piernelweb
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domenica 14 ottobre 2007
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il miglior seguito possibile
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Era pressoché impossibile ripetere i fasti del celebre capitolo iniziale della saga sulla dinastia dei Corleonesi, ma Coppola si conferma un grandissimo regista e riesce nell'impresa. Attraverso un parallelismo narrativo che alterna le vicende dal passato di Don Vito (dal suo arrivo in America alle prime organizzazioni illecite), alla scalata al potere di Michael divenuto il leader assoluto del clan in piena espansione negli anni 60, il regista americano trova nuovi spunti e argomenti per proseguire l'eccellente lavoro descrittivo sul mondo mafioso italo-americano dell'epoca. Come nel primo capitolo Coppola prosegue nel sottolineare la labile divisione tra politica e crimine, concentrandosi sull'integerrimità al suo ruolo del nuovo Padrino, diviso tra gli interessi dell'organizzazione e l'affetto per i suoi cari.
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Era pressoché impossibile ripetere i fasti del celebre capitolo iniziale della saga sulla dinastia dei Corleonesi, ma Coppola si conferma un grandissimo regista e riesce nell'impresa. Attraverso un parallelismo narrativo che alterna le vicende dal passato di Don Vito (dal suo arrivo in America alle prime organizzazioni illecite), alla scalata al potere di Michael divenuto il leader assoluto del clan in piena espansione negli anni 60, il regista americano trova nuovi spunti e argomenti per proseguire l'eccellente lavoro descrittivo sul mondo mafioso italo-americano dell'epoca. Come nel primo capitolo Coppola prosegue nel sottolineare la labile divisione tra politica e crimine, concentrandosi sull'integerrimità al suo ruolo del nuovo Padrino, diviso tra gli interessi dell'organizzazione e l'affetto per i suoi cari. Il potere diviene un logorio dell'anima che porterà Michael a restare solo, abbandonato dalla moglie e tradito dal fratello. De Niro nella parte del giovane Don Vito è l'ideale "sostituto" di Brando, mentre Pacino giganteggia in tutto il resto del film. Memorabile la vendetta finale nei confronti di Roth e il tragico epilogo fratricida sulle gelide sponde del lago Tahoe. 7 Oscar e l'appelattivo di miglior seguito della storia del cinema. Grande.
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tomdoniphon
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lunedì 26 maggio 2014
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l'inscindibile legame tra mafia e politica
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Il film è contemporanamente un sequel ed un prequel de "il Padrino". In parallelo, vengono infatti raccontate le storie di don Vito Corleone, scappato bambino dalla Sicilia per sottrarsi ad una faida, e di suo figlio Micheal, che ristruttura gli affari di famiglia ed uccide il fratello traditore Fredo. Coppola, definitivamente affermato dopo il successo di "il Padrino" e la Palma d'oro a Cannes per il film "la Conversazione", cancella qualsiasi ambivalenza nella rappresentazione della Mafia, lasciandoci, al contrario, una delle più agghiaccianti rappresentazioni dell'inscindibile rapporto che lega la Mafia ed il potere politico ("Nella vita una sola cosa è certa: è che si può uccidere chiunque").
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Il film è contemporanamente un sequel ed un prequel de "il Padrino". In parallelo, vengono infatti raccontate le storie di don Vito Corleone, scappato bambino dalla Sicilia per sottrarsi ad una faida, e di suo figlio Micheal, che ristruttura gli affari di famiglia ed uccide il fratello traditore Fredo. Coppola, definitivamente affermato dopo il successo di "il Padrino" e la Palma d'oro a Cannes per il film "la Conversazione", cancella qualsiasi ambivalenza nella rappresentazione della Mafia, lasciandoci, al contrario, una delle più agghiaccianti rappresentazioni dell'inscindibile rapporto che lega la Mafia ed il potere politico ("Nella vita una sola cosa è certa: è che si può uccidere chiunque"). Una lucidità di analisi impensabile per il cinema americano classico; uno dei pochi film a sapere rileborare in chiave originale (e spettacolare) la lezione di "Salvatore Giuliano" di Francesco Rosi. Ma il film non è importante soltanto per l'aspetto politico: al centro del capolavoro di Coppola c'è anche (se non soprattutto) la rappresentazione tragica di un uomo (Michael) che fin da ragazzo avrebbe voluto vivere una vita diversa, ma che invece rimarrà condannato ad una vita di solitudine e di rimpianti (come dimostra la scena finale del film, che mette davvero i brividi). Coppola, tuttavia, evita che per il suo personaggio lo spettatore possa provare qualsiasi commiserazione, lasciando che le sue (terribili) scelte parlino da sole. Il film (al pari del successivo "Apocalypse now") consacra Coppola come uno dei più grandi registi della Storia del Cinema.
