Paprika - Sognando un sogno

Fabrizio Croce

Se è vero che il cinema è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni, forse per il cinema d'animazione bisognerebbe multiplicare quest'affermazione al quadrato o anche al cubo. A quel punto potremmo avvicinarci molto lontanamente all'effetto che continua a provocare dentro lo sguardo Paprika- Sognando un sogno (2006) del troppo precocemente scomparso Satoshi Kon (1963-2010), oggi riproposto nella saga dei restauri in 4k: un lavoro di sconvolgimento e di emozioni che si attiva all'interno dell'immaginario, della psiche e del cuore, lasciando sedimentare una sensazione di stordimento e al tempo stesso di godimento; e dopo averci ripagato, all'epoca, di una certa tendenza del cinema contemporaneo a restringere e contenere il campo della visione, invece di arricchirlo, esasperarlo, nutrirlo con i corto-circuiti delle menti degli individui, ritorna, in questa contemporaneità esplosa in una pluralità di visioni monadiche esternalizzate su molteplici schermi, a stabilire una connessione con una permeabile, magmatica, saturante creatività tra high tech e umano. [...]

di Fabrizio Croce, articolo completo (5525 caratteri spazi inclusi) su Close-up 20 febbraio 2025