Apri gli occhi

Il film richiama alla memoria Total Recall e Matrix solo per la trama fantascientifica, mentre l'azione che caratterizza quei due film di chiaro stampo holliwoodiano qui lascia spazio ad una attenta analisi del subconscio e del significato dei sogni, scrutando anche l'ambigua pericolosità dei desideri. L'ispirazione visionaria del regista è evidente (deja-vù inseriti con grande effetto narrativo, protagonista femminile che si esibisce su una panchina con volto truccato e movenze delicate) e ricorda da vicino l'Antognoni di "Blow up". Consiglio vivamente la visione del film e rammento anche un racconto dalla trama molto simile, di Tiziano Sclavi: "Quante volte ritornerai".