semmy
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lunedì 15 gennaio 2007
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...proprio un bel film!
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Fabio è un giovane educatore in carcere, con un problematico rapporto con la fidanzata ed il suocero (e -forse- col mondo intero). Un giorno si imbatte in un detenuto particolare: suo padre, "perso" 20 anni prima. Non sarà facile instaurare un rapporto. Bella storia (non scontata, né banalmente buonista), bravissimi attori (Pasotti e Colangeli da applausi), ottima regia (con un largo uso di un'angosciante camera a mano).. proprio un bel film.
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redmond barry
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sabato 13 gennaio 2007
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aria "fresca" per il cinema italiano..
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L'avessero impostato all'americana (cosa che fortunatamente non è accaduta),il titolo sarebbe stato un patetico Sparti contro Sparti (ovvia indiretta cit. da Kramer contro..),ma la stesura e soprattutto la resa di Angelini è ben lungi,si potrebbe etichettare "alla francese".
Coscia di non voler semplicemente esser un dagherrotipo delle storie di questo tipo,dove un padre ed un figlio si affrontano,in un microcosmo,il carcere,che inevitabilmente le amplifica ulteriormente.
Giorgio Pasotti e Colangeli rappresentano al meglio le due parti,rabbiosa l'una,rassegnata l'altra,in comune hanno l'aver sulle spalle il peso dei dubbi legati ad un passato,già di per se soffocante,e che,ancor di più lo è se c'è la consapevolezza che avrebbe potuto essere diverso.
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L'avessero impostato all'americana (cosa che fortunatamente non è accaduta),il titolo sarebbe stato un patetico Sparti contro Sparti (ovvia indiretta cit. da Kramer contro..),ma la stesura e soprattutto la resa di Angelini è ben lungi,si potrebbe etichettare "alla francese".
Coscia di non voler semplicemente esser un dagherrotipo delle storie di questo tipo,dove un padre ed un figlio si affrontano,in un microcosmo,il carcere,che inevitabilmente le amplifica ulteriormente.
Giorgio Pasotti e Colangeli rappresentano al meglio le due parti,rabbiosa l'una,rassegnata l'altra,in comune hanno l'aver sulle spalle il peso dei dubbi legati ad un passato,già di per se soffocante,e che,ancor di più lo è se c'è la consapevolezza che avrebbe potuto essere diverso.
Il loro incontri sono orchestrati magistralmente (il che fornisce un'ennesima conferma per la lode che merita questo debutto),si palesa,dai loro volti,come portino una croce,ci sia una voglia,mai sopita dai rancori,di colmare un vuoto.
La conferma,tramite le carte,della sua identità cancella dal volto di Fabio quella sicurezza,fermezza palesata nel confrontarsi con la vita,come con le minacce dei peggio delinquenti con i queli lavora.
L'intensità contrapposta all'estinzione dei sentimenti,trattenuti,se non addirittura repressi,è notevole,non la trovo affatto forzata,cosi' come i dialoghi,che dalla rivelazione (saturo di quelle che credeva menzogne gli confessa chi è..) in poi,assumono,perfino in un cinema contemporaneo,abituato a spararne di ogni,la cruda pesantezza di una condizione che ritengo solo chi ha conosciuto può sentire sua,perchè certe ciccatrici,pur se attraverso due grandi interpretazioni,non le puoi percepire davvero altrimenti..
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furio
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sabato 13 gennaio 2007
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angelini debutta splendidamente
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Il film con cui Angelini debutta come regista cinematografico italiano è magnifico nella sua semplicità e allo stesso tempo densità visiva e narrativa. Avendo forse preso esempio dai suoi bravi colleghi Garrone e Sorrentino, Angelini con L'ARIA SALATA ha colpito nel segno e ha messo insieme un'opera che avvolge il pubblico nel suo manto aspro e tragico senza cadere in uno stile retorico e commerciale.
Un film che potrebbe sembrare di denuncia, quindi d'ispirazione neorealista per come tratta il tema del reinserimento dei detenuti, ma che in realtà parla di tutt'altro. Siamo dalle parti della tragedia greca, per capirsi, un padre e un figlio divisi dalla sfortuna tornano ad essere in contatto.
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Il film con cui Angelini debutta come regista cinematografico italiano è magnifico nella sua semplicità e allo stesso tempo densità visiva e narrativa. Avendo forse preso esempio dai suoi bravi colleghi Garrone e Sorrentino, Angelini con L'ARIA SALATA ha colpito nel segno e ha messo insieme un'opera che avvolge il pubblico nel suo manto aspro e tragico senza cadere in uno stile retorico e commerciale.
Un film che potrebbe sembrare di denuncia, quindi d'ispirazione neorealista per come tratta il tema del reinserimento dei detenuti, ma che in realtà parla di tutt'altro. Siamo dalle parti della tragedia greca, per capirsi, un padre e un figlio divisi dalla sfortuna tornano ad essere in contatto. Il dissidio è forte e provocherà conseguenze fatali. L'ARIA SALATA ha uno dei suoi punti forza nelle interpretazioni magnifiche di Colangeli, Pasotti, la Cescon (attrice protagonista di PRIMO AMORE, di Garrone) e Katy Saunders (la ragazza protagonista di TRE METRI SOPRA IL CIELO).
Ma è anche un film dai forti interessi socio-politici, dunque rispecchia il malessere generale che ci circonda oggigiorno nel nostro paese, in cui sembra del tutto persa la retta via e gli unici appigli sono proprio le persone a noi care: dunque Pasotti, particolarmente fisico in questo ruolo - efficace ed emozionante la scena della corsa - quì cerca di recuperare il rapporto con un padre che non ha mai avuto occasione di conoscere e amare. E questo lo fa come se si trattasse di un'ancora per salvarsi da tutti i mali che lo affliggono.
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sesè86
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venerdì 12 gennaio 2007
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emozionante
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Un film coinvolgente ed emozionante. Dipinge molto realisticamente la storia di un rapporto padre-figlio che di "rapporto" ha ben poco. La voglia da parte del figlio di perdonare, ricostruire; il distacco proprio di un padre omicida che ha perso (o forse mai acquisito) i valori, ma che alla fine si rivela un uomo coraggioso, un uomo che in qualche modo vuole farsi perdonare e non vuole gravare più sulla vita di un figlio che ha già pagato troppo a causa sua e che ha respirato già tanto quest'"aria salata".
Un film meraviglioso come se ne vedono pochi in giro. Un film che ti coinvolge e ti fa uscire qualche lacrima. Un film che consiglio pienamente.
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(di maria84)
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anakin
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giovedì 11 gennaio 2007
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emozioni dure....
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Una botta al cuore....Quando il cinema si riappropria della sua natura vocazione, emozionare attraverso le immagini!!!
Gran bel film, ottimamente recitato...Andatelo a vedere tranquillamente!
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(di mary)
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max
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giovedì 11 gennaio 2007
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vero
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Un film che ti prende alla gola soprattutto se si ha un rapporto difficile con il proprio padre.
Max
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