Barton Fink - È successo a Hollywood

qualcuno di voi sa dove lo posso trovare questo film? è introvabile e vorrei vederlo

è un film che nelle sue 2 ore combia molti genri, Burton Fink proprio il loro genere di film e chi ha gia visto film dei coen e gli sono piaciuti allora consiglio proprio di guardarlo!!

Barton Fink è uno svagato e supponente scrittore di commedie che, una colta conosciuto il successo in teatro approda ad Hollywood. Ambientato negli anni '40, a ridosso della seconda guerra mondiale, "Burton Fink" conserva le atmosfere e i colori del precedente "Crocevia della Morte", questa volta utilizzati con considerevoli picchi visionari e simbolici che puntano il dito dritto contro il tritacarne hollywoodiano, metafora di un successo banale e fatiscente. Alla fine, se ho ben interpretato la storia, Barton, ormai preda dei suoi fantasmi, rimarrà intrappolato nelle sue fantasie di scrittore bloccato (e sciroccato, aggiungerei io), tant'è che si va a collocare all'interno del quadro appeso nella sua stanza, insieme alla ragazza che lo aveva ispirato durante la stesura del racconto. [+]

Barton Fink è uno svagato e supponente scrittore di commedie che, una colta conosciuto il successo in teatro approda ad Hollywood. Ambientato negli anni '40, a ridosso della seconda guerra mondiale, "Burton Fink" conserva le atmosfere e i colori del precedente "Crocevia della Morte", questa volta utilizzati con considerevoli picchi visionari e simbolici che puntano il dito dritto contro il tritacarne hollywoodiano, metafora di un successo banale e fatiscente. Alla fine, se ho ben interpretato la storia, Barton, ormai preda dei suoi fantasmi, rimarrà intrappolato nelle sue fantasie di scrittore bloccato (e sciroccato, aggiungerei io), tant'è che si va a collocare all'interno del quadro appeso nella sua stanza, insieme alla ragazza che lo aveva ispirato durante la stesura del racconto. Nonostante non si possano non apprezzare le metafore e l'originalità del film, devo dire che non mi ha entusiasmato più di tanto. Soprattutto, non ho capito perché ambientare il film in quell'epoca e caratterizzare Barton come ebreo. Cosa c'entra col resto? [-]

a questo punto è un mistero sapere o capire come i cohen hanno prodott il grande lebwosky ma a to punto a dirla tutta non voglio più saperlo.. a rigor d cronaca gli attori sono bene o male sempre gli stessi goodman turturro buscemi ma fino alla prima ora di film è sonnolenza vera e propria.. si riapre verso il 70 esimo minuto si richiude subito dopo con l avvento del messia parte 780(turturro è dio o una cosa simile e ha scritto la bibbia)si riapre appena si scopre che goodman è un killer ma si richiude subito dopo quando killer in realtà non è un killer ma satana che esce dalle fiamme e scorreggia contro la polizia dicendo heil hitler dopo di che mi sono acceso una sigaretta è ho capito che il gande lebowsky in realtà è stata una parentesi inteliggente all interno di una merdina intel [+]

a questo punto è un mistero sapere o capire come i cohen hanno prodott il grande lebwosky ma a to punto a dirla tutta non voglio più saperlo.. a rigor d cronaca gli attori sono bene o male sempre gli stessi goodman turturro buscemi ma fino alla prima ora di film è sonnolenza vera e propria.. si riapre verso il 70 esimo minuto si richiude subito dopo con l avvento del messia parte 780(turturro è dio o una cosa simile e ha scritto la bibbia)si riapre appena si scopre che goodman è un killer ma si richiude subito dopo quando killer in realtà non è un killer ma satana che esce dalle fiamme e scorreggia contro la polizia dicendo heil hitler dopo di che mi sono acceso una sigaretta è ho capito che il gande lebowsky in realtà è stata una parentesi inteliggente all interno di una merdina intellettualoide che inizia da " NON è UN PAESE PER VECCHI " e continua con "BURN AFTER READING",come le persone possano sorprendere(ma in negativo) resta sempre un mistero,heil disaster! [-]

Film di rara intelletualità per i f.lli Coen, che, a mio avviso, questa volta esagerano! Interessante pellicola che si pone il dilemma esistenziale di ogni artista famoso, che si ritrova prima o poi, a lottare con la propria genialità contrapposta a l'ingannevole mercato che vi gira attorno; il cui scopo è solo quello di ricavare montagne di denaro da chi mette a disposizione tutta la sua anima creativa. Nonostante il film disponga di un buon soggetto e di un buon cast (Turturro, Buscemi,etc..) la pellicola scorre troppo lenta nella prima parte, animata fondamentalmente dai soli dialoghi "intellettualoidi". Ed è proprio quest'ultima parte il punto forte ma allo stesso tempo anche il punto debole del film ; che, nel narrare la volontà di uno scrittore di raccontare le storie della gente comune, diventa al contrario un film di "nicchia". [+]

Film di rara intelletualità per i f.lli Coen, che, a mio avviso, questa volta esagerano! Interessante pellicola che si pone il dilemma esistenziale di ogni artista famoso, che si ritrova prima o poi, a lottare con la propria genialità contrapposta a l'ingannevole mercato che vi gira attorno; il cui scopo è solo quello di ricavare montagne di denaro da chi mette a disposizione tutta la sua anima creativa. Nonostante il film disponga di un buon soggetto e di un buon cast (Turturro, Buscemi,etc..) la pellicola scorre troppo lenta nella prima parte, animata fondamentalmente dai soli dialoghi "intellettualoidi". Ed è proprio quest'ultima parte il punto forte ma allo stesso tempo anche il punto debole del film ; che, nel narrare la volontà di uno scrittore di raccontare le storie della gente comune, diventa al contrario un film di "nicchia"... (Paradosso intenzionalmente cercato???!! ...direi di si!) Certo, la notevole "dose" di intellettualità nei film dei Coen non è una novità, lo sappiamo e lo abbiamo sempre apprezzato, ma davanti a Barton Fink, il tutto diventa troppo "stucchevole" e grottesco!!! Resta cmq del bel cinema" impegnato" e ben interpretato....ma i Coen che adoro non sono esattamente questi, (vedi fratello dove sei, il grande Lebowski e Non è un paese x vecchi). CONSIGLIATO : SI, ma non sarà la pellicola più bella della vostra vita! [-]

adoro i fratelli Coen. Il signor Lebowsky è il protagonista del film che forse, in un'improbabile valutazione globale, più adoro fra le centinaia di pellicole che ho visto. Considero Fargo, Ladykillers, L'uomo che non c'era e quasi tutti i film dei Coen broth delle vere perle. Ma Barton Fink proprio non mi ha convinto. Profondo, sicuramente, originale, altrettanto sicuramente. Ma a mio modestissimo parere, oltre a una drastica mancanza di ritmo, pecca nel non avermi assolutamente trasmesso un minimo di empatia. Peccato, probabilmente, non averlo capito fino in fondo, ma non credo che lo riguarderò

Alcuni temi affrontati egregiamente: il sempre difficile rapporto tra "arte" e "potere" (in questo caso rappresentato dai meccanismi commerciali di Hollywood), il desiderio di uno scrittore di rappresentare il vero, la realta' comune quella che si crede di conoscere in modo scontato e che invece spesso riserva dei colpi di scena....e ancora l'egocentrismo moderno...lo scrittore che pensa di voler conoscere e descrivere l'uomo comune, ma che non gli permette di parlare quando questi accenna a raccontargli storie di vita quotidiana....

Ho visto quasi tutti i film dei fratelli Coen. Ritengo che questo, dopo Fargo, sia il migliore. Sia dal punto di vista registico, che recitativo e tutto il resto. Un film pieno di significati. palma d'oro per la regia meritatissima.

E' il primo film dei fratelli che ho il piacere di vedere... Sinceramente, confesso...fa veramente cagare. Ovviamente io non mi intendo una cippa di regia ma in compenso posso dire la mie sulle storie visto che leggo ininterrottamente da quando avevo 3 anni...A voi il piacere di stroncare sul nascere la mia onesta recensione ed il piacere ancora più grande di rivedervi e rivedervi e rivedervi ancora questo capolavoro...

Ci sono varie maniere per raccontare sul grande schermo un fatto o spiegare un concetto, per restare in ambito Coen basta pensare a quel capolavoro de Il Grande Lebowski, leggero e nel contempo così profondo. Con Barton Fink, a mio parere, qualunque concetto abbiano davvero voluto esprimere, non ci sono per nulla riusciti. Sopravvalutato ed esageratamente premiato, è stato vivamente consigliato dalla critica, sospetto, dopo Cannes, più per non apparire ottusi che per reale apprezzamento. Un 3 per la stima che nutro per i Coen, un 2 sarebbe forse più onesto.