enigmista12
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mercoledì 13 maggio 2015
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un'avventura iniziata 65 milioni di anni fa
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Il milionario John Hammond riesce, grazie all'ingegneria genetica, a ridare vita ai dinosauri: il suo intento è quello di creare un parco, Jurassic Park appunto, dove grandi e piccoli possano osservare i grandi animali.Per avere una recensione positiva sul parco Hammond invita sull'isola, prima dell'apertura, i paleontologhi Alan Grant ed Ellie Sattler, i nipotini Tim e Lex e il matematico Ian Malcom. Ma presto la situazione con i dinosauri sfuggirà loro di mano, e inizierà una lotta per la sopravvivenza. Il film che ha fatto la storia, non più con dinosauri grossi e impacciati ma che assumono la loro eleganza.Ottima la scelta degli attori e indimenticabile la scena dell'arrivo del T-Rex.
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Il milionario John Hammond riesce, grazie all'ingegneria genetica, a ridare vita ai dinosauri: il suo intento è quello di creare un parco, Jurassic Park appunto, dove grandi e piccoli possano osservare i grandi animali.Per avere una recensione positiva sul parco Hammond invita sull'isola, prima dell'apertura, i paleontologhi Alan Grant ed Ellie Sattler, i nipotini Tim e Lex e il matematico Ian Malcom. Ma presto la situazione con i dinosauri sfuggirà loro di mano, e inizierà una lotta per la sopravvivenza. Il film che ha fatto la storia, non più con dinosauri grossi e impacciati ma che assumono la loro eleganza.Ottima la scelta degli attori e indimenticabile la scena dell'arrivo del T-Rex.
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zero99
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domenica 11 ottobre 2015
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i dinosauri ai giorni nostri.
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Questo è un classico che sicuramente è da vedere almeno una volta nella vita. Era il lontano 1993 e Spielberg ha fatto un film con degli effetti speciali molto buoni e con una storia avvincente (tratta da un libro). Rivedendolo mi sono accorta che la trama non è chissà che cosa e ci sono dei comportamenti dei personaggi un pò troppo irreali e banali, però tutto sommato la baracca regge. Poi a me i dinosauri piacciono molto e un parco dei dinosauri la trovo un idea geniale. Sicuramente è più bello del secondo e del terzo capitolo.
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greatsteven
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domenica 28 gennaio 2018
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latitante sul lato scientifico, ma interessante.
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JURASSIC PARK (USA, 1993) diretto da STEVEN SPIELBERG. Interpretato da SAM NEILL, LAURA DERN, JEFF GOLDBLUM, RICHARD ATTENBOROUGH, BOB PECK, SAMUEL L. JACKSON, B. D. WONG, ARIANA RICHARDS, JOSEPH MAZZELLO, WAYNE KNIGHT, MARTIN FERRERO, CAMERON THOR, GERALD R. MOLEN, MIGUEL SANDOVAL, DEAN CUNDEY
L'imprenditore anziano e miliardario John Hammond costruisce un parco tematico con creature viventi risalenti al periodo preistorico: si tratta di dinosauri in carne e ossa ottenuti in laboratorio, ivi cresciuti fin dalla schiusa delle uova e monitorati attraverso un complesso sistema informatico in una riproduzione del loro ambiente naturale. I compartimenti stagni in cui ogni specie dei summenzionati rettili sta è avvinta da una rete elettrificata.
