la gha
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domenica 12 marzo 2006
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una commedia brillante come si deve
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Commedia brillante e imprevedibele, come non se ne vedevano da un pò.
Regia ovviemente impeccabile e discreta che abbraccia una storia divertente, verosimile e non banale.
Storia di quanto può essere difficile trovarsi davanti ad un bivio sia professionale (Maryl Streep/Uma Thurman) sia amoroso (Uma Thurman/Bryan Greenbeg).
Quanto divente arduo continuare ad essere la psicoanalista della donna che, hai scoperto, frequenta tuo figlio? Quanto può essere complicato continuare a stare insieme ad un ragazzo più piccolo di 14 anni più piccolo?
Una Uma Thurman (Rafi) incredibilmente calata nella parte, con le sue espressioni, le occhiate, le fresi.
Maryl Streep stupefaciente, ovviamente. Dal modo in cui si toccava gli occhiali alla reazione dopo la scoperta della storia tra figlio (David) e paziente!
Molto divertente il personaggio del miglior amico di David, con le sue "performance" delle torte in faccia!
Film davvero godibile, divertente e coinvolgente.
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Commedia brillante e imprevedibele, come non se ne vedevano da un pò.
Regia ovviemente impeccabile e discreta che abbraccia una storia divertente, verosimile e non banale.
Storia di quanto può essere difficile trovarsi davanti ad un bivio sia professionale (Maryl Streep/Uma Thurman) sia amoroso (Uma Thurman/Bryan Greenbeg).
Quanto divente arduo continuare ad essere la psicoanalista della donna che, hai scoperto, frequenta tuo figlio? Quanto può essere complicato continuare a stare insieme ad un ragazzo più piccolo di 14 anni più piccolo?
Una Uma Thurman (Rafi) incredibilmente calata nella parte, con le sue espressioni, le occhiate, le fresi.
Maryl Streep stupefaciente, ovviamente. Dal modo in cui si toccava gli occhiali alla reazione dopo la scoperta della storia tra figlio (David) e paziente!
Molto divertente il personaggio del miglior amico di David, con le sue "performance" delle torte in faccia!
Film davvero godibile, divertente e coinvolgente. Finale non banale...e in film di questo genere è una rarità.
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[+] nonso che film hai visto...
(di luk)
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(di sere7)
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mavic
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lunedì 13 febbraio 2006
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bentornata commedia!
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Ah, ma allora il buon cinema americano esiste ancora, dunque ci sono ancora bravi sceneggiatori sotto la bandiera a stelle e strisce! Finalmente una bella commedia intelligente, ben scritta, dal finale non scontato e melenso a cui tanta produzione hollywoodiana ultimamente ci ha abituato. Una vera sorpresa in positivo per questo graziosissimo film di Ben Younger; alla sua seconda prova registica indovina il mood giusto per miscelare la risata mai banale e la riflessione sapida su una serie di tematiche di stretta attualità sociale, che facilmente innescano il meccanismo dell'identificazione coi protagonisti del film. E bisogna parlarne, di tali protagonisti, 2+1 si potrebbe definire la formula vincente della pellicola; due grandi star, Thurman e Streep, che duettano con un tempismo eccezionale sui tempi comici, più il giovanissimo Bryan Greenberg, un'autentica rivelazione per come riesce a tener testa alle due grandi di cui sopra, scivola nel suo personaggio con consumato mestiere e lo rende totalmente credibile nelle sfumature del giovane uomo in fieri che non rinuncia ancora a qualche sortita nel mondo adolescenziale che sta per abbandonare definitivamente.
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Ah, ma allora il buon cinema americano esiste ancora, dunque ci sono ancora bravi sceneggiatori sotto la bandiera a stelle e strisce! Finalmente una bella commedia intelligente, ben scritta, dal finale non scontato e melenso a cui tanta produzione hollywoodiana ultimamente ci ha abituato. Una vera sorpresa in positivo per questo graziosissimo film di Ben Younger; alla sua seconda prova registica indovina il mood giusto per miscelare la risata mai banale e la riflessione sapida su una serie di tematiche di stretta attualità sociale, che facilmente innescano il meccanismo dell'identificazione coi protagonisti del film. E bisogna parlarne, di tali protagonisti, 2+1 si potrebbe definire la formula vincente della pellicola; due grandi star, Thurman e Streep, che duettano con un tempismo eccezionale sui tempi comici, più il giovanissimo Bryan Greenberg, un'autentica rivelazione per come riesce a tener testa alle due grandi di cui sopra, scivola nel suo personaggio con consumato mestiere e lo rende totalmente credibile nelle sfumature del giovane uomo in fieri che non rinuncia ancora a qualche sortita nel mondo adolescenziale che sta per abbandonare definitivamente. Il film gira a pieno ritmo nelle scene ambientate nello studio della psicoterapeuta Streep, e funziona alla perfezione nell'impaginazione del rapporto tra il ragazzo David e la donna Uma/Rafi: sconcertante per veridicità la chimica sprigionata dalla coppia, si finisce inevitabilmente per pensare a come sono carini insieme e a fare il tifo per loro. In genere, questo è un ottimo segno della riuscita di un film, a cui si aggiunge come suggello la toccante scena finale che sorprende per la scelta realistica degli sceneggiatori. Un film che riconcilia col cinema americano ed ottiene il risultato, niente male, di suscitare nello spettatore una pensosità divertita ed appagata.
