Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Un vecchio, un cavallo, un bambino. Con questi tre personaggi, ancora una volta pensati insieme con Rodolfo Sonego, Alberto Sordi, attore e regista, non ci chiede affatto di ridere, al contrario, provoca malinconie e struggimenti che ci serrano alla gola. Il vecchio è Gaetano, vetturino a Roma da quasi cinquant’anni, il cavallo, Nestore, vecchio quasi come lui, gli tira da vent’anni la “botticella”, il bambino, Ferruccio, è un nipotino che, nei mesi estivi, sta a cassetta vicino al nonno, con l’aria di fargli da assistente. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2827 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 19 febbraio 1994