Pride and Glory - Il prezzo dell'onore |
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Un film di Gavin O'Connor.
Con Colin Farrell, Edward Norton, Jon Voight, Noah Emmerich, Jennifer Ehle.
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Titolo originale Pride and Glory.
Drammatico,
durata 125 min.
- USA 2008.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 31 ottobre 2008.
MYMONETRO
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Ottima pellicola dal cast eccellente
di Massimo MedinaFeedback: |
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martedì 28 ottobre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Per nulla scontato e contro ogni previsione legata al genere, Pride and Glory si rivela essere un ottimo prodotto non certo memorabile ma che si fa notare. La complessa trama che costruisce l'opera si rivela essere un ottimo pretesto per andare a toccare temi piuttosto sentiti in America e molto meno sensibili in Europa. La corruzione nel corpo della polizia (quella di New York, in questo caso) è lo sfondo per descrivere una società drasticamente allo sbando capace di mettere a dura prova non solo la propria integrità ma anche la sacralità del nucleo familiare, incarnato da un cast notevole e di grande richiamo. Quello che sceglie di fare O' Connor però è non sciorinare momenti d'azione uno dietro l'altro per trascinarsi fino alla fine ma mettere in piedi una storia dalle diverse sfaccettature, che tocca il poliziesco ma anche la tragedia (con notevoli punte di violenza, non ultima l'impressionante scena che vede un neonato minacciato di essere ustionato da un ferro da stiro bollente), tant'è che lo snodo principale della storia si esaurisce una buona mezz'ora prima del finale ed è a quel punto che diventa evidente quale siano gli scopi della regia. Da apprezzare tantissimo, inoltre, il grande rispetto dello stile del film per l'intelligenza dello spettatore al quale non viene spiegato tutto passo passo ma gli si richiede una grande attenzione e la capacità di rimettere insieme ciò che avviene con le psicologie dei personaggi e le loro azioni. E' per questo che l'insistito uso della macchina da presa non mi ha restituito una esasperata messa in scena da film d'azione quanto piuttosto il desiderio di stare addosso ai personaggi, un vero e proprio occhio privato sulle circostanze di ogni protagonista. E non è superficiale sottolineare le grandi interpretazioni che propone Pride and Glory (nessuno escluso) perché proprio su queste il film si gioca gran parte della sua riuscita. E' un film che non tratta certo nulla di nuovo ma che si distingue per lo stile che adotta e soprattutto per i risvolti che propone. Un The Departed agli antipodi ma altrettanto efficace a suo modo.
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