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tony montana
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martedì 7 dicembre 2010
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il grande sequel di un grande film
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Emigrato negli Stati Uniti dall'Italia, Vito, un ragazzino, si fa strada tra la piccola criminalità di Little Italy ecrea una vera e propria industria del crimine fatta dicontrollo delle case da gioco e della prostituzione. Questo impero del male viene in seguito ereditato dal figlioMichael il quale, però, inizia a meditare sul futuro della famiglia mafiosa: troppi, infatti, sono i segni di disgregazione e i tradimenti che si consumano all’interno del clan.
Prosegue la leggendaria ed epica trilogia che ha cambiato completamente il modo di fare cinema e che ha influito intere generazioni di emergenti registi diventando un autentico punto di riferimento nella narrativa cinematografica e torna la famiglia mafiosa più famosa al mondo.
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Emigrato negli Stati Uniti dall'Italia, Vito, un ragazzino, si fa strada tra la piccola criminalità di Little Italy ecrea una vera e propria industria del crimine fatta dicontrollo delle case da gioco e della prostituzione. Questo impero del male viene in seguito ereditato dal figlioMichael il quale, però, inizia a meditare sul futuro della famiglia mafiosa: troppi, infatti, sono i segni di disgregazione e i tradimenti che si consumano all’interno del clan.
Prosegue la leggendaria ed epica trilogia che ha cambiato completamente il modo di fare cinema e che ha influito intere generazioni di emergenti registi diventando un autentico punto di riferimento nella narrativa cinematografica e torna la famiglia mafiosa più famosa al mondo. A metà fra il sequel e il prequel, Il padrino parte II racconta magistralmente due storie: la prima è quella del giovane Don Vito Corleone ( nel precedente film, Marlon Brando ), interpretato dal trentenne Robert De Niro in una performance da Oscar, che da modesto ragazzino siciliano emigrato negli USA in cerca di fortuna, passa da gangster spietato a uno dei più potenti boss del Proibizionismo ( le sequenze flashback sono sicuramente le migliori e meglio dirette del film ). La seconda storia è incentrata sul figlio di Vito, Michael interpretato da Al Pacino, che si spiana la strada come nuovo Don, e che purtroppo deve soffocare tradimenti e diffidenza. Più costoso, strutturato, violento e intrigante del primo leggendario capitolo, Il padrino II, conquista 6 premi Oscar diventando il primo sequel della storia del cinema ad essere riuscito nell’impresa. Coppola è a dir poco magistrale nell’intrecciare le due storie, diverse ma uguali allo stesso tempo, utilizzando il montaggio a flashback che userà anche Sergio Leone in C’era una volta in America. Musiche straordinarie di Nino Rota e atmosfera sempre cupa e malinconica in tutte le tre ore e mezzo di proiezione, con un finale letteralmente melodrammatico. Un gran film, la regia di Coppola riesce a coinvolgere nonostante le quasi quattro ore di proiezione. Nonostante sia un palmo inferiore al precedente, rimane uno dei migliori film degli anni 70.
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peppe97
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lunedì 31 gennaio 2011
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il padrino ii:il sequel migliorato
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Un film "cambiato" rispetto al suo prequel.Esso ha avuto un successo doppio rispetto al primo film della saga:ciò è stato caratterizzato sia dalla trama,sia dal cast,e sia per la rappresentazione grafica e ambientale di un contesto storico molto difficile(gli anni '50/'20).La trama si basa sulla continuazione di quella del primo film;il cast è di successo mentre l'ambientazione della pellicola è molto precisa anche perche il regista ha dovuto far fronte a ben due periodi storici divisi da circa tre decenni di storia.
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alejazz
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martedì 19 febbraio 2019
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prosegue la storia dei corleone: da vito a michael
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Continua l'emozionante gangster-storia dei Corleone.
