anto
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domenica 10 febbraio 2008
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squallido
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...credo che lo ricorderò come il film più brutto che abbia mai visto....la vera delusione è il grande Giannini....davvero non capisco come abbia potuto accettare di girare questo film lentissimo retorico banale scontato noiosissimo...privo di qualsiasi attrattiva...
la prima volta che ho lasciato la sala prima della fine del film..!
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il caimano
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lunedì 28 gennaio 2008
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un incredibile spreco di soldi!
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Era da molto tempo che volevo vedere questo film, forse perché mi incuriosiva il manifesto (il colore era sul blu elettrico) o forse perché ricordavo la "furiosa" campagna mediatica messa su da quel mangiafuoco di Maurizio Costanzo, autore del soggetto e della sceneggiatura. La sua presenza lascia il segno. Purtroppo. Infatti penso siano addebitabili a lui sia i dialoghi (a volte proprio ridicoli: Giannini dice "sindrome del plate" volendosi riferire alla condizione dell'uomo piacente che si ritrova circondato di belle e sceme...vabbè....) che in generale la storia, basata su una pseudo malattia mentale nota come "graffio dell'anima", consistente in una forte somatizzazione di una delusione affettiva.
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Era da molto tempo che volevo vedere questo film, forse perché mi incuriosiva il manifesto (il colore era sul blu elettrico) o forse perché ricordavo la "furiosa" campagna mediatica messa su da quel mangiafuoco di Maurizio Costanzo, autore del soggetto e della sceneggiatura. La sua presenza lascia il segno. Purtroppo. Infatti penso siano addebitabili a lui sia i dialoghi (a volte proprio ridicoli: Giannini dice "sindrome del plate" volendosi riferire alla condizione dell'uomo piacente che si ritrova circondato di belle e sceme...vabbè....) che in generale la storia, basata su una pseudo malattia mentale nota come "graffio dell'anima", consistente in una forte somatizzazione di una delusione affettiva. Quà e là situazioni discutibili, momenti imbarazzanti, forzature e scarso realismo....ma alla fine se uno si lascia coinvolgere, riesce (purtroppo mi dispiace ammetterlo) ad essere avvincente e a tratti commovente. Sempre che però si superino alcuni shock:
1) Giancarlo Giannini e Francesca Neri sono una coppia davvero impossibile.
2) lui mentre fa il tanghèro sembra l'omino della deagostini, quello disegnato con una linea, e poi proprio non ci sta come uomopiacentedipocopiùchemezzaetà....
3) lei è sempre rigida e monolitica (ma è la parte che non l'aiuta, perchè secondo me la Neri è brava...)
Un'ultima cosa che mi piace ricodare sono le ambientazioni, davvero belle e glaciali, di un'eleganza straniante ed ipermoderna, che forse vuole essere funzionale al racconto.
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majo
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giovedì 4 novembre 2004
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geniale
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finalmente un film che mi ha colpito nell'anima!!! ho trovato questo film bellissimo.molti miei amici che l'hanno visto non sono d'accordo con il mio giudizio.lo considerano noioso e lento.io invece l'ho trovato originale,dramamtico al 100% come piace a me ed emozionante!francesca neri è sempre una grande attrice.giannini mi ha un po invece deluso nella sua interpretazione...ma va be..non si puo avere tutto nella vita..lo consiglio a tutti...
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max
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martedì 7 ottobre 2003
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bel film!!!!!!!!
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Un bel film che tocca nell'anima. Mi dispiace tanto che muore Giovanni.(L'attore giannini e' uno dei miei preferiti, doveva essre piu' duro e non morire. Comunque bello. Complimenti.
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antonella
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domenica 28 settembre 2003
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successo, soldi non danno felicità
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Un grande giannini coinvolgente, sofferente e reale. il suo mal di vivere è palpabile. chi dice che morire per amore è fuori moda?
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