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JURASSIC PARK (USA, 1993) diretto da STEVEN SPIELBERG. Interpretato da SAM NEILL, LAURA DERN, JEFF GOLDBLUM, RICHARD ATTENBOROUGH, BOB PECK, SAMUEL L. JACKSON, B. D. WONG, ARIANA RICHARDS, JOSEPH MAZZELLO, WAYNE KNIGHT, MARTIN FERRERO, CAMERON THOR, GERALD R. MOLEN, MIGUEL SANDOVAL, DEAN CUNDEY
L'imprenditore anziano e miliardario John Hammond costruisce un parco tematico con creature viventi risalenti al periodo preistorico: si tratta di dinosauri in carne e ossa ottenuti in laboratorio, ivi cresciuti fin dalla schiusa delle uova e monitorati attraverso un complesso sistema informatico in una riproduzione del loro ambiente naturale. I compartimenti stagni in cui ogni specie dei summenzionati rettili sta è avvinta da una rete elettrificata. I dinosauri son stati ricreati partendo dal sangue di zanzare che nel Giurassico ne succhiarono il sangue e che son state rinvenute da fossili d’ambra. Hammond, intenzionato a trasformare la sua attrazione turistica in un’iniziativa di interesse mondiale, invita come primi visitatori del parco il paleontologo Alan Grant, la paleobotanica sua assistente Ellie Sattler e il matematico Ian Malcolm, teorico del caos e alquanto scettico sui progetti del vecchio imprenditore. A montare sulle macchine elettroniche che accompagnano i turisti in giro per il Jurassic Park, vi sono anche Donald Gennaro, avvocato che ha finanziato, seppur malvolentieri, i fondi per la realizzazione del progetto, e Tim e Lex, i due nipotini di Hammond. Ben presto, però, le belve sfuggono al controllo umano, uccidono alcuni dei visitatori e rischiano di provocare un caos che si rivela fatalmente incontrollabile. Malcolm, Grant, Ellie, i ragazzini ed Hammond si salvano, malgrado le differenti prese di posizione sulle terrificanti circostanze e, a bordo di un elicottero, lasciano Isla Nubar, l’atollo a ovest del Costa Rica su cui Hammond aveva edificato il sogno di una vita. Scritto da David Koepp, sceneggiatore di fiducia del regista, e curiosamente da Michael Crichton. Curioso è il fatto che lo stesso autore del romanzo (1990) cui il film si ispira abbia cambiato molti aspetti nell’adattamento cinematografico: oltre alle sorti di alcuni personaggi (Wu, troppo ridimensionato, Hammond, nella pagina scritta molto più ambizioso ed anima nera, e Malcolm, che nel libro muore delirando con la febbre dopo aver disquisito brillantemente sulla teoria del caos che conosce a memoria – non a caso ognuno dei sette capitoli del romanzo s’apre con una iterazione ispirata ad una sua frase), altri sono stati del tutto eliminati (Ed Regis, viaggiatore statunitense) e le uniche tre specie di dinosauri che compaiono, il tyrannosaurus rex, i brachiosaurus e i velociraptor (nel libro appaiono anche, ed hanno parte attiva, gli ipsilofodonti e i dilofosauri), servono soltanto allo scopo di tramutare la pellicola in una macchina di paura la cui componente di spavento prevale sulle sue omologhe da storia avventurosa e fantascientifica. Il che diminuisce il livello qualitativo del prodotto nel complesso e, al di là della fedeltà all’originale, semplifica troppo il discorso scientifico e soprattutto professionistico di fondo che Crichton svolse attingendo a libri di paleontologia per arrivare a scrivere sì un’opera di fantasia con personaggi inventati, ma intanto verosimile e con una sua logica che andava a braccetto con la verosimiglianza e la credibilità storica, intesa come storia dell’evoluzione delle specie estinte da secoli. Al suo attivo il film ha invece una suspense che tiene in tensione finché è opportuno ed esplode con colpi di scena emozionanti e senza cadute di ritmo e specialmente ottime interpretazioni, con un cast di tutto rispetto che vanta un S. Neill che fa Grant dimostrando la dinamicità del personaggio, una L. Dern a suo agio nei panni di Ellie che scopre poco a poco le magagne insanabili di una pazzia mascherata da luna-park, un J. Goldblum più controllato del solito che interpreta un matematico abile non solo nel suo campo, ma anche nelle profonde riflessioni sulla superiorità della Natura sull’uomo (si noti bene l’uso di maiuscole e minuscole) e un R. Attenborough che, benché sia il meno riuscito del quartetto di interpreti principali per i detti motivi, si dà comunque da fare nell’ostinazione del sognatore che vede sfumare ciò per cui ha investito tutto il suo capitale. Spielberg è un regista di talento, e la sua creatività non si discute. Ma è troppo dipendente dal sistema dei generi e, diversamente dal meno prolifico Kubrick, di una abbondante spanna al di sopra di lui ma comunque anch’egli assimilabile alla definizione summenzionata (ma più per la demistificazione dei generi, a onor del vero), lavora meglio quando trae soggetti di sana pianta che quando organizza col mezzo filmico il lavoro altrui. Nel 1993 uscì anche Schindler's List, che ad oggi resta una delle sue prove più riuscite, e Jurassic Park non regge il confronto. Il regista nato nel 1946 è però migliorato da quando ha cominciato l’assidua collaborazione con Tom Hanks, e visto che fra quattro giorni uscirà nelle nostre sale The Post, già osannato dalla critica autoctona e candidato a vari Oscar, e vedremo se il quinto sodalizio Spielberg-Hanks produrrà gli stessi straordinari risultati delle volte precedenti. Tornando a Jurassic Park, spiccano come note positive gli effetti speciali digitali all’avanguardia per l’epoca, efficaci per ricreare i mastodonti del Mesozoico (i quali, come ricorda Grant a Tim, erano più simili ad uccelli che a rettili, parlando della scala evolutiva che ne seguì), una prova distinta di S. L. Jackson nel ruolo secondario di Muldoon, celeberrimo ingegnere informatico, nato in Kenya secondo l’autore, e un montaggio che velocizza il ritmo dell’azione in particolar modo durante la lunga sequenza del temporale (indimenticabile il tirannosauro che ruggisce nello specchietto retrovisore della jeep).
