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eugenio
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lunedì 16 agosto 2004
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epocale
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Le immagini di un Vietnam atroce, le espressioni di De Niro e di Walken, le smorfie di dolore, la Cavatina di Myers una musicalità che si fonde coi fotogrammi che commenta. Cuori presi e stritolati, un angoscia manifesta eppure celata nella vita che riprende...ma è tutta una'altra vita.
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riccardo pini
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mercoledì 12 dicembre 2001
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potente ed emozionante
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Negli anni '60 in un paese siderurgico della Pennsylvania vivono molti operai di origine russa, dediti nel loro tempo libero alla caccia al cervo sulle montagne e alle partite di biliardo tra amici. In tre decidono di partire volontari per il Vietnam pochi giorni dopo il matrimonio di uno di loro. Soltanto due rientrano a casa; il primo (De Niro) rimane con la coscienza sconvolta da una guerra orrenda e inutile; il secondo (Savage) rintracciato in un ospedale, ha perso l'uso delle gambe e non sa che la moglie (Streep) durante la sua assenza ha trovato consolazione affettiva proprio con l'amico più caro; il terzo (Walken), del quale la giovane moglie distrutta dal dolore e da una malattia non aveva ricevuto più notizie, rimane a Saigon e, istigato da un avventuriero francese senza scrupoli, per denaro rischia la vita in un assurdo gioco alla roulette russa con avversari diversi e un solo colpo in canna.
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Negli anni '60 in un paese siderurgico della Pennsylvania vivono molti operai di origine russa, dediti nel loro tempo libero alla caccia al cervo sulle montagne e alle partite di biliardo tra amici. In tre decidono di partire volontari per il Vietnam pochi giorni dopo il matrimonio di uno di loro. Soltanto due rientrano a casa; il primo (De Niro) rimane con la coscienza sconvolta da una guerra orrenda e inutile; il secondo (Savage) rintracciato in un ospedale, ha perso l'uso delle gambe e non sa che la moglie (Streep) durante la sua assenza ha trovato consolazione affettiva proprio con l'amico più caro; il terzo (Walken), del quale la giovane moglie distrutta dal dolore e da una malattia non aveva ricevuto più notizie, rimane a Saigon e, istigato da un avventuriero francese senza scrupoli, per denaro rischia la vita in un assurdo gioco alla roulette russa con avversari diversi e un solo colpo in canna. Gli va sempre bene finché una sera il colpo parte e lo uccide proprio sotto gli occhi dell'amico che lo era andato a riprendere.
Potente ed emozionante, un capolavoro assoluto del cinema non solo americano ma mondiale. Lasciando da parte le celebri sequenze con la roulette russa (ormai entrate nell'immaginario collettivo) tutta la parte dei preparativi del matrimonio è raccontata con meticolosità e precisione (i riti ortodossi della cerimonia, la festa di nozze) mentre le sequenze delle cacce al cervo e del rientro drammatico dei reduci emozionano per l'indagine sui sentimenti dei vari personaggi. La guerra del Vietnam viene sempre tenuta sullo sfondo; il regista non giudica mai la condotta della nazione, ma esamina gli effetti individuali della tragedia con una potenza rimarchevole, non solo per chi la guerra l'ha vista da vicino, ma anche per chi rimane. Il film migliore di Michael Cimino, presentato al Festival di Berlino e vincitore di 5 Oscar, si avvale anche dell'apporto di una superba recitazione da parte di tutti gli attori, con note di merito per Robert De Niro, Cristopher Walken e Meryl Streep.
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alexis
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mercoledì 10 ottobre 2001
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straordinario racconto...
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Un anno prima di "Apocalypse Now", Cimino colpiva al cuore del problema vietnamita, rastrellando ben 5 Oscar e innalzandosi al rango di regista di grande prestigio. "The deer hunter" è questo: tre ore di autentico spettacolo, come da tempo non si vedeva più. Inno ai grandi sentimenti: eroismo, amicizia, violenza. Il film è da considerare tra i più belli mai realizzati grazie alla regia di Cimino e alla superba prova recitativa di De Niro e Walken.
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riccardo
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venerdì 23 febbraio 2001
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storia di amicizia
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E' vero, è la guerra, ma un amico va salvato soprattutto da se stesso e dai criminali che hanno voluto una guerra ancora più spaventosa. C'è da imparare.
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jacques
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sabato 10 febbraio 2001
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il cacciatore
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E' capolavoro assoluto della storia del cinema. Simbolo per generazioni. Le scene della prigionia con la roulette russa sono entrate nella memoria collettiva.
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