Un capolavoro come gli altri (non tutti ancora disponibili in italiano, ma come è possibile dopo il successo delle "invasioni"?) che rimane sotto pelle, nella mente e nel cuore anche ad anni di distanza. Uno dei film più rilevanti degli ultimi vent''anni. Magistrali le interpretazioni di tutti, compresa la partecipazione di Rufus Wainwright. Un film che chiude il cerchio. Se nel "declino" al cuore c''era il nostro rapporto con il sesso, nelle "invasioni", la morte, qui è l''impossibilità del vivere (pienamente) a farla da padrone. O meglio dire l''impotenza indotta nella società contemporanea. Brillante, ipnotico, spassoso e tragico come solo una grande sceneggiatura può essere. Denis Arcand grande come Zygmut Bauman.
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Un capolavoro come gli altri (non tutti ancora disponibili in italiano, ma come è possibile dopo il successo delle "invasioni"?) che rimane sotto pelle, nella mente e nel cuore anche ad anni di distanza. Uno dei film più rilevanti degli ultimi vent''anni. Magistrali le interpretazioni di tutti, compresa la partecipazione di Rufus Wainwright. Un film che chiude il cerchio. Se nel "declino" al cuore c''era il nostro rapporto con il sesso, nelle "invasioni", la morte, qui è l''impossibilità del vivere (pienamente) a farla da padrone. O meglio dire l''impotenza indotta nella società contemporanea. Brillante, ipnotico, spassoso e tragico come solo una grande sceneggiatura può essere. Denis Arcand grande come Zygmut Bauman.
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