elgatoloco
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lunedì 3 luglio 2017
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villaggio-muti, coppia azzeccata
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Da un'idea di vari soggettisti, compreso lo stesso Villaggio(scrivo nel giorno in cui si apprende della sua morte), questo filmino-filmetto di Steno, che certi non ha enormi pretese, si dimostra piacevolissimo: Villaggio in gran forma nella sua timidezza alla Fracchia(non è Fracchia, qui, ma riprende, modulandolo un po'il personaggio, "meticciandolo"un po'con Fantozzi, con "Franz Krantz tedesco di Germania", inesauribile riserva di comicità quando mima il militarismo prussiano(la madre, Veneziana, era insegnante di tedesco...)e la Muti(ottima interpretazione, che peraltro sconferma Enzo Biagi quando affermava:"le manca solo la parola")come centralinista quasi cieca, apparentemente fatua(terribile il suo accento inglese quando cita attori americani), finta imbranata in realtà furbissima.
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Da un'idea di vari soggettisti, compreso lo stesso Villaggio(scrivo nel giorno in cui si apprende della sua morte), questo filmino-filmetto di Steno, che certi non ha enormi pretese, si dimostra piacevolissimo: Villaggio in gran forma nella sua timidezza alla Fracchia(non è Fracchia, qui, ma riprende, modulandolo un po'il personaggio, "meticciandolo"un po'con Fantozzi, con "Franz Krantz tedesco di Germania", inesauribile riserva di comicità quando mima il militarismo prussiano(la madre, Veneziana, era insegnante di tedesco...)e la Muti(ottima interpretazione, che peraltro sconferma Enzo Biagi quando affermava:"le manca solo la parola")come centralinista quasi cieca, apparentemente fatua(terribile il suo accento inglese quando cita attori americani), finta imbranata in realtà furbissima. "Strana coppia"che invece funziona benissimo, dando luogo alle classiche, ma meglio assortite gags villaggesche(capocciate, inseguimenti e fughe rocambolesche, colpi vari, sguardi"de-realizzati" e altro), dove la"cecità"dell'elemento femminile fa da contrappeso-"contrappasso"all'imbranataggine del maschio Villaggio. Steno sa condensare molto bene tutti gli elementi in campo(rapine, di cui i nostri, onestissimi, sono involontari e certo incolpevoli protagonisti perché"coinvolti"contro la loro volontà, equivoci, scambi di persona, confusione"diffusa"), giocando con grande abilità su tutti i fronti, senza trascurare nulla, per così dire, dove il finale romantico(non quello tragico, chiaramente, però, dei veri"Bonnie & Clyde"...)che è realmente tale, fondendosi efficacemente con la comicità, riesce ad essere efficace, facendoci sorridere, senza(nel finale)sprofondarci in quelle crasse risate che, a tratti, scattano durante il film, complice la comicità di Paolone VIllaggio, qui ancora pre-felliniano e pre-olmiano.IL pretesto della parodia del celebre film di Arthur Penn, peraltro anteriore di più di 3 lustri(con Villaggio-Muti siamo nel 1983, con Warren Beatty e Faye Dunaway e il loro-e di Penne"Gangster Story"nel 196/) è appunto solo un pre-testo. El Gato
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