Parenti serpenti |
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Un film di Mario Monicelli.
Con Paolo Panelli, Alessandro Haber, Marina Confalone, Pia Velsi, Monica Scattini.
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Commedia,
durata 95 min.
- Italia 1992.
MYMONETRO
Parenti serpenti
valutazione media:
3,26
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un'Italia olio su teladi FrancescoFeedback: 0 |
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| venerdė 18 luglio 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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In "Parenti Serpenti" (1992) Mario Monicelli si fa pittore di un'Italia insolita, figlia di quel boom economico degli anni '60 che tanto la aveva cambiata. Netta ? la contrapposizione tra comico e umoristico a cui si deve l'efficacia del film: nonostante l'atmosfera da cinepanettone, le scene apparentemente pi? ?comiche? disvelano una realt? tutt'altro che da ridere. Una realt? che si compone di sentimenti affettati, di segreti e di tradimenti. Una realt? di facciata, che si nasconde senza per? riuscire a contenersi: la danza isterica in cui si lancia come una menade Alfredo per allietare la famiglia ? l??incarnazione della nevrosi collettiva a cui si assiste per l?intera durata del film. Monicelli decostruisce pezzo dopo pezzo il mito borghese. Sullo sfondo della pellicola si anima infatti una politica becera, caratterizzata da quel fare berlusconiano che domina gli anni in cui opera il regista. Commenti di un qualunquismo sfrenato, ora sulla caduta del muro di Berlino, ora sui valori ?tradizionali? della famiglia, qualificano perfettamente la boria e l'insipidit? di una classe tutta concentrata sul ricavo personale, catturata dalle reti inesplicabili della propria ipocrisia. L'exploit ? raggiunto dalle parole di Lina ?la gente ? ignorante, ipocrita, falsa? e non ?tutta come noi?, sintesi quanto mai esatta dell'intera pellicola. L'epilogo tragico della storia, incorniciato in un contesto di leggerezza natalizia, aggiunge un tono macabro del tutto inaspettato. Ma ci? che pi? spaventa ? l'assoluta connivenza dei personaggi: di fronte al guadagno personale dei singoli, spacciato per autoconservazione, l?unico spirito comunitario ? quello pi? spietato, quello omicida, che non si piega nemmeno di fronte all?amore di due anziani genitori. Il fare antivittoriano di Monicelli non lascia scampo alla morale della classe media, che rimane quanto mai segnata dai mostri di cui lei stessa ? sola e vera madre.
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