gilda88
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mercoledì 9 gennaio 2008
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frase di lancio
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ewan sei il migliore uomo sulla terra!
[+] ben detto!
(di lapingra)
[ - ] ben detto!
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valy
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giovedì 22 novembre 2007
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bel film
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Il film è fatto bene e la colonna sonora mi ha particolarmente colpito. Qualcuno saprebbe dirmi come si chiama la canzone che accompagna i titoli di coda?????? sto impazzendo per trovarla.
[+] canzone del titolo di coda
(di nurmenel)
[ - ] canzone del titolo di coda
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alessardo
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lunedì 20 agosto 2007
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spettacolare!
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Spettacolare sotto ogni punto di vista, storia, musiche ed effetti grafici. l’ho gia guardato 4 volte di cui una in lingua originale. Amore a prima vista.
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flavio 86
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domenica 24 giugno 2007
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la mente gioca brutti scherzi
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a dire la verità non è che alla fine del film abbia avuto le idee cosi' chiare,ma appunto per questo ne son rimasto colpito,lo rivedrò ancora e darò un altro giudizio definitivo,cmq lo considero un ottimo film perchè a me piacciono queste storia diciamo "confusionarie" dove il regista cerca di far sforzare il pubblico per riuscire ad essere in grado di capire ciò che volova rappresentare in questo film
P.S- dimenticavo,bella anche la musica
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giorgio
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sabato 2 giugno 2007
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mah che dire....
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Ho appena finito di vederlo...esprimere un 'opinione è davvero difficile....dopo una mezz'ora di film ti senti sul divano tutto compiaciuto e ti mormori dentro "ho avuto occhio,sto film è proprio bello"....dopo un po ti rendi conto che la struttura generale,l'impalcatura del film esiste ma dentro è un po vuoto...come se lo sceneggiatore abbia sprecato le idee per la bozza scordandosi del contenuto.Forster per me è davvero bravo,un fenomeno di inquadrature e suggestioni.Ogni ambiente sembra freddo e spigoloso e le inquadrature al limite dello psichedelico con incredibile utilizzo e gioco di luci.Per quanto riguarda il film è il solito dove il regsta non f volutamente capire nulla allo spettatore.
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Ho appena finito di vederlo...esprimere un 'opinione è davvero difficile....dopo una mezz'ora di film ti senti sul divano tutto compiaciuto e ti mormori dentro "ho avuto occhio,sto film è proprio bello"....dopo un po ti rendi conto che la struttura generale,l'impalcatura del film esiste ma dentro è un po vuoto...come se lo sceneggiatore abbia sprecato le idee per la bozza scordandosi del contenuto.Forster per me è davvero bravo,un fenomeno di inquadrature e suggestioni.Ogni ambiente sembra freddo e spigoloso e le inquadrature al limite dello psichedelico con incredibile utilizzo e gioco di luci.Per quanto riguarda il film è il solito dove il regsta non f volutamente capire nulla allo spettatore...il finale risolutore arriva come un sollievo,come un estenuante attesa di una parte centrale troppo accellerata...secondo me è aperto a piu interpretazioni....almeno a due in particolare.Una sicuramente dell'esperienza pre-morte con il ragazzo che crea nella sua mente(ed è per questo che propendo per questa fine) una vita tragica con personaggi protagonisti gli uomini e donne vicini a lui nel momento della fine...altra ipotesi potrebbe essere come gia proposto quella dei mondi paralleli con ugalipersonaggi ma con i prima e dopo confusi e mischiati....aveva tutte le carte in regola per poter essere un filmone,ma scade nel troppo esagerato intreccio che annoia e in un finale che lascia con in mente alcune parole(ebbè finisce cosi??)
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gattorosso
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lunedì 9 aprile 2007
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una lunga allucinazione (spoiler)
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Attenzione SPOILER! --> il film è una lunga allucinazione di una persona in procinto di morire. Questo spiega tutto. Spiega la ripetizione delle azioni, i luoghi da incubo (come la scala a chiocciola infinita), i sanguinamneti improvvisi, i morti che parlano, il morfing delle immagini. Si sa che le esperienze di pre-morte sono dovute all'ipossia cerebrale che si viene a creare in corrispondenza di traumi gravi o incidenti. In questo caso l'esperienza di pre-morte del giovane Henry non è fatta di luci ma è popolata dei personaggi che gli stanno intorno nel momento della sua morte (il medico e l'infermiera che gli prestano soccorso, il bambino che osserva la scena e continua a chiedere alla madre una ossessiva domanda, l'occasionale proprietario di una libreria immaginaria che si trova per caso a passare di lì).
