roby51
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giovedì 9 luglio 2009
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finalmente un film vero
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Finalmente un film vero, recitato da attori veri, senza effettacci speciali o macchine umanizzate. C'è un po' di tutto: azione, comicità, drammaticità, sentimenti...e soprattutto musica, quella vera. Uno dei migliori film di questo 2009 a bassa quota.
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princifiume
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venerdì 3 luglio 2009
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bei tempi.
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Che dire, questo film è stupendo, gli attori sono bravi. Poi la colonna sonora è fra le più belle....bei periodi erano quelli, Beatles, Rolling Stones, Who, Bob Dylan....altro che ora.
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(di alexdelarge)
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vapete
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martedì 30 giugno 2009
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da vedere!!!
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Da vedere, soprattutto se siete dei nostalgici e amate la musica. Buona la regia, ottime le interpretazioni e buona la colonna sonora. Eccentrico e divertente. E' davvero un buon film
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raffau
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sabato 27 giugno 2009
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bello
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clarissaisabel
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venerdì 26 giugno 2009
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radio rock !!!!
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vale la pena solo per l'interpretazione di Billy Nighy e per la cover "vivente" di Electric Ladyland!!
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slowfilm.splinder.com
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mercoledì 24 giugno 2009
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bellissimo film comico-anarchico
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Lo dico subito: Radio Rock rischia di diventare mitologia. Una roba non dico al livello de I Blues Brothers, ma di Animal House sì (per molti versi gli è superiore, ma Belushi fu Belushi). E dagli episodi e le invenzioni migliori di Animal House (e dai personaggi di M.A.S.H.) prende parecchio, questo film per propria vocazione obbligato a tornare agli anni ’60, dove si può cazzeggiare combattendo il governo e i matusa, prima che si ritiri l’onda e si rischi di incontrare l'amara autodistruzione di Hunter Thompson.
Radio Rock è un’emittente pirata britannica, con sede su una nave che galleggia malamente sulle acque del Mare del Nord. A volere la sua chiusura il ministro Dormandy, interpretato da un divertente Branagh, figura analoga al rettore del film di Landis.
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Lo dico subito: Radio Rock rischia di diventare mitologia. Una roba non dico al livello de I Blues Brothers, ma di Animal House sì (per molti versi gli è superiore, ma Belushi fu Belushi). E dagli episodi e le invenzioni migliori di Animal House (e dai personaggi di M.A.S.H.) prende parecchio, questo film per propria vocazione obbligato a tornare agli anni ’60, dove si può cazzeggiare combattendo il governo e i matusa, prima che si ritiri l’onda e si rischi di incontrare l'amara autodistruzione di Hunter Thompson.
Radio Rock è un’emittente pirata britannica, con sede su una nave che galleggia malamente sulle acque del Mare del Nord. A volere la sua chiusura il ministro Dormandy, interpretato da un divertente Branagh, figura analoga al rettore del film di Landis.
Ovviamente tanta musica, ma non preponderante come si potrebbe credere; è la cornice e il completamento di una delle migliori sceneggiature da commedia comica (non voglio usare la parola goliardica, perché è brutta, ma sarebbe la più adatta) degli ultimi non pochi anni, supportata da un'ottima regia, dinamica nei cambi di velocità e anche attiva nella ricerca dell'immagine che meglio possa costruire l'epica derisoria del film.
Ogni speaker è un personaggio sopra le righe ma completo, ognuno dotato di propria vita, fisicità e di una rara nobiltà anarchica. Sulla nave ci si confronta e ci si conforta, con quella cattiveria surreale di un'opera che non ha paura di dichiarare i suoi modelli ed ha trovato l’arte necessaria per farli rivivere.
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carmine antonello villani
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lunedì 22 giugno 2009
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con alcuni dj la contestazione viaggia on air
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Magia delle onde elettromagnetiche, la scatola di Guglielmo Marconi non tiene solo compagnia ma diventa persino strumento di ribellione per una generazione che cerca la propria identità tra spinelli e minigonne inguinali. Manifesto della libertà di espressione che non tollera il bavaglio dell’ordine costituito, “I Love Radio Rock” è un omaggio agli anni della contestazione, i favolosi ’60 visti attraverso l’occhio e, soprattutto, l’orecchio di alcuni dj radiofonici che vogliono cambiare il mondo con i versi dei migliori rocker. Richard Curtis, regista di “Notting Hill” e “Love Actually”, si diverte da pazzi con i musicomani che occupano le frequenze radio in barba alla Regina: oltre due ore di vecchi successi, la spensieratezza di alcuni protagonisti che vivono in una comune dove si alternano visite guidate e scambi di partner, l’allegria delle canzoni che accompagnano lo spettatore tra party e bevute no stop.
