sergiofi
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domenica 31 gennaio 2016
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1944, la "grande storia" che tutto travolge
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La "grande storia" irrompe sempre nelle piccole storie degli umani. Paradigmatica la vicenda che ci racconta Louis Malle, con il suo tocco quasi magico, in questo capolavoro del 1987 mai così attuale. Un gruppo di giovani convittori e il frate che ha il compito di educarli alla vita saranno travolti dalla ferocia nazista nella Francia occupata del 1944. Per i tre adolescenti ebrei rifugiati nella scuola carmelitana per sfuggire ai rastrellamenti della Gestapo, non ci sarà scampo. Tutto sarà tragicamente spazzato via in una gelida mattina di gennaio. Amicizie, speranze, sogni e futuro verranno travolti dalla pragmatica ferocia di un progetto delirante. Che trovò, in Francia, l'appoggio determinante di collaborazionisti tanto mediocri quanto inetti.
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La "grande storia" irrompe sempre nelle piccole storie degli umani. Paradigmatica la vicenda che ci racconta Louis Malle, con il suo tocco quasi magico, in questo capolavoro del 1987 mai così attuale. Un gruppo di giovani convittori e il frate che ha il compito di educarli alla vita saranno travolti dalla ferocia nazista nella Francia occupata del 1944. Per i tre adolescenti ebrei rifugiati nella scuola carmelitana per sfuggire ai rastrellamenti della Gestapo, non ci sarà scampo. Tutto sarà tragicamente spazzato via in una gelida mattina di gennaio. Amicizie, speranze, sogni e futuro verranno travolti dalla pragmatica ferocia di un progetto delirante. Che trovò, in Francia, l'appoggio determinante di collaborazionisti tanto mediocri quanto inetti. La memoria va sempre sollecitata. La "grande storia" è sempre in agguato, oggi come allora, pronta a travolgere la quotidianità delle nostre vite e le piccole certezze che si porta dietro. Film nobili e meravigliosi come questo, entrato a pieno titolo negli annali del cinema, ne sono il fulgido esempio.
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luca scial�
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giovedì 18 giugno 2015
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malle ci racconta un suo tragico ricordo
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Louis Malle traspone un suo tragico ricordo d'infanzia, per ricordarci l'orrore della Seconda guerra Mondiale e la disumana persecuzione degli ebrei. Si proietta così nel piccolo Julien in un collegio gestito da frati in provincia, dove conosce un ragazzo misterioso. Il quale dice di essere un protestante ma in realtà è un ebreo nascosto dalle grinfie dei nazisti. Quel ragazzo è bravissimo in matematica e a suonare il piano, ma per qualcuno quelle capacità sono un difetto da sopprimere. Così come per altre milioni di persone.
Il film è gradevole nella prima ora, risuonando come un piacevole film su adolescenti. Poi via via prende sempre più i colori tragici del periodo storico nel quale è inserito.
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Louis Malle traspone un suo tragico ricordo d'infanzia, per ricordarci l'orrore della Seconda guerra Mondiale e la disumana persecuzione degli ebrei. Si proietta così nel piccolo Julien in un collegio gestito da frati in provincia, dove conosce un ragazzo misterioso. Il quale dice di essere un protestante ma in realtà è un ebreo nascosto dalle grinfie dei nazisti. Quel ragazzo è bravissimo in matematica e a suonare il piano, ma per qualcuno quelle capacità sono un difetto da sopprimere. Così come per altre milioni di persone.
Il film è gradevole nella prima ora, risuonando come un piacevole film su adolescenti. Poi via via prende sempre più i colori tragici del periodo storico nel quale è inserito. Fino al commovente epilogo.
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il befe
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lunedì 9 marzo 2015
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capolavoro
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critichetti
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sabato 30 novembre 2013
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mah!
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Allora:io devo essere onesto:questo film mi ha un tantino deluso.Io posso capire che ha ricevuto il Leone d'oro,che il regista dimostra grandissima competenza e tutto quello che volete.Però non posso dire che mi sia piaciuto molto.Nel senso:per quasi un'ora non c'è pressochè nessun risvolto alla trama!Mi spiego meglio e per farlo dovrò spoilerare qualcosa,quindi siete avvisati.Un ragazzo.Julien,primo protagonista del film,va in collegio dai frati durante la Seconda Guerra Mondiale.L'unica cosa che lo rende felice di andarsi e che è il primo della classe.Ma questa sua supremazia viene minata dall'arrivo di un altro ragazzo,anche lui molto bravo a scuola e assai strano:non mangia carne di maiale,non fa la comunione,è molto bravo in matematica e durante la notte addirittura viene scoperto da Julien mentre recita strane preghiere.
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Allora:io devo essere onesto:questo film mi ha un tantino deluso.Io posso capire che ha ricevuto il Leone d'oro,che il regista dimostra grandissima competenza e tutto quello che volete.Però non posso dire che mi sia piaciuto molto.Nel senso:per quasi un'ora non c'è pressochè nessun risvolto alla trama!Mi spiego meglio e per farlo dovrò spoilerare qualcosa,quindi siete avvisati.Un ragazzo.Julien,primo protagonista del film,va in collegio dai frati durante la Seconda Guerra Mondiale.L'unica cosa che lo rende felice di andarsi e che è il primo della classe.Ma questa sua supremazia viene minata dall'arrivo di un altro ragazzo,anche lui molto bravo a scuola e assai strano:non mangia carne di maiale,non fa la comunione,è molto bravo in matematica e durante la notte addirittura viene scoperto da Julien mentre recita strane preghiere.Si scoprirà poi che è ebreo,assieme ad altri due ragazzi e ad un bidello.I quattro sono stati infatti accolti dal priore sotto falso nome per salvarli dalla deportazione.Tra i due,però,dopo un iniziale fortissimo astio,nace un'amicizia.Ma quest'amicizia ci mette parecchio ad iniziare seriamente:per la prima ora non succede praticamente nulla che dia un risvolto alla trama,se non che si capisce che il secondo ragazzo è ebreo (come se non lo si capisca subito).Neanche quando i due durante un gioco si smarriscono nella foresta riescono a cementare appieno l'amicizia,tanto che poco dopo si picchiano.Poi vi sono scene di omaggio ad altri film estremamente lunghe:c'è una scena dove tutti guardano un film con Charlie Chaplin che dura tipo 3 minuti,il tutto dove si vede solo qualche spezzone del film e gente che ride.Capisco l'omaggio a Chaplin,ma se vai troppo per le lunghe la gente si stanca!Poi,però,dopo che Joseph,un ragazzo zoppo che lavora dai frati,viene licenziato perchè ladro,succede veramente di tutto:l'amicizia fra i due ragazzi vine veramente fuori come avrebbe dovuto essere in tutto il film (e nella scena del bombardamento si vede per bene).Ed è proprio il licenziamento che causerà in Joseph voglia di vendetta,tanto che diventerà spia dei tedeschi e rivelerà la presenza di ebrei nel collegio,portando il film alla sua triste conclusione.Detto questo:registicamente è un grandissimo film,ma si sono dilungati troppo su parti inutili.Inoltre devo dire che i ragazzi sono caratterizzati male:non c'è neanche uno tra loro che non sia s°°°°°o,eccetto i due protagonisti (anche se all'inizio anche lo stesso Julien si era comportato male nei confronti di Jean).Per quanto mi riguarda,lo eviterei,a meno che non sia usato per uno scopo didattico.
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dulcinea
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venerdì 10 giugno 2011
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un film da inserire nella didattica scolastica
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condivido tutto quello che dice Alessio ...e diro' di piu' un'amicizia e' come un grande amore,quando la perdi o perdi la persona non potrai piu' essere completa come prima,in cambio all'amarezza si acquista la consapevolezza
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filippo catani
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lunedì 6 giugno 2011
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un groppo alla gola
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Nella Francia collaborazionista, un collegio cattolico nasconde al suo interno tre ragazzini ebrei. Tra uno di questi e un altro ragazzo di religione cattolica si instaura una tenera amicizia all'insegna della comune passione per la letteratura.
Un film davvero toccante e dalla superba ambientazione. Davvero struggente vedere gli effetti del nazismo e di chi ha collaborato abbattersi sui più piccoli e innocenti. Niente male anche la figura del direttore del collegio che non solo non esita a prendere al suo interno tre ragazzi ebrei ma non esita neppure a criticare nella sua omelia i ricchi genitori dei ragazzi. Il groppo alla gola prende lo spettatore perchè purtroppo sapendo il momento storico ci si aspetta il precipitare delle cose scena dopo scena.
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Nella Francia collaborazionista, un collegio cattolico nasconde al suo interno tre ragazzini ebrei. Tra uno di questi e un altro ragazzo di religione cattolica si instaura una tenera amicizia all'insegna della comune passione per la letteratura.
Un film davvero toccante e dalla superba ambientazione. Davvero struggente vedere gli effetti del nazismo e di chi ha collaborato abbattersi sui più piccoli e innocenti. Niente male anche la figura del direttore del collegio che non solo non esita a prendere al suo interno tre ragazzi ebrei ma non esita neppure a criticare nella sua omelia i ricchi genitori dei ragazzi. Il groppo alla gola prende lo spettatore perchè purtroppo sapendo il momento storico ci si aspetta il precipitare delle cose scena dopo scena. Allo stesso tempo purtroppo si vede, come già ampiamente delineato nel terribile Signore delle mosche, come le angherie dei grandi spesso si ritrovino fra i più piccoli e questo sempre più spesso ci porta ad interrogarci sulla reale natura dell'uomo unico animale sul globo a godere nel fare del male ai suoi simili.
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ivan91
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giovedì 26 maggio 2011
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meraviglioso
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toccante come ogni altro film dedicato allo sterminio degli ebrei
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lady libro
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lunedì 28 febbraio 2011
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bruttissimo
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Uno dei film peggiori che io abbia mai visto.
La regia non è male, ma la cosa che proprio non mi va giù sono gli attori che interpretano tutti i ragazzi: odiossimi e antipatici al massimo.
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alessia95
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domenica 24 agosto 2008
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il valore dell'amicizia
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il protagonista nn è stato molto gentile all'inizio cn l'ebreo ma, curiosando e ciacciando, qnd a scoperto il suo segreto ... sn diventati ottimi amici e ,alla fine, il prete qnd dice arrivederci ragazzi... fa piangere! sigh
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