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marychan
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martedì 20 marzo 2018
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una pietra miliare
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Credo che nessuno al mondo possa dire di non conoscere jurassic park, persino i pochi che non hanno mai visto il film. Ero troppo piccola per vederlo al cinema, ma gli effetti speciali sono fantastici ancora oggi, in un'epoca di computer grafica abusata e decisamente invadente che spesso fa rimpiangere gli animatroni. La colonna sonora è una di quelle che si ricordano a lungo, vale tutti gli oscar che ha vinto e riesce a trascinare in un'atmosfera di sognante avventura già dalle prime tre note. Aldilà della maestria di Steven Spielberg bisogna dire che per fare un gran film, spesso si parte da un gran libro. E sulla trama c'è poco da dire, dopo quasi trent'anni fa sognare quanto allora, sempre se vi piacciono i dinosauri.
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Credo che nessuno al mondo possa dire di non conoscere jurassic park, persino i pochi che non hanno mai visto il film. Ero troppo piccola per vederlo al cinema, ma gli effetti speciali sono fantastici ancora oggi, in un'epoca di computer grafica abusata e decisamente invadente che spesso fa rimpiangere gli animatroni. La colonna sonora è una di quelle che si ricordano a lungo, vale tutti gli oscar che ha vinto e riesce a trascinare in un'atmosfera di sognante avventura già dalle prime tre note. Aldilà della maestria di Steven Spielberg bisogna dire che per fare un gran film, spesso si parte da un gran libro. E sulla trama c'è poco da dire, dopo quasi trent'anni fa sognare quanto allora, sempre se vi piacciono i dinosauri. Chissà come sarebbero ridotti oggi quei poveri rettili se fosse davvero possibile clonarli, non credo sarebbero fortunati quanto quelli di Isla Nublar, che alla fine hanno continuato a vivere lì più o meno indisturbati (almeno fino al secondo film). Chiudendo un occhio sulla pignoleria di chiamare "Jurassic Park" un posto dove si trovano animali del Cretaceo e altre piccole imperfezioni paleontologiche, questo film rimane il migliore del suo genere e sicuramente il primo della classifica dei film sui dinosauri. Una pietra miliare da vedere assolutamente. E tutto grazie alle zanzare.
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jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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jurassic park di steven spielberg - da non perdere
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Su un isola in Costa Rica John Hammond (Attenborough), eccentrico miliardario, costruisce un mega parco di divertimenti, le cui attrazioni sono dinosauri in carne e ossa clonati. Ma quando invita due paleontologi (Neill e Dern), un avvocato (Ferrero), un matematico (Goldblum) e i suoi due nipotini (Richards e Mazzello), le feroci bestie preistoriche sfuggono ai recinti e fanno un massacro. Trionfo assoluto al botteghino di Spielberg, con oltre novecentoventi milioni di incasso mondiale, andati a ricompensare quest’adattamento del bel romanzo di Michael Crichton. Spielberg ha così l’occasione di fare un filmone avventuroso con denuncia verso l’avanzamento della tecnologia, inserendo anche qualche sequenza da film horror.