Con il Padrino (II parte) il regista, Coppola, decide di procedere in parallelo tra la vita corrente (anni'50) di Michael e quella del padre, Vito Ardolini (convenzionato dalla polizia americana poi con Corleone), giunto a New York negli anni '20 quando era appena un ragazzino.
Michael in ogni sua mossa, in ogni suo momento, rivive i momenti vissuti dal padre e si può pertanto intravedere una certa analogia ricercata da chi ha curato il soggetto.
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Continua l'emozionante gangster-storia dei Corleone.
Con il Padrino (II parte) il regista, Coppola, decide di procedere in parallelo tra la vita corrente (anni'50) di Michael e quella del padre, Vito Ardolini (convenzionato dalla polizia americana poi con Corleone), giunto a New York negli anni '20 quando era appena un ragazzino.
Michael in ogni sua mossa, in ogni suo momento, rivive i momenti vissuti dal padre e si può pertanto intravedere una certa analogia ricercata da chi ha curato il soggetto.
Michael è un uomo molto più istintivo e violento del padre: non risparmia nessuno. Nemmeno i familiari più stretti come il fratello Fredo che pur di trovarsi uno spazio d'ambizione tradisce il fratello che intanto è diventato il nuovo Padrino.
Il personaggio di Michael, interpretato da Al Pacino, continua a crescere e ad evolversi. Ancora una volta il film piace e convince sia alla critica che al pubblico. Merito anche della new entry Robert De Niro che in questa parte veste i panni di Don Vito da giovane.
Buona anche la scelta del doppiaggio. Alcuni personaggi ricevono la voce siciliana e napoletana proprio per identificare la loro origine e provenienza; sebbene gli attori recitino in americano, la pellicola sembra non esser stata doppiata. E tra tutti i doppiatori, particolare stima va a Ferruccio Amendola che ha dato la voce ad Al Pacino ed è stato molto bravo a dargli toni ed espressioni in base a vari momenti della storia.
Anche questo prosieguo è stato campione di incassi ed è riuscito ad ottenere diversi premi Oscar come miglior regia, miglior film , miglior sceneggiatura, miglior colonna sonora e miglior attore
Consigliato: Sì a un pubblico +14
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fabio 3121
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domenica 7 marzo 2021
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al pacino e robert de niro attori straordinari!
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il film si svolge su 2 piani temporali: nel 1901 a Corleone il ragazzino Vito Andolini vede uccidere i suoi genitori dal boss Don Ciccio quindi scappa emigrando a New York dove inizia a lavorare come garzone in una salumeria a Little Italy. Sposatosi e con 3 figli - Santino, Fedro e Michael - don Vito Corleone (Robert De Niro) uccide il boss del quartiere Don Fanucci diventando egli stesso un rispettato boss per poi tornare a Corleone a vendicarsi dei genitori uccidendo l'anziano Don Ciccio. Nel 1958 in Nevada Michael Corleone (Al Pacino) già gestore di 2 hotel a Las Vegas vuole aumentare il giro d'affari illegali legati al gioco d'azzardo sia con l'acquisizione di un terzo hotel sia cercando legami con le famiglie malavitose a Cuba.
