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manuel
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giovedì 24 marzo 2005
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un film da non sottovalutare..
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Poche parole per un film che sicuramente manterrà alto il nome del cinema italiano nel mondo, di quel cinema di qualità che, ovvio, non piace alla massa ma che è portatore della vera identità di un paese.
La pellicola narra le vicende della Napoli rivoluzionaria del 1799 con una trama avvincente e uno scorrimento dinamico e appassionante; supportato da una fotografia ricercata e la colonna sonora firmata dal grande Daniele Sepe.
Un film da vedere, forse più volte anche...
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vincenzo sangez
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domenica 20 marzo 2005
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tutto ricordare, tutto dimenticare
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se oggi parliamo di film coraggioso o film di autore, releghiamo l'operazione cinematografica ad un pubblico di nicchia. questo succede in italia in questo momento storico. la convivenza dei monicelli, dei risi con i pasolini, i fellini è ormai storia del gold cinema italiano. il film della de lillo è semplicemente "importante", perchè raffinato, politico, ricercato, ma soprattutto popolare. ripeto: popolare. usiamo questo termine che viene confuso col populismo televisivo e con i personaggi coatti dei rotocalchi da barbiere. il resto di niente si ispira ad un libro che ebbe un parto difficile,ma è divenuto un long seller, grazie all'attenzione dei lettori che hanno fatto da vera cassa di risonanza per pubblicizzarlo.
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se oggi parliamo di film coraggioso o film di autore, releghiamo l'operazione cinematografica ad un pubblico di nicchia. questo succede in italia in questo momento storico. la convivenza dei monicelli, dei risi con i pasolini, i fellini è ormai storia del gold cinema italiano. il film della de lillo è semplicemente "importante", perchè raffinato, politico, ricercato, ma soprattutto popolare. ripeto: popolare. usiamo questo termine che viene confuso col populismo televisivo e con i personaggi coatti dei rotocalchi da barbiere. il resto di niente si ispira ad un libro che ebbe un parto difficile,ma è divenuto un long seller, grazie all'attenzione dei lettori che hanno fatto da vera cassa di risonanza per pubblicizzarlo. il mio augurio e che questo film abbia la stessa sorte: per l'interpretazione magistrale della protagonista; per la lunga gestazione produttiva e realizzativa, più di sette anni di lavoro tenace; per l'importanza in questo momento storico nel panorama stitico del cinema italiano che guarda, purtroppo, ad un target televisivo e di cassetta.
non è un film coraggioso, perchè lo avvilirebbe, ma un film lucido.
non è un film di autore, perchè lo relegherebbe nello scantinato del dimenticatoio, ma è un film importante.
il film attraversa il romanzo storico, in parte reinventandolo ed in parte documentandolo; per questa articolata natura si rivolge ai giovani ed al suo pensiero acerbo e ricco di aspettative: che un mondo migliore è possibile. si rivolge agli addetti ai lavori, per la sua precisione recitativa, fotografica, scenografica e di montaggio. al pubblico distratto che troverebbe in una serata sonnacchiosa una scossa di piacere visivo. alla critica che costretta a bastonare i film italiani per pochezza di mezzi e idee, con questo lungometraggio si riconcilia col cinema italiano.
insomma, auguro a chi vede il resto di niente di provare la mia stessa emozione.
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