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Su un isola in Costa Rica John Hammond (Attenborough), eccentrico miliardario, costruisce un mega parco di divertimenti, le cui attrazioni sono dinosauri in carne e ossa clonati. Ma quando invita due paleontologi (Neill e Dern), un avvocato (Ferrero), un matematico (Goldblum) e i suoi due nipotini (Richards e Mazzello), le feroci bestie preistoriche sfuggono ai recinti e fanno un massacro. Trionfo assoluto al botteghino di Spielberg, con oltre novecentoventi milioni di incasso mondiale, andati a ricompensare quest’adattamento del bel romanzo di Michael Crichton. Spielberg ha così l’occasione di fare un filmone avventuroso con denuncia verso l’avanzamento della tecnologia, inserendo anche qualche sequenza da film horror. La combinazione è vincente certo, ed alcune scene con i dinosauri lasciano a bocca aperta dato che gli effetti speciali restano ancor oggi veramente sbalorditivi, ma il regista è riuscito a cambiare alcune cose in modo da consolare lo spettatore quando il tesissimo romanzo crichtoniano mantiene sempre una gran tensione drammatica. Perciò il finale non è consolatore, con il T-Rex padrone del campo, ma consolatorio, con quasi tutti gli eroi che riescono a scappare, mentre nel romanzo a salvarsi erano ben pochi. Tuttavia resta sempre un notevole film di avventura e di spavento con alcune sequenze di estrema tensione, vedi la sequenza della cucina con i velociraptor. Tre Oscar: effetti speciali, montaggio sonoro e sonoro.
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piero favento
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sabato 14 settembre 2013
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il più bel film di sempre!!!
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Steven Spielberg porta sul grande schermo i dinosauri come non gli avete mai visti!
Grazie al sangue di una zanzara preistorica, John Hammond ricava DNA preistorico per creare dinosauri. Il suo sogno è creare un parco dove la gente può vedere i dinosauri in carne ed ossa e chiama il paleontologo Allan Grant e la sua fidanzata per visitare l'isola dove ha costruito il parco. Però le cose non vanno come sperato: i dinosauri scappano dalle gabbie e seminano terrore nel parco!
Un capolavoro del mondo del cinema, una trama che combina fantascienza, avventura, azione e un pizzico di horror perfettamente, fantastici effetti speciali, e sono considerati tali ancora oggi, Jurassic Park affascinò e affascina ancora oggi intere generazioni e, a mio avviso, nessun film di oggi è stato in grado di superare e tanto meno avvicinarsi a questo film.
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Steven Spielberg porta sul grande schermo i dinosauri come non gli avete mai visti!
Grazie al sangue di una zanzara preistorica, John Hammond ricava DNA preistorico per creare dinosauri. Il suo sogno è creare un parco dove la gente può vedere i dinosauri in carne ed ossa e chiama il paleontologo Allan Grant e la sua fidanzata per visitare l'isola dove ha costruito il parco. Però le cose non vanno come sperato: i dinosauri scappano dalle gabbie e seminano terrore nel parco!
Un capolavoro del mondo del cinema, una trama che combina fantascienza, avventura, azione e un pizzico di horror perfettamente, fantastici effetti speciali, e sono considerati tali ancora oggi, Jurassic Park affascinò e affascina ancora oggi intere generazioni e, a mio avviso, nessun film di oggi è stato in grado di superare e tanto meno avvicinarsi a questo film. Consigiato a tutti gli amanti del genere e non solo.
Due ore di meraviglia fanno di questo film un capolavoro immortale. Benvenuti al Jurassic Park!
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critichetti
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martedì 24 settembre 2013
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buon film
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Allora:chiarisco subito che lo ritengo un buon film,sia ben chiaro.Detto ciò,risulto cattivo se dico che è un tantino sopravvalutato secondo me?Lasciatemi spiegare:la regia è ovviamente perfetta (ma non c'è bisogno di dirlo,trattandosi di Spielberg),gli effetti speciali magnifici,la recitazione ben curata e probabilmente stiamo parlando del miglior film con dinosauri di sempre,eccetto forse "Godzilla" e al limite "Gorgo"(non che questo sia un gran film,ma per essere un film del 1961 con i dinosauri viene fuori piuttosto bene...lo cito giusto per omaggiarlo).Ma ci sono due cose che mi hanno fatto un tantino arrabbiare.Una sia da piccolo che da grande,ed è il fatto che per vedere i dinosauri che attaccano la gente (che alla fine è quella la trama del film,seppur contornata da altri eventi),ci vuole un pò troppo tempo,visto che ci vuole quasi un'ora.
