza del finale epico che ci si poteva attendere.
Francamente, basti pensare a come gli sceneggiatori siano stati costretti a cominciare da capo la relazione tra l'orco e Fiona (qui in versione amazzone) per capire che le idee erano scadute e scadenti. Ancora una volta a essere felici e contenti sono i buoni del film, non certo gli spettatori. Shrek ci dice "addio" nel peggiore dei modi.
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storyteller
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sabato 28 agosto 2010
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una degna conclusione, contro ogni (mio)pronostico
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Il primo Shrek era un capolavoro perché scardinava con ironia brillante gli stereotipi della favola tipo. Il secondo, sulla scia del primo, era frizzante e spettacolare ma forse un po' meno originale. Il terzo era sapido, incespicante e banalotto.
Ora, a sorpresa, questo quarto capitolo riesce a scrollarsi di dosso il vecchiume accumulato negli anni ri-scardinando con rinnovata energia la prima favola fuori dai canoni: ogni personaggio appare meravigliosamente fuori parte, spaesato, riscritto da zero.
Sembra quasi che l'incipit del paradosso temporale non funga neanche da pretesto per raccontare una storia fuori dai binari, quanto più per riflettere sull'intera cosmogonia di Shrek, sui suoi "miti", su ridondanze, furbizie e debolezze.
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Il primo Shrek era un capolavoro perché scardinava con ironia brillante gli stereotipi della favola tipo. Il secondo, sulla scia del primo, era frizzante e spettacolare ma forse un po' meno originale. Il terzo era sapido, incespicante e banalotto.
Ora, a sorpresa, questo quarto capitolo riesce a scrollarsi di dosso il vecchiume accumulato negli anni ri-scardinando con rinnovata energia la prima favola fuori dai canoni: ogni personaggio appare meravigliosamente fuori parte, spaesato, riscritto da zero.
Sembra quasi che l'incipit del paradosso temporale non funga neanche da pretesto per raccontare una storia fuori dai binari, quanto più per riflettere sull'intera cosmogonia di Shrek, sui suoi "miti", su ridondanze, furbizie e debolezze. E la mistura funziona: complessivamente siamo ai livelli di Shrek 2, solo che questo vanta un apparato grafico decisamente ispirato e risorse tecniche all'avanguardia, oltre che riferimenti davvero gustosi agli episodi precedenti. Effetto nostalgia? Ni. I momenti di riflessione ci sono e hanno ragion d'esistere, le scene d'azione pure (e che azione!) e la cara vecchia ironia che contraddistingueva la serie riprende lentamente a ingranare già dai primi minuti.
Tremotino, poi, è un villain irresistibile (da antologia la battuta: "Ti basta come paradosso metafisico?").
Francamente me ne infischio delle recensioni ufficiali, a me è semplicemente piaciuto (una stella e mezza lo fa apparire una vaccata inguardabile), e lo dico da neanche-troppo-appassionato di animazione digitale.
Voglio dire, come non amare un film dove una strega che "inforca" il "naso" di Pinocchio riesce nell'impresa di condensare in pochi fotogrammi l'intero parco della psicanalisi freudiana?
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fabrizio friuli
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giovedì 7 settembre 2023
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non si collega con gli altri.
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Da quando Shrek è diventato un padre di famiglia ed ha finalmente smesso di essere un mostro solitario e tenuto, la sua vita sembra essere cambiata in meglio, invece è diventata monotona e stressante, per questo motivo, Shrek conosce suo malgrado un nano vagabondo di nome Tremotino al quale racconta la sua storia, ed egli propone all' ignaro orco di firmare un contratto magico che gli permetterà di essere un " vero orco ", senza sapere che il subdolo e infido Tremotino vuole sfruttarlo come una pedina per impadronirsi del regno di Molto Molto Lontano, e quando firma il contratto Shrek scopre che la sua palude non esiste più e che gli orchi come lui vengono catturati e schiavizzati dal nuovo Re : Tremotino che ha fatto scomparire i genitori di Fiona ed ha reso il regno che lui controlla un luogo disagiato dove vige il degrado sociale.
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Da quando Shrek è diventato un padre di famiglia ed ha finalmente smesso di essere un mostro solitario e tenuto, la sua vita sembra essere cambiata in meglio, invece è diventata monotona e stressante, per questo motivo, Shrek conosce suo malgrado un nano vagabondo di nome Tremotino al quale racconta la sua storia, ed egli propone all' ignaro orco di firmare un contratto magico che gli permetterà di essere un " vero orco ", senza sapere che il subdolo e infido Tremotino vuole sfruttarlo come una pedina per impadronirsi del regno di Molto Molto Lontano, e quando firma il contratto Shrek scopre che la sua palude non esiste più e che gli orchi come lui vengono catturati e schiavizzati dal nuovo Re : Tremotino che ha fatto scomparire i genitori di Fiona ed ha reso il regno che lui controlla un luogo disagiato dove vige il degrado sociale. Come se non bastasse, Shrek scopre che lui , non essendo mai nato, ha solo ventiquattro ore per salvare sé stesso e riottenere la vita che lui ha inconsciamente venduta.