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il film si svolge su 2 piani temporali: nel 1901 a Corleone il ragazzino Vito Andolini vede uccidere i suoi genitori dal boss Don Ciccio quindi scappa emigrando a New York dove inizia a lavorare come garzone in una salumeria a Little Italy. Sposatosi e con 3 figli - Santino, Fedro e Michael - don Vito Corleone (Robert De Niro) uccide il boss del quartiere Don Fanucci diventando egli stesso un rispettato boss per poi tornare a Corleone a vendicarsi dei genitori uccidendo l'anziano Don Ciccio. Nel 1958 in Nevada Michael Corleone (Al Pacino) già gestore di 2 hotel a Las Vegas vuole aumentare il giro d'affari illegali legati al gioco d'azzardo sia con l'acquisizione di un terzo hotel sia cercando legami con le famiglie malavitose a Cuba. I suoi piani di espansione gestiti dal fratello avvovato Tom Hagen (Robert Duvall) sono però ostacolati da Hyman Roth e Frank Pentangeli a capo di rispettive organizzazioni criminali che attentano, senza riuscirci, alla vita di Michael inconsapevolmente tradito dal fratello Fredo. Una volta uscito pulito dall'inchiesta del Senato americano che tenta, invano, di accusare Michael Corleone di essere a capo di una potente famiglia mafiosa con il nome di "Padrino", Mike risolverà alla sua maniera tutti i problemi facendo assassinare Hyman Roth, Fedro - solo dopo la morte naturale della loro madre - ed inducendo al suicidio Frank Pentangeli. In tutta questa storia il rapporto con la moglie Kay andrà in crisi al punto che la stessa, giá madre di 2 bambini, abortirà per evitare ad un terzo figlio un futuro da criminale. La sceneggiatura della pellicola, come per il Padrino - parte 1, è anche qui frutto della collaborazione tra lo scrittore del romanzo Mario Puzo ed il regista Francis Ford Coppola. Si rivedono anche in questo secondo capitolo della saga un'ottima scenografia e fotografia. Bellissima la colonna sonora che accompagna l'intero film e che è davvero potente in diverse scene prive di dialoghi. Rispetto al primo capitolo, qui le scene d'azione sono davvero minime in quanto prevalgono i dialoghi e in essi la performance attoriale di Al Pacino è davvero straordinaria. Notevole e di assoluta qualità la prova di Robert De Niro che per prepararsi al film si recò 6 mesi a Corleone per imparare il siciliano. Infatti tutte le scene, in formato flashback rispetto alla trama principale, ambientate in un'incredibile ricostruzione di Little Italy, sono state girate in italiano/siciliano e quindi ne consiglio la visione di queste in lingua originale per apprezzare maggiormente l'interpretazione di Robert De Niro. A mio avviso, stante la lunghezza un tantino eccessiva del film (3 ore e mezza) con alcune parti - sicuramente volute dal regista - dal ritmo un pò lento, il Padrino parte II non raggiunge le vette del capolavoro del Padrino parte I, ma comunque, per la eccezionale presenza di Al Pacino e Robert De Niro, va assolutamente visto. Voto: 9/10.
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gsilecchia
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mercoledì 29 maggio 2024
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un dipinto di autorità e inganno
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Quando ripenso a "Il Padrino - Parte II", mi trovo catapultato in un viaggio avvincente attraverso il tempo, immerso nelle intricate dinamiche del potere. Il film di Francis Ford Coppola, diretto da lui stesso, supera il concetto tradizionale di sequel e si immerge nella narrazione del primo capitolo in modo ancora più dettagliato ed esteso. "È difficile che un sequel riesca a eguagliare o superare il suo predecessore, ma "Il Padrino - Parte II" lo fa con una maestria quasi senza confronti." Questo film si distingue per la sua struttura narrativa bifronte. Da un lato, abbiamo la possibilità di seguire la storia di Michael Corleone, il cui ruolo viene interpretato magistralmente da Al Pacino, e che ora si trova a essere il leader indiscusso della famiglia.
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Quando ripenso a "Il Padrino - Parte II", mi trovo catapultato in un viaggio avvincente attraverso il tempo, immerso nelle intricate dinamiche del potere. Il film di Francis Ford Coppola, diretto da lui stesso, supera il concetto tradizionale di sequel e si immerge nella narrazione del primo capitolo in modo ancora più dettagliato ed esteso. "È difficile che un sequel riesca a eguagliare o superare il suo predecessore, ma "Il Padrino - Parte II" lo fa con una maestria quasi senza confronti." Questo film si distingue per la sua struttura narrativa bifronte. Da un lato, abbiamo la possibilità di seguire la storia di Michael Corleone, il cui ruolo viene interpretato magistralmente da Al Pacino, e che ora si trova a essere il leader indiscusso della famiglia. Michael sta cercando di ampliare e stabilizzare il suo dominio, affrontando avversari sia da fuori che da dentro. Invece, il film ci catapulta indietro nel tempo per farci conoscere le radici di Vito Corleone, incarnato da un giovane ma talentuoso Robert De Niro. Gli spettatori rimangono incantati da come queste due storie parallele si srotolano in un balletto emozionante di potere, tradimento e redenzione. Al Pacino ha una performance eccezionale. In "Il Padrino - Parte II," Michael Corleone si trasforma in un personaggio ancor più intricato, uno che è inghiottito dal potere e tormentato dalla paranoia. La sua trasformazione si può percepire in ogni scena, dalla freddezza del suo sguardo all'aumento della distanza emotiva che prova nei confronti della famiglia. La scena in cui Vito si vendica per l'uccisione della sua famiglia