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Allora:chiarisco subito che lo ritengo un buon film,sia ben chiaro.Detto ciò,risulto cattivo se dico che è un tantino sopravvalutato secondo me?Lasciatemi spiegare:la regia è ovviamente perfetta (ma non c'è bisogno di dirlo,trattandosi di Spielberg),gli effetti speciali magnifici,la recitazione ben curata e probabilmente stiamo parlando del miglior film con dinosauri di sempre,eccetto forse "Godzilla" e al limite "Gorgo"(non che questo sia un gran film,ma per essere un film del 1961 con i dinosauri viene fuori piuttosto bene...lo cito giusto per omaggiarlo).Ma ci sono due cose che mi hanno fatto un tantino arrabbiare.Una sia da piccolo che da grande,ed è il fatto che per vedere i dinosauri che attaccano la gente (che alla fine è quella la trama del film,seppur contornata da altri eventi),ci vuole un pò troppo tempo,visto che ci vuole quasi un'ora.Non che l'attesa sia noiosa,eh,sia ben chiaro:dico solo che se fossero andati un pò più veloce avrei gradito maggiormente.La seconda cosa è che è un pò troppo distante dal libro!Capisco che si tratta non di una trasposizione quanto di una rivisitazione,però ci sono delle differenza un pò troppo esagerate,soprattutto nella figura di Hammond.Certo,far recitare ad Attenborough la parte di un cattivo senza scrupoli sarebbe stato brutto,lo riconosco,visto che si è abituati a vederlo in ruoli di personaggi buoni (almeno io)e magari vederlo in un ruolo un pò noir sarebbe sembrato un pò strano (anche per i bambini forse,visto che ricordo come molti miei amici lo chiamassero,ai tempi,non Hammod ma "Babbo Natale"),però trasformarlo addirittura in modo così forte mi è sembrato un pò esagerato,perchè ripeto:capisco la licenza poetica,però qui mi è parsa un'esagerazione.Ultima pecca è che a volte (anche se sono poche) vengono rese un pò male le reazioni umane,come nella scena del bengala(cercando di non spoilerare niente):perchè accenderne un secondo quando già uno era stato udato a dovere e stava anche funzionando?Però,tralasciando questi inconvenienti,è un film che scorre bene,che non annoia quasi mai e che merita di essere visto almeno una volta,se non altro per ascoltare le magnifiche musiche o per vedere dei grandi effetti speciali
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(di critichetti)
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robert pocket
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sabato 14 luglio 2007
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una felice contaminazione di generi
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E' una felice contaminazione di generi e sotto-generi questo Jurassic Park (dal dramma alla fantascienza passando per l' avventura orrorifica con spruzzate di humour ghignante). Prendendo spunto dal romanzo omonimo di Michael Crichton, pubblicato nel 1990 e sceneggiato due anni piu' tardi dallo stesso autore con David Koepp, Steven Spielberg realizza un affascinante excursus-preistorico-tecnologico-paleontologico che gronda pulsante angoscia panica supportato da un sound-design degno di nota (meraviglioso in tal senso tutta la scena che precede e segue l'attacco del T-Rex il tutto contando unicamente sui "suoni" d'ambiente e rinunciando almeno per una volta alla risibile colonna sonora di John Williams, irritante quanto infantile nella sua mediocre-pomposita').
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E' una felice contaminazione di generi e sotto-generi questo Jurassic Park (dal dramma alla fantascienza passando per l' avventura orrorifica con spruzzate di humour ghignante). Prendendo spunto dal romanzo omonimo di Michael Crichton, pubblicato nel 1990 e sceneggiato due anni piu' tardi dallo stesso autore con David Koepp, Steven Spielberg realizza un affascinante excursus-preistorico-tecnologico-paleontologico che gronda pulsante angoscia panica supportato da un sound-design degno di nota (meraviglioso in tal senso tutta la scena che precede e segue l'attacco del T-Rex il tutto contando unicamente sui "suoni" d'ambiente e rinunciando almeno per una volta alla risibile colonna sonora di John Williams, irritante quanto infantile nella sua mediocre-pomposita'). Vincitore di 3 premi-oscar e campione d'incassi assoluto nella stagione '93/94 la pellicola vanta tra l'altro un affiatato gruppo di attori (Sam Neill e Jeff Goldblum su tutti) e impressionano per qualita' tecnico-espressiva-recitativa i due bambini che interpretano i nipoti dell'eccentrico miliardario Hammond (un insolito Attenborough) Da dimenticare invece la recitazione irritante della smorfiosa Laura Dern che aveva beneficiato del forfait della piu' valida (almeno sulla carta) Juliette Binoche poiche' gia' impegnata a girare "Tre colori: Film Blu" (quest'ultima sara' poi costretta a rinunciare, con un accanimento che ha del masochistico, anche al coevo "Schindler's List" causa gravidanza).
Con tre seguiti uno peggiore dell'altro (il primo dei quali, "il mondo perduto" diretto dallo stesso Spielberg).
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