Il quarto e , probabilmente, ultimo capitolo della saga di Shrek è sì, un buon lungometraggio, però,,non si collega bene con gli altri tre lungometraggi che lo hanno preceduto perché, all' inizio del film , i genitori di Fiona si recano da Tremotino e la regina Lilian dice di non fidarsi della Fata Madrina ( sebbene nel secondo film Re Harold era in combutta con la Fata Madrina ) ma lei era ignara della situazione e Re Harold aveva già un accordo con la Fata Madrina e se lui non avesse rispettato il loro accordo, Harold avrebbe perduto il suo per sempre felice e contento, e quindi, questo dettaglio ( l' errore di continuità ) abbassa il valore del lungometraggio, ed è un peccato, considerato che il film ( come gli altri ) nasconde delle scene " mature " , per esempio, la scena in cui i genitori di Fiona raggiungono la zona disagiata dove le streghe vivono come delle zingare nomadi , una di loro manda un bacio ad Harold in maniera provocatoria, come se fosse una prostituta che cerca di adescare un guidatore che attraversa la strada, oltre a quella scena, il film include dei dialoghi ben scritti e il dialogo migliore è quello tra Shrek e Ciuchino ( nel mondo distorto ) quando lui sembra aver perso ogni speranza di riottenere la sua perfetta vita e Ciuchino gli chiede perché ha voluto consegnarla a Tremotino se davvero la sua vita era perfetta e Shrek gli dice che lui non sapeva quello che aveva finché non è sparito, questo dialogo va preso in considerazione perché somiglia troppo a ciò che dice Oscar ( il protagonista di Shark Tale , perché lui dice : non ho capito quello che avevo finché non l' ho perso ) nonostante sia il dialogo migliore del film, e probabilmente sarebbe stato ancora più bello se Shrek avesse risposto a Ciuchino dicendogli : " Perché mi mancava essere un mostro temuto e odiato, va bene ? " perché, in questo film Shrek aveva dimenticato cosa volesse dire essere un vero orco, come lui voleva essere nuovamente, infatti, quando lui era un " vero orco " era un reietto ed un mostro che veniva giudicato e disprezzato, e non aveva nessuno accanto, prima di conoscere Ciuchino, Fiona ( e i loro tre figli ) , Gatto ( ossia il Gatto con gli Stivali ) e tutti gli altri amici del mondo fantastico. Proseguendo con la recensione, il film presenta un simpatico riferimento al Mago di Oz , ovvero, le streghe hanno tutte la pelle verde e per loro l' acqua è mortale come l' acido, infatti, quando Tremotino getta dell'acqua in faccia ad una delle streghe, la servitrice muore scogliendosi, ed oltre al mago di Oz è possibile notare che in questo film appare un riferimento all' Iliade: Gli orchi della resistenza ( capeggiata dalla coraggiosa e temeraria orchessa / umana Fiona ) attaccano le streghe uscendo da una gigantesca palla , usata per arredare il Palazzo di Tremotino, come i greci hanno attaccato i troiani nascondendosi all' interno del cavallo di Troia, e il film si conclude con Shrek che riesce a baciare Fiona all' ultimo momento e a riottenere la sua vera vita ( o meglio, la vita giusta per lui ) e celebra il compleanno dei suoi tre figli con gioia ed entusiasmo, e piuttosto che ruggire come un mostro spaventoso, impressiona tutti gli invitati emettendo un suono , tappandosi il naso e facendolo uscire dalle sue orecchie come il suono di un corno , ed è un trucco che lui ha imparato, dopo essere stato integrato nella resistenza degli orchi.
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brian77
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giovedì 26 agosto 2010
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epigono
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Filmetto qualunque, come l'estate scorsa la terza puntata di L'età glaciale, che probabilmente era anche più banale: sfrutta semplicemente gli elementi della serie costruendo un prodotto per un pubblico televisivo. Per carità, nessuno scandalo, ma la sua gradevolezza è calibrata sui livelli più scontati e prevedibili, su scene e gag che inseguono le abitudini del pubblico senza inventare. Niente a che spartire con Toy Story 3, che è un vero film, pieno di idee e di talento.
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paperinik
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venerdì 10 settembre 2010
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la fiaba non è più al contrario
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Con il secondo episodio erano riusciti nella magia di mantenere il livello dell'originale. Il terzo già sottotono. Quest'ultimo episodio segue la china discendente: mediocre. Una saga che non meritava di essere sacrificata al mercato. Peccato.
Resta una piacevole storiella con lieto fine incorporato, un gatto panzone che fa tenerezza e una grafica accattivante degna come sempre di ammirazione.
Colonna sonora scadente.
Ai bambini piacerà, forse.
C'è solo da augurarsi che non arrivi anche il V episodio (magari in 4D).
That's all folks!
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niccorizzo
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lunedì 30 agosto 2010
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goodbye shrek
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Ragazzi guardiamoci negli occhi: shrek ormai ha perso completamente la genialità dei primi due film, perdendo originalità (quante volte abbiamo sentito dire le parole "il bacio di vero amore"?) e avvicinandosi ad una comicità sempre più grossolana. Le uniche scene divertenti sono state trasmesse così tanto dai trailers in tv che una volta al cinema non facevano più ridere
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