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Attenzione SPOILER! --> il film è una lunga allucinazione di una persona in procinto di morire. Questo spiega tutto. Spiega la ripetizione delle azioni, i luoghi da incubo (come la scala a chiocciola infinita), i sanguinamneti improvvisi, i morti che parlano, il morfing delle immagini. Si sa che le esperienze di pre-morte sono dovute all'ipossia cerebrale che si viene a creare in corrispondenza di traumi gravi o incidenti. In questo caso l'esperienza di pre-morte del giovane Henry non è fatta di luci ma è popolata dei personaggi che gli stanno intorno nel momento della sua morte (il medico e l'infermiera che gli prestano soccorso, il bambino che osserva la scena e continua a chiedere alla madre una ossessiva domanda, l'occasionale proprietario di una libreria immaginaria che si trova per caso a passare di lì). Alla fine si capisce che lo psichiatra non è matto, che la sua ragazza non ha mai tentato il suicidio, che il cieco che torna a vedere non è un miracolo e che la madre morta non è un fantasma. Il film ha un suo fascino, ma devo ammettere che la regia di Forster spesso fa perdere l'interesse per ciò che accade ai personaggi e induce indifferenza. Ma, alla luce del finale rivelatore, tutto l'apparente nonsense del film ha un senso.
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claudio
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sabato 7 aprile 2007
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un film capolavoro per poche... "menti"
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Ammetto di non aver mai visto, prima d'ora, un film del Regista Marc Forster. Detto questo ho l'esigenza di esprimere una forte ammirazione per questo film capolavoro. Adoro tutti i generi nell'ambito cinematografico, purchè eseguiti secondo criteri qualitativi alti.
E questo film, realizzato in maniera impeccabile, li rispetta in pieno.
A mio avviso la qualità e la fattura di un film non può essere considerata "direttamente proporzionale" al successo del pubblico, e questo lo si è potuto constatare con diverse pellicole nel corso dei vari anni.
Non ritengo per niente normale, e questo lo dico con forte indignazione, giudicare un film solo secondo la partecipazione del pubblico e il successivo livello d'incasso, come molti critici hanno erroneamente fatto.
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Ammetto di non aver mai visto, prima d'ora, un film del Regista Marc Forster. Detto questo ho l'esigenza di esprimere una forte ammirazione per questo film capolavoro. Adoro tutti i generi nell'ambito cinematografico, purchè eseguiti secondo criteri qualitativi alti.
E questo film, realizzato in maniera impeccabile, li rispetta in pieno.
A mio avviso la qualità e la fattura di un film non può essere considerata "direttamente proporzionale" al successo del pubblico, e questo lo si è potuto constatare con diverse pellicole nel corso dei vari anni.
Non ritengo per niente normale, e questo lo dico con forte indignazione, giudicare un film solo secondo la partecipazione del pubblico e il successivo livello d'incasso, come molti critici hanno erroneamente fatto. Se Stay non ha riscosso successo tra il pubblico, non significa che non possa essere considerato una fenomenale opera d'arte, quale è.
Un film non deve essere obbligatoriamente un inizio ed una fine ben delimitata e facile da capire, come molte comuni persone vorrebbero che sia (e questo lo dico senza l'intento di voler offendere qualcuno).
In un film, per poterlo giudicare in fondo, bisogna osservare ogni benchè minima sfumatura, non limitandosi, una volta conclusa la visione, a cercare di semplificare il tutto in poche parole che possano riassumere la trama e la conclusione del film stesso.
Le interpretazioni dei due attori principali, McGregor e Goslingm, sono da considerarsi ottime, con l'ultima che sfiora l'eccellenza.
Insomma, ognuno poi ha le proprie considerazioni su ogni film, ma non si può assolutamente considerare questo un film di bassa fattura solo perchè non si è riuscito a capire il finale, o perchè può risultare complicato da capire, ad un pubblico poco attento ed intelligente.
