adriano
|
giovedì 26 marzo 2020
|
bel modo di vendicare figlia e marito......
|
|
|
|
Anche se il tema non è originale, il film poteva anche essere accettabile , ma una donna che decide di vendicare la morte della figlia e del marito andando a letto con l'assassino vi sembra plausibile ?
Purtroppo per l'ennesima volta un intero film ruota sulla classica scena madre dell'amplesso, del sesso sfrenato e incontrolabile, che tanto sucesso riscontra oggigiorno.
Chi si ricorderebbe di questa "attrice" se non spalancasse le gambe e mostrasse culo, tette e quant'altro ? ma questo fa vincere i premi.......
Un'altra occasione persa per fare un film perlomeno decente.
|
|
[+] lascia un commento a adriano »
[ - ] lascia un commento a adriano »
|
|
d'accordo? |
|
gianleo67
|
mercoledì 8 ottobre 2014
|
la finestra sul cortile...di glasgow
|
|
|
|
Addetta alla sala di controllo di una società di security di Glasgow, osserva dai suoi monitor l'uomo che, uscito di prigione anzitempo, gli aveva qualche anno prima ucciso in un incidente stradale marito e figlioletta. Decisa a vendicarsi, inizia a pedinarlo, conoscerlo e carpirne la fiducia. La sua frustrazione e la sua rabbia dovranno però fare i conti con un inaspettato senso di umanità e con la necessità di un perdono che la riappacifichi con il presente.
Esordio fortunato e insignito del Premio della giuria al 59° festival di Cannes , il primo lungometraggio dell'attrice, scrittrice e regista britannica Andrea Arnold è un dramma sociale che si nutre delle pulsioni scopiche che sembrano pervadere una modernità ossessionata dal controllo (della propria e dell'altrui vita) e dalla sicurezza, disseminando il percorso degli individui (di chi viene osservato quanto di chi osserva) di un sistema di telecamere invasive e pervasive che annullano tanto il concetto di privacy (cosa si nasconde dietro la vita delle persone che ci passano accanto per strada?) quanto la certezza non meno labile e precaria di deterrenza verso il male e il dolore che la vita può infliggere.
[+]
Addetta alla sala di controllo di una società di security di Glasgow, osserva dai suoi monitor l'uomo che, uscito di prigione anzitempo, gli aveva qualche anno prima ucciso in un incidente stradale marito e figlioletta. Decisa a vendicarsi, inizia a pedinarlo, conoscerlo e carpirne la fiducia. La sua frustrazione e la sua rabbia dovranno però fare i conti con un inaspettato senso di umanità e con la necessità di un perdono che la riappacifichi con il presente.
Esordio fortunato e insignito del Premio della giuria al 59° festival di Cannes , il primo lungometraggio dell'attrice, scrittrice e regista britannica Andrea Arnold è un dramma sociale che si nutre delle pulsioni scopiche che sembrano pervadere una modernità ossessionata dal controllo (della propria e dell'altrui vita) e dalla sicurezza, disseminando il percorso degli individui (di chi viene osservato quanto di chi osserva) di un sistema di telecamere invasive e pervasive che annullano tanto il concetto di privacy (cosa si nasconde dietro la vita delle persone che ci passano accanto per strada?) quanto la certezza non meno labile e precaria di deterrenza verso il male e il dolore che la vita può infliggere.
Dietro questo presupposto teorico, giocato su di un paradigma meta-cinematografico non certo originale, si muove un racconto che alterna il realismo della descrizione d'ambiente e la presunta attendibilità psicologica dei caratteri (è forte una matrice teatrale nella rappresentazione di personalità in conflitto) che si appiccica letteralmente ai personaggi con la perniciosità di una soggettiva quasi senza respiro (frequenti i piani ravvicinati cui si trova respiro solo in studiate prospettive paesistiche in campo lungo), cercando i codici di un naturalismo che non rimanga estraneo alle emozioni ed alle pulsioni umane. Il risultato appare forse un pò troppo studiato per apparire credibile, tanto per il didascalismo di un 'oscuro scrutare' che sembra non lasciare scampo nemmeno al dettaglio più insignificante (portafogli rubati, coltellate all'addome, ricongiungimenti filiali) quanto per la prospettiva esemplare di una storia di dissimulazione, vendetta e perdono che se riesce a trovare una sua chiusa ammirevole (una figlia perduta ed una ritrovata) appare però legata all'ennesima, prevedibile variante del melodramma raffreddato del cinema inglese.
Attori superlativi (bravissimo Curran almeno tanto quanto la Dickie) e notevole misura di un registro che passa dal thriller psicologico dell'incipit alle più classiche dinamiche del dramma familiare della seconda parte. Quando si dice non perdere d'occhio qualcuno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
don64
|
giovedì 28 gennaio 2010
|
film....lento
|
|
|
|
Flm del genere drammatico che sembra essere piu' un documentario sull'operato della polizia privata britannica.Il film e' comunque crudo nelle scene specie quelle di sesso che non mancano.Nel complesso un film drammatico che....non mi ha colpito.Voto 6+
|
|
[+] lascia un commento a don64 »
[ - ] lascia un commento a don64 »
|
|
d'accordo? |
|
simon electric. inc.
|
giovedì 23 agosto 2007
|
insomma
|
|
|
|
Un po' deludente.
Va bene la finestra sul cortile sfaccettata nell'occhio di mosca di monitor
(con tutte le sue implicazioni)
mi piace, freddo e contemporaneo
inizio psicologicamente coinvolgente e visivamente sempre notevole
poi però
appena va al di là del monitor, nella vita, nella strada
s'inceppa qualcosa
e le cose continuano a peggiorare.
Il tentativo c'è
ed è onesto
a sprazzi assolutamente intenso
ma il risultato finale..
in un finale all'americana
perché questo è, con la sua morale
del compriamoci un cane nuovo che la vita va a vanti
sembra Castaway.
(beh, Castaway forse troppo ;)
Comunque un tema simile era stato già affrontato e magistralmente
dai fratelli Dardenne, nel loro penultimo film "Il Figlio" ;
peraltro uno dei più bei finali del cinema.
|
|
[+] lascia un commento a simon electric. inc. »
[ - ] lascia un commento a simon electric. inc. »
|
|
d'accordo? |
|
gian
|
venerdì 6 aprile 2007
|
dolore, controllo e catarsi. imperdibile!
|
|
|
|
MERAVIGLIOSO ! uno dei più intensi film degli ultimi anni !
crudo e spietato.
mi resterà dentro per molto tempo.
[+] ok
(di angie)
[ - ] ok
|
|
[+] lascia un commento a gian »
[ - ] lascia un commento a gian »
|
|
d'accordo? |
|
|