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Magia delle onde elettromagnetiche, la scatola di Guglielmo Marconi non tiene solo compagnia ma diventa persino strumento di ribellione per una generazione che cerca la propria identità tra spinelli e minigonne inguinali. Manifesto della libertà di espressione che non tollera il bavaglio dell’ordine costituito, “I Love Radio Rock” è un omaggio agli anni della contestazione, i favolosi ’60 visti attraverso l’occhio e, soprattutto, l’orecchio di alcuni dj radiofonici che vogliono cambiare il mondo con i versi dei migliori rocker. Richard Curtis, regista di “Notting Hill” e “Love Actually”, si diverte da pazzi con i musicomani che occupano le frequenze radio in barba alla Regina: oltre due ore di vecchi successi, la spensieratezza di alcuni protagonisti che vivono in una comune dove si alternano visite guidate e scambi di partner, l’allegria delle canzoni che accompagnano lo spettatore tra party e bevute no stop. Intanto il Governo fa carte false per mettere fuori legge la stazione galleggiante che spaventa per la sua carica sovversiva, ma la storia non può essere fermata con manganelli ed editti dell’ultima ora. Philip Seymour Hoffman e Bill Nighy guidano questa brigata fracassona a spasso per il mare, mentre Kenneth Branagh si rode il fegato nelle stanze del potere. La musica come antidoto alla depressione, una commedia in puro stile inglese che testimonia la forza del vinile.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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mynde
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lunedì 22 giugno 2009
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l'imbarazzo
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IMBARAZZANTE, TANTO DA IMPOVERIRE ANCHE L’APPORTO DELLA MUSICA DI CUI IL FILM SI COMPONE.
PERSONAGGI STEREOTIPATI DA UNA SUPERFICIALITà DISARMANTE.
PECCATO PER IL BUON CINEMA E PER LA MUSICA
MYNDE
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ceciliacor
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giovedì 18 giugno 2009
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colpo di fulmine a colpi di rock
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Nel 1966 la BBC trasmetteva solo due ore di rock and roll alla settimana. Ma radio ‘pirata’ trasmettevano musica rock e pop da barche al largo della Gran Bretagna, 24 ore al giorno. E 25 milioni di persone – più di metà della popolazione britannica – ascoltavano questi pirati ogni giorno."
Così inizia questo film, con questa didascalia, che da uno spunto reale dà vita alla storia di Carl, ragazzo ventenne espulso da scuola, che viene mandato dalla madre (Emma Thompson in uno splendido cameo) a "redimersi" su una nave in mezzo al Mare del Nord, capitanata dal suo padrino Quentin.
La nave non è altro che Radio Rock, radio pirata su cui lavorano un manipolo di dj, in mezzo a rock, droghe, sesso e zero morale.
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Nel 1966 la BBC trasmetteva solo due ore di rock and roll alla settimana. Ma radio ‘pirata’ trasmettevano musica rock e pop da barche al largo della Gran Bretagna, 24 ore al giorno. E 25 milioni di persone – più di metà della popolazione britannica – ascoltavano questi pirati ogni giorno."
Così inizia questo film, con questa didascalia, che da uno spunto reale dà vita alla storia di Carl, ragazzo ventenne espulso da scuola, che viene mandato dalla madre (Emma Thompson in uno splendido cameo) a "redimersi" su una nave in mezzo al Mare del Nord, capitanata dal suo padrino Quentin.
La nave non è altro che Radio Rock, radio pirata su cui lavorano un manipolo di dj, in mezzo a rock, droghe, sesso e zero morale.
Il capo è Il Conte (uno splendido Philip Seymour Hoffman), re delle frequenze, a cui darà filo da torcere l'arrivo di Gavin, chiamato a risollevare le sorti economiche della radio.
Si aggiungono gli altri personaggi, tutti ben delineati e caratteristici: il pingue Dave, l'hippy Bob, Kevin il lento ecc.
Sul suolo britannico intanto un agguerrito ministro lavora per trovare un cavillo legale per poter chiudere definitivamente queste radio pirata, ritenute causa dell'immoralità delle giovani generazioni.
Fra battute esilaranti, ricerca dell'amore, matrimoni, scoperta di sè, si svolge la vita sulla nave, che piano piano non sarà più una semplice radio che trasmette rock, ma darà voce alle giovani generazioni, alla libertà di espressione e pensiero, fino al sacrificio finale.
Il film è esilarante dall'inizio alla fine (da standing ovation); in una programmazione ricca di titoli da best sellers internazionali, cine panettoni in versione estiva, fantasy e action movie, spicca questo gioiello di commedia inglese di Richard Curtis (4 matrimoni e un funerale, Notting Hill).
Questa volta però niente commedia romantica, solo il racconto di un periodo di forti contrasti generazionali e sociali, di cambiamento e rivolta, fatto con un insieme di attori in ottima forma che danno vita a dei personaggi da manuale.
Inutile dire che uno dei punti forti del film è la musica, pop e rock d'annata, fatto di brani evergreen da ascoltare assolutamente anche nella versione cd della colonna musicale.
E che dire del guardaroba in perfetto stile Carnaby Street (sono assolutamente innamorata delle giacchettine strimizzite in velluto multicolor!).
Un film che è stato una rivelazione (il mio "colpo di fulmine", per citare ciak), dal cui trailer non avrei dato una cicca, che ho scelto per caso e poco convinta, ma che mi ha conquistato, con i suoi colori psichedelici, la splendita musica rock, le minigonne blu su calze verde elettrico, le battute fulminanti, gli interpreti perfetti nei loro ruoli, il finale alla Titanic.................
Tutto mi ha esaltato, anche la sigla con didascalia finale e i titoli di coda: ho sorriso nel volto e nell'anima e per un attimo ho avuto voglia di alzarmi dalla poltrona al grido di "peace & love" sulle note di "quel giovane chitarrista che ci sa fare" (Jimy Endrix).
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[+] può vederlo una 14enne?
(di paperagialla)
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(di ceciliacor)
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ludorocks
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mercoledì 17 giugno 2009
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it's only rock n roll, but i like it
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è davvero un bel film! Nonostante duri più di dure ore riesce a non annoiare e a seguire sempre la sua "rotta"! è un film davvero rock'n'roll...che dire di più?
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