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[+] mah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(di snike)
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[+] solo un viaggione senza spessore
(di dani)
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nikki
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venerdì 30 marzo 2007
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mondo dei vivi e dei morti od universi paralleli?
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Francamente non mi trovo pienamente in pieno accordo con la maggioranza degli spettatori.
Infatti, dopo la visione del film non mi è riuscito di dare tanto per scontato che il finale 'a sorpresa' (neanche poi tanto, visto lo svolgimento degli avvenimenti...) significhi che il ragazzo abbia vissuto, negli istanti precedenti alla sua morte, un lungo sogno od una lunga allucinazione.
Chissà, non essendo 'nella mente del regista', potrebbe anche essere. A dire la verità, sul momento ho avuto l'impressione che il regista - trasportando, per così dire, la lunga 'allucinazione' di Henry nella realtà di Sam - abbia pittosto inteso aprire una finestra sugli 'universi paralleli'.
Dove va a finire il passato, e le nostre azioni, una volta che le abbiamo compiute? E che tipo di impatto hanno le nostre scelte - o le nostre 'non scelte' - sulla vita delle persone che abbiamo accanto?.
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Francamente non mi trovo pienamente in pieno accordo con la maggioranza degli spettatori.
Infatti, dopo la visione del film non mi è riuscito di dare tanto per scontato che il finale 'a sorpresa' (neanche poi tanto, visto lo svolgimento degli avvenimenti...) significhi che il ragazzo abbia vissuto, negli istanti precedenti alla sua morte, un lungo sogno od una lunga allucinazione.
Chissà, non essendo 'nella mente del regista', potrebbe anche essere. A dire la verità, sul momento ho avuto l'impressione che il regista - trasportando, per così dire, la lunga 'allucinazione' di Henry nella realtà di Sam - abbia pittosto inteso aprire una finestra sugli 'universi paralleli'.
Dove va a finire il passato, e le nostre azioni, una volta che le abbiamo compiute? E che tipo di impatto hanno le nostre scelte - o le nostre 'non scelte' - sulla vita delle persone che abbiamo accanto?...
Se ci fate caso, nella lunga 'allucinazione', la madre di Henry non appare -se non come 'fantasma', mentre appare che padre abbia vissuto una vita solitaria - e diversa - che l'ha portato a perdere la vista.
Il che ci induce a supporre che la madre, in questo universo parallelo, possa essere vissuta - e morta - altrove. E che questo 'altrove' possa anche non essere solo nella mente di Henry.
Anche Athina, la fidanzata tanto amata, nella lunga allucinazione, non fa parte della vita di Henry - che il ragazzo si tenga deliberatamente alla alrga da lei, per evitare di farle perdere la vita, 'anche' in questo mondo parallelo?
La mia lettura, in definitiva, è che Henry, al momento della sua morte, a causa dei rimorsi per essersi trovato alla guida dell'auto nell'incidente che causa la morte della sua famiglia e della sua fidanzata, si ritrovi proiettato in una situazione 'intermedia', in un mondo parallelo - dove la sua esistenza incrocia quella delle persone che gli sono state accanto nel mondo precedente.
La morte come porta di entrata - o di uscita, se vogliamo - per un mondo parallelo, nel quale Henry non avrebbe dovuto trovarsi - e da cui, infatti, è costretto a fuggire col suicidio finale.
Ricordate, infatti, che la madre di Henry non è sposata a suo padre, in questo mondo, e che quindi, nell'universo di 'Sam Psichiatra', Henry non sarebbe neanche nato.
Questa chiave di lettura - piuttosto affascinante, devo dire -potrebbe anche essere errata; in fondo, nessuno conosce probabilmente meglio del regista ciò che lui intendeva rappresentare.
Una solo dubbio: la recensione di un critico pone l'accento sui pantaloni 'assurdamente' corti indossati da Ewan MacGregor in alcune scene - sostenendo che vi sia una ragione collegata allo sviluppo della trama.
Ebbene, anch'io ho notato il particolare - i pantaloni di Sam, a volte talmente corti da essere ridicoli - però non riesco proprio a vedere il nesso con un elemento della trama. Se qualcuno ha un opinione in merito, vi prego di farmelo sapere!
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