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(di claire )
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alessandrodellatorre
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sabato 11 febbraio 2006
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"riflessivamente" easy
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Le deliziose (ma a onor del vero, forse un pò scontate) gag della strip e della thurman, forse sviliscono un pò la profondità degli argomenti su cui questo Prime si impernia. Tuttavia il risultato è una romantica commedia, molto leggera ma al tempo stesso tutt'altro che banale, che sa far ridere, ma anche riflettere, sa essere easy, ma al tempo stesso impegnata, riuscendo nel difficile compito di incontrare il favore dei palati un pò più ricercati senza mai perdere la sua dimensione di humor
Magistrale le interpretazioni della Thurman e della Strip. Apprezzamento particolare per 'ambiguità della scena finale, che dopo aver "congelato" in standby per oltre un anno, la vita dei protagonisti, lascia alla mente dello spettatore ogni possibile interpretazione sulla conclusione della vicenda.
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Le deliziose (ma a onor del vero, forse un pò scontate) gag della strip e della thurman, forse sviliscono un pò la profondità degli argomenti su cui questo Prime si impernia. Tuttavia il risultato è una romantica commedia, molto leggera ma al tempo stesso tutt'altro che banale, che sa far ridere, ma anche riflettere, sa essere easy, ma al tempo stesso impegnata, riuscendo nel difficile compito di incontrare il favore dei palati un pò più ricercati senza mai perdere la sua dimensione di humor
Magistrale le interpretazioni della Thurman e della Strip. Apprezzamento particolare per 'ambiguità della scena finale, che dopo aver "congelato" in standby per oltre un anno, la vita dei protagonisti, lascia alla mente dello spettatore ogni possibile interpretazione sulla conclusione della vicenda. Happy Ending, o meno.
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eugen
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giovedì 16 maggio 2024
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piu''che"romantic movie", film intelligente
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"Prime"di Ben Younger(anche autore di sofggetto e screenplay, 2006)racconta di un pittore 23 enne che si innamora, ricambiato di una 37 enne in carriera, dove il matriomonio crea problemi alla famiglia di lui , ebrea ortodossa, con la complicazione religiosa e soprattutto quella madredi lui, psicanalista(negli States i confini tra psichatria, pciologia e pscianalisi sono meno definiti che in Eurooa) che, appena di rende conto che la fidanzata di suo figlio e'la sua"paziente", non solo interrmpe la terapia., ma, quando sembra che le cose si "aggiustino", ricorre a metodi piu'drstici, offendendo la ragazzza. Il flm mostra come sia difficile smontare e ridicolizzare pregiudizi atavici e come nessuno(o quasi)ne sia veramente immune.
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"Prime"di Ben Younger(anche autore di sofggetto e screenplay, 2006)racconta di un pittore 23 enne che si innamora, ricambiato di una 37 enne in carriera, dove il matriomonio crea problemi alla famiglia di lui , ebrea ortodossa, con la complicazione religiosa e soprattutto quella madredi lui, psicanalista(negli States i confini tra psichatria, pciologia e pscianalisi sono meno definiti che in Eurooa) che, appena di rende conto che la fidanzata di suo figlio e'la sua"paziente", non solo interrmpe la terapia., ma, quando sembra che le cose si "aggiustino", ricorre a metodi piu'drstici, offendendo la ragazzza. Il flm mostra come sia difficile smontare e ridicolizzare pregiudizi atavici e come nessuno(o quasi)ne sia veramente immune. Ottima UMa Thurman e anche meryl Streeo, in un film prevalentemente"al femmnile"dove i"maschietti"hanno piu'che altro ruoli di contorno. Anche David Greenberg, "incauto"pittor giovane e'decisamente in parrte, in un film che rende uno spaccato paritoclare, in genere non troppo noto deli United States of America.... Eugen
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angela cinicolo
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venerdì 18 aprile 2008
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prime sight love
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Non sarà certo la solita teen comedy prevedibile e prevista e sicuramente non c’è da aspettarsi un film alla Mike Nichols, eppure l’ex operatore Ben Younger dirige, sebbene con mano spesso incerta, in una Manhattan evidentemente alleniana, un’equilibrata storia in cui più che l’amore è un condensato di moralismi preconfezionati (le differenze d’età e le differenze religiose in primis) a farla da padrone. Cliché tiepidamente sviolinati a parte, le protagoniste assolute restano Uma Thurman, che non smentisce la sua indole di sposa tarantiniana imbrattata di sangue, e Meryl Streep, perfettamente a suo agio nelle vesti di un personaggio stereotipato più volte affidato all’ultima Diane Keaton. Quando una sceneggiatura troppo esile e l’uso d’insipidi slapstick rischiano di far affondare un’imbarcazione comunque interessante nell’attuale mare extramagnum di insignificanti pellicole popcorn, l’actor’s studio viene ancorato sul grande schermo con risultati sorprendenti e più che piacevoli.
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