samanta
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lunedì 17 agosto 2020
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questo mondo perfetto
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La Donna perfetta è tratto da un romanzo di Ira Levin autore di Rosemari's Baby e di altri romanzi, tra cui Questo giorno perfetto molto interessante che presenta analogie con la storia di questo film, prefigurando (con una previgenza incredibile) un mondo dominato da un potere totalitario che domina la vita personale delle persone, ad esempio imponendo l'eutanasia obbligatoria a 65 anni il giorno del compleanno.
Joanna (Nicole Kidman) è un alto dirigente di un importante Network televisivo dirigendo la programmazione con grande successo, alla presentazione pubblica del programma, si presnta un uomo che alla fine di un reality (tipo Temptation Island) è stato abbandonato dalla moglie per un palestrato, spara contro Joanna che resta incolume, in precedenza aveva ucciso moglie e ferito 3 suoi amici.
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La Donna perfetta è tratto da un romanzo di Ira Levin autore di Rosemari's Baby e di altri romanzi, tra cui Questo giorno perfetto molto interessante che presenta analogie con la storia di questo film, prefigurando (con una previgenza incredibile) un mondo dominato da un potere totalitario che domina la vita personale delle persone, ad esempio imponendo l'eutanasia obbligatoria a 65 anni il giorno del compleanno.
Joanna (Nicole Kidman) è un alto dirigente di un importante Network televisivo dirigendo la programmazione con grande successo, alla presentazione pubblica del programma, si presnta un uomo che alla fine di un reality (tipo Temptation Island) è stato abbandonato dalla moglie per un palestrato, spara contro Joanna che resta incolume, in precedenza aveva ucciso moglie e ferito 3 suoi amici. Joanna controlla bene la situazione, ma ipocritamente viene licenziata dalla società e collassa, il marito Walter (Matthew Broderick) dirigente modesto della società che si è licenziato convince la moglie psicologicamente disastrata ad andare a vivere in provincia e trasferirsi con il figlio a Stepford città dipinta come ideale. La città è sembra perfetta tenuta bene con giardini e viali splendidi, con case bellissime e tenologicamente raffinate, gli uomini frequentano un lussuoso club e le donne una SPA. Ma c'è qualcosa che non va, tutte le donne sono bionde, belle, sottomesse agli uomini, ben vestite (sembrano tutte Barbie), perfette casalinghe. Dirige il complesso Claire (Glenn Close) e suo marito Mike (Christopher Walker, Oscar come migliore attore n.p. per Il Cacciatore) entrmbi gentili, suadenti ma autoritari. Oltre Joanna sono perplessi anche 2 nuovi arrivi: Bobbie (Bette Midler) una scrittrice disordinata e irriverente e un gay Roger che si uniscono alle ricerche di Joanna, ma entrambi vengono trasformati in automi biondi ed eleganti. Joanna di nascosto va al club degli uomini, ma cade in trappola: le viene descritto il futuro: il suo cervello sarà condizionato e il marito è d'accordo. Così anche lei diventa bionda, smette gli abiti neri e mette quelli eleganti delle altre. Però nella festa al Club maschile colpo di scena: Joanna fingeva non è stata condizionata da Walter che penetra in una stanza segreta e fa saltare il computer che condiziona il cervello delle donne che ritornano quelle che erano: donne di successo con mariti sfigati. Mike cerca di colpire Walter, ma Joanna gli dà un colpo alla testa e sorpresa: Mike la perde era un robot (!), anche Claire che era un chirugpo neuro ed era era artefice, di tutto muore, colpita da una scossa elettrica abbracciando il corpo del robot. Tutti ne escono bene (salvo i mariti che si occupano delle case) anche Joanna ritorna ai successi televisivi.
Il film è una commedia piacevole. un tema pricipale è il condizionamento che impongono la moda e le idee correnti, tema che è sviluppato in modo eccellente in Questo giorno perfetto e poi il rapporto che può essere malsano tra uomo e donna. La vicenda scorre veloce e qualche sorriso e curiosità scappano allo spettatore, una nota stonata è data dalla modifica del romanzo che riguarda chi affianca Joanna nelle ricerche circa i segreti di Stepford sono 2 donne: Bobbie e Charmaine che qui diventa il gay Roger in ossequio al Politically Correct, ma non centra nulla con la trama che riguarda il complesso d'inferiorità che hanno gli uomini che hanno sposato donne vincenti e il loro malsano desiderio di avere donne sottomesse come schiave.
Splendida la recitazione di Nicole Kidman abilissima a fare le diverse personalità di Joanna: donna vincente, distrutta psicologicamente, donna (falsamente) sottomessa, brava anche Glenn Close e bravi gli altri comprimari. Appena discreta la regia di Frank Oz (In&Out, The Score), belli gli esterni di Stepford, il film ebbe un buon successo che non riuscì a coprire il pesante budget (circa 90 milioni di $).
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notech
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giovedì 6 ottobre 2016
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ennesimo commediola..
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..uniformato al politically correct. Basta guardare come finisce, da vomito.
Però il titolo del libro "Aspetta che dorma e poi tagliaglielo" passa senza polemiche, ma se invece fosse stato "Prima violentala e poi ammazzala così non parla", le femministe sarebbero insorte.
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toty bottalla
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lunedì 3 ottobre 2016
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miscuglio di generi senza decidersi!
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Ispirato al romanzo di Ira Levin già film nel 75, "La Donna Perfetta" sembra stereotipare l'immaginario collettivo, un racconto messo in scena fra il grottesco e il ridicolo con punte comiche di fantascienza, in questo quadro inverosimile la Kidman si muove bene dando prova della sua bravura sostenuta da personalità e bellezza, buona la vivace fotografia in perfetta sintonia con la storia allucinante, il finale sdolcinato, sentimentale e ironico è il miglior modo per chiudere un film che lascia perplessi! Saluti.
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kondor17
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martedì 28 ottobre 2014
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un demenzial-grottesco con una kidman da sballo!
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A Frank Oz piace il paradosso, lo si sa ma qui un pò esagera scivolando a volte nel banale. Non so se volesse fare un film demenziale, ma i continui colpi di scena lasciano quantomeno perplessi. Il personaggio principale è però interpretato magistralmente da una Nicole Kidman in gran spolvero; forse la miglior attrice in circolazione. Per il resto una stucchevole ma intelligente parodia della società maschilista tipica anglosassone, con un gustoso finale (per le donne!). Accidenti a voi :-)
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pietroabb
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venerdì 6 settembre 2013
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solo per chi ha il chip!!!
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avendo letto tutti questi commenti positivi... che descrivevano il film addirittura come un capolavoro ho deciso di vederlo... 93 minuti buttati.... per considerare questo un bel fim si deve avere per forza qualche chip al cervello!!!
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jean2012
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domenica 11 agosto 2013
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trovo glenn close la donna più brutta del cinema
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Anche se Nicole kidman non è certo una delle bellezze rare quardate come si è conciata adesso 2013.....
ma Glenn Close è sicuramente una delle donne più brutte mai viste quella può girare la notte nei posti più remoti nessuno mai la violenterà
è una donna orrenda sempre stata anche da giovanissima non so che ci faccia sul grande schermo non che debbano essere tutti belli ma neanche cosi brutti quella spaventa i bambini cavoli.....
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(di no_data)
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alexmolle
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domenica 13 maggio 2012
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geniale commedia nera!
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Film molto originale con colpi di scena sul finale e ben costruito. La donna che tutti vorrebbero, o forse no... meglio una donna con qualche difetto, ma innamorata. Da vedere!
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marina
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giovedì 19 marzo 2009
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donne perfette o "barbie un po' rincitrullite"?
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Se dietro un uomo di successo ci sta una grande donna, chi sta dietro ad una donna di
successo?
Una possibile risposta è data da questo film: Joanna è direttrice di un grande network e pare portare avanti un'accanita battaglia dei sessi attraverso i suoi programmi. Come donna in carriera il licenziamento improvviso le provoca un collasso nervoso; il marito decide così di ricostruire il matrimonio (dato che Joanna è stata una moglie e madre assente) trasferendosi nella "perfetta" cittadina di Stepdford, il paradiso della famiglia, luogo dove parole come crimine e povertà non trovano posto nel dizionario.
Ma c'è qualcosa di strano in questa città dove tutte le moglie più che mogli paiono "Barbie un po' rincitrullite", e questo fatto sembra essere strano solo agli ultimi arrivati: Joanna, Roberta (scrittrice di successo) e Roger (famoso architetto), le "pecore nere" della comunità di
Stepford.
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Se dietro un uomo di successo ci sta una grande donna, chi sta dietro ad una donna di
successo?
Una possibile risposta è data da questo film: Joanna è direttrice di un grande network e pare portare avanti un'accanita battaglia dei sessi attraverso i suoi programmi. Come donna in carriera il licenziamento improvviso le provoca un collasso nervoso; il marito decide così di ricostruire il matrimonio (dato che Joanna è stata una moglie e madre assente) trasferendosi nella "perfetta" cittadina di Stepdford, il paradiso della famiglia, luogo dove parole come crimine e povertà non trovano posto nel dizionario.
Ma c'è qualcosa di strano in questa città dove tutte le moglie più che mogli paiono "Barbie un po' rincitrullite", e questo fatto sembra essere strano solo agli ultimi arrivati: Joanna, Roberta (scrittrice di successo) e Roger (famoso architetto), le "pecore nere" della comunità di
Stepford. Joanna presto scoprirà queste donne erano precedentemente pezzi grossi del mondo americano, ma sarà ormai troppo tardi.
Questo film mostra un'estrema reazione da parte di un gruppo di mariti umiliati e invidiosi del successo delle proprie partner, che per il troppo egoismo sono capaci di atti estremi
pur di ritornare ad essere "gli uomini di casa".
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rosey
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sabato 2 agosto 2008
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per me è bellissimo
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Anche non volendo andare a fondo nel capire il lato pià profondo del film, la pellicola rimane piacevole.
E se si tenta di capirla, ci si rende conto di quanto la ricerca estenuante della perfezione sia quasi inutile.
Il dispendio di sorrisi forzati e vestitini a fiori appanna praticamente la vista, le donne che fanno spese al supermercato potrebbero benissimo mettersi accanto ai barattoli di pelati e mimetizzarvisi alla perfezione... La vera donna è la protagonista Joanna... Una donna che fra difetti e imperfezioni che ogni donna ha, mantiene un suo cervello, una sua personalità, non si abbassa a essere la donna cosiddettamente "perfetta" che ogni marito vorrebbe ma che alla fine è solo una bambola priva di spirito critico.
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Anche non volendo andare a fondo nel capire il lato pià profondo del film, la pellicola rimane piacevole.
E se si tenta di capirla, ci si rende conto di quanto la ricerca estenuante della perfezione sia quasi inutile.
Il dispendio di sorrisi forzati e vestitini a fiori appanna praticamente la vista, le donne che fanno spese al supermercato potrebbero benissimo mettersi accanto ai barattoli di pelati e mimetizzarvisi alla perfezione... La vera donna è la protagonista Joanna... Una donna che fra difetti e imperfezioni che ogni donna ha, mantiene un suo cervello, una sua personalità, non si abbassa a essere la donna cosiddettamente "perfetta" che ogni marito vorrebbe ma che alla fine è solo una bambola priva di spirito critico. Che si limita a sorridere, accondiscendere, pettinarsi e farsi la manicure. Bella e senza cervello? No, Frank Oz la preferisce nevrotica e problematica, ma VIVA.
Quindi, una volta raggiunta questa bramata perfezione, cosa si ottiene? é un viaggio inutile a quanto sembra, degradante per una donna, che la pone a un gradino inferiore rispetto al marito, libero di essere trasandato o sfigato e soprattutto imperfetto.
Interessante ma leggero. OTTIMO FILM.
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eugenia
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mercoledì 9 luglio 2008
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very good!!!
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è tutto ok in questo film!!!
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(di brian77)
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