maxi miliam
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sabato 1 luglio 2006
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capolavoro assoluto del cinema psichedelico
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Il personaggio principale di “Cuore Di Vetro” è Hias, un pastore eremita che vive nelle alte foreste Bavaresi. Esso predice il futuro ed è preda di continue visoni che lo conducono dalla creazione del mondo alla sua distruzione, passando per le tappe intermedie che vedono l’evoluzione della società umana, da rurale a industriale e moderna. La figura del veggente è stata ispirata da alcune leggende bavaresi che narrano di un pastore chiamato Matthias (Hias), vissuto alla fine del Diciottesimo Secolo, in grado di predire le vicende funeste che assalivano uno sperduto villaggio di disgraziati, una sorta di Nostra Damus tedesco. L’eremita decide di scendere al villaggio quando le sue visioni si manifestano in maniera più intensa e terrificante.
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Il personaggio principale di “Cuore Di Vetro” è Hias, un pastore eremita che vive nelle alte foreste Bavaresi. Esso predice il futuro ed è preda di continue visoni che lo conducono dalla creazione del mondo alla sua distruzione, passando per le tappe intermedie che vedono l’evoluzione della società umana, da rurale a industriale e moderna. La figura del veggente è stata ispirata da alcune leggende bavaresi che narrano di un pastore chiamato Matthias (Hias), vissuto alla fine del Diciottesimo Secolo, in grado di predire le vicende funeste che assalivano uno sperduto villaggio di disgraziati, una sorta di Nostra Damus tedesco. L’eremita decide di scendere al villaggio quando le sue visioni si manifestano in maniera più intensa e terrificante. Nel villaggio, fra la gente, serpeggia la follia da quando il mugnaio capo-mastro della locale vetreria è morto portandosi nella tomba il segreto della fabbricazione di un favoloso vetro rosso, denominato rubino. La paura principale della gente comune riguarda la miseria che li colpirà qualora i mercanti del vetro non faranno più visita al villaggio per l’acquisto del famoso vetro rubino. Nessun altro vetraio conosce la ricetta per produrlo ed il giovane signore, padrone della vetreria, cade anch’esso in uno stato di pazzia onirica. La sua preoccupazione e l’ossessione sono però in questo caso diverse da quelle della gente comune, egli teme di perdere il potere qualora la ricchezza venisse meno, in questo caso la gelosia della gente nei confronti dei ricchi lo distruggerebbe. Hias, l’unico a possedere un cuore puro e senza macchia come il vetro, predice ogni cosa con puntualità e riconduce anch’esso la malvagità della gente ad un fattore spesso correlato con l’invidia. Ma Hias vede nello sviluppo delle fabbriche anche il benessere della società futura e nella loro eventuale distruzione un male per l’umanità. Dopo una serie di vicende al limite della coerenza narrativa, il culmine sarà il sacrificio propiziatore della giovane Ludmilla da parte del padrone della vetreria, Hias ritorna alle sue foreste e dopo aver lottato con un orso invisibile (la società moderna) riceve una nuova visione. In questo frangeste vede nel mezzo dell’oceano una piccola isola abitata da un altro gruppo di disgraziati che vivono ignorando che la terra è tonda e che l’oceano non finisce in un dirupo cosmico. Un giorno uno sparuto gruppo di uomini decide di sfidare questa convinzione imbarcandosi in direzione dell’orizzonte, la loro speranza è quella che un nuova terra si riveli alla vista e che il mare non abbia fine. La cosa li porta quindi a teorizzare che la terra non sia piatta; la ricerca della verità include in questo caso un’analogia con la sete di sapere dell’uomo che porta solitamente a viaggi sconosciuti, al sapere e alla rinascita dopo l’oscurità del tempo. Tutti gli attori, eccetto Josef Bierbichler (Hias) hanno recitato sotto ipnosi in uno stato di “trance” che rasenta la psicosi collettiva; le riprese vennero eseguite in Baviera ai confini con l’Austria, in Irlanda e in Alaska. Il commento sonoro venne affidato in buona parte alla musica allucinata dei Popol Vuh e per alcune scene particolarmente suggestive vennero utilizzati dei brani settecenteschi dello “Studio der Frühen Musik”. Da notare che la traduzione italiana risente della sbagliata interpretazione dei dialoghi, molti dei quali in un dialetto bavarese piuttosto stretto. Consiglio pertanto di vedere la versione in tedesco con sottotitoli in italiano!
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fedeleto
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domenica 13 novembre 2011
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un film di vetro
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In Baviera,il profeta Elias ,preannuncia un incendio alla fabbrica di vetri,ed un uomo invece vuole impossessarsi del segreto del rubino.Che significato ha il vetro? Chi e' in realta' il misterioso Elias?Werner Herzog(aguirre anche i nani hanno cominciato da piccoli))dopo l'enigma di kaspar hauser,dirige un film dove l'atmosfera esoterica e mistica e' un mistero imperscrutabile,e gli attori recitano in uno stato di ipnosi.Il vetro e' puro come l'anima,e le crepe sono i difetti e gli errori che corrompono la medesima.Infatti colui che cerca il segreto del vetro capira' che in realta' non avra' la purezza con esso ,ma per ottenerla deve avere e possedere il proprio cuore .
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In Baviera,il profeta Elias ,preannuncia un incendio alla fabbrica di vetri,ed un uomo invece vuole impossessarsi del segreto del rubino.Che significato ha il vetro? Chi e' in realta' il misterioso Elias?Werner Herzog(aguirre anche i nani hanno cominciato da piccoli))dopo l'enigma di kaspar hauser,dirige un film dove l'atmosfera esoterica e mistica e' un mistero imperscrutabile,e gli attori recitano in uno stato di ipnosi.Il vetro e' puro come l'anima,e le crepe sono i difetti e gli errori che corrompono la medesima.Infatti colui che cerca il segreto del vetro capira' che in realta' non avra' la purezza con esso ,ma per ottenerla deve avere e possedere il proprio cuore .Uno dei migliori film di Herzog,che solo in Aguirre aveva sfiorato tanto magistralita'.
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reservoir dogs
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mercoledì 29 dicembre 2010
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occhi del demonio
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Un pastore bavarese con dei poteri sensitivi annuncia al villaggio in cui vive l'incendio della vetreria, fonte di sostentamento del luogo mentre un vetraio cerca invano la formula della creazione del vetro color rubino conosciuta solo dal mastro vetraio ormai morto.
Viaggio allucinatorio in un luogo a dove leggenda, sogno e superstizione si compenetrano così da formare un unico mostro i cui occhi sbarrati ipnotizzano il fruitore; "occhi del demonio".
Un Herzog che riprende la sua tematica della Natura come ente superiore e forza ineluttabile con l'aggiunta di un pò di onirico legato al mistico.
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