Verso la fine l'inizio degli anni 90', il cinema erotico inizia ad estingersi. Pamela Prati, sex symbol anni 80-90 dopo la partecipazione ad alcune pellicole erotiche come Riflessi di luce (1988) di Mario Bianchi con la Romito, Io,Gilda (1989) di Andrea Bianchi e il presente Una donna da guardare (1990). L'erotismo schifoso e mediocre di questo film viene peggiorato e reso inutile grazie alla recitazione squallida, ignobile e penosa e all'aria della commediaccia volgare che si mescola con un'erotismo anni 90 più ripugnante che mai. Gli spoglarelli della Prati & co. sono imbarazzanti e per niente eccitanti. La Prati non sà recitare ed inoltre i suoi spogliarelli sono squallidi in tutte le loro forme.
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Verso la fine l'inizio degli anni 90', il cinema erotico inizia ad estingersi. Pamela Prati, sex symbol anni 80-90 dopo la partecipazione ad alcune pellicole erotiche come Riflessi di luce (1988) di Mario Bianchi con la Romito, Io,Gilda (1989) di Andrea Bianchi e il presente Una donna da guardare (1990). L'erotismo schifoso e mediocre di questo film viene peggiorato e reso inutile grazie alla recitazione squallida, ignobile e penosa e all'aria della commediaccia volgare che si mescola con un'erotismo anni 90 più ripugnante che mai. Gli spoglarelli della Prati & co. sono imbarazzanti e per niente eccitanti. La Prati non sà recitare ed inoltre i suoi spogliarelli sono squallidi in tutte le loro forme. Questo film squallido, ripugnante, inutile, recitato malissimo e super noioso, racconta la storia di Gianni, un uomo di mezz'età divenuto impotente, che tenta ogni via e ogni farmaco per le sue erezioni, ormai cessate da tempo. Seguendo il consiglio del medico, ovvero di andare in viaggio per cercare qualche donna, incontra una donna vista su un giornale: PAMELA. La donna perseguita l'uomo nei sogni, nelle sue visioni e perfino nei suoi pensieri. L'uomo delira il nome Pamela fino a che un giorno si ubriaca e sviene per strada. Lo soccorre una bella donna di professione psicologa e se ne approfitta dell'uomo
, riuscendo a far recuperare in esso la forza virile. Lui molla la psicologa e si tuffa in orge sfrenate e scatenate. Il film presenta il montaggio di Mario Bianchi, regista del porno d'autore italiano. Con un erotismo schifoso e pessimo, avvolto da una patina squallida e oscena da film commediaccia e interpretata in modo penoso e squallido, nè viene fuori un film inutile,noioso, volgare e schifoso. Film da evitare di comprare e da evitare di vedere (anche Quaglieri poteva evitare di farlo). Pessimi spogliarelli che non eccitano più nessuno.
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