Questa notte è ancora nostra

Film visto solo perché al multisala ieri c’erano posti solo per questo. Alla fine risulta simpatico grazie soprattutto a Mattioli, che nonostante la ripetitività del ruolo, è sempre divertente. Menzione pure per Califano, tremendamente e parodicamente uguale a se stesso e per Bruno, che infonde al ruolo dell’amico spalla un carattere di implicita sensibilità. La trama è ripetitiva e scontata al punto che si potrebbe benissimo uscire dalla sala 15 minuti prima della fine. Proprio in base a ciò il film va valutato sull’ora precedente, che risulta gradevole, nonostante un fiacco Vaporidis (che attira femminucce in calore) e la Spada, che infonde antipatia al suo personaggio (se era voluta complimenti). La protagonista è carina, c’è di peggio, ma dubito che avrà un futuro. La tematica del razzismo borgataro incrociato italo-cinese è affrontata con una superficialità e una volontà di affidarsi ai luoghi comuni degna del Virzì di “Caterina va in città”. Peccato che non sia stato sfruttato di più il sempre divertente humour nero (che comunque regala i momenti più brillanti del film), dato che i due ragazzi lavorano in una ditta di pompe funebri. Divertente l’apparizione di Floris, il conduttore di Ballarò, nei panni di un cassiere di supermercato, che ha il grande merito di distrarre lo spettatore che, mentre si aspetta una sua battuta o un suo gesto, perde il filo dell’inutile e scontato discorso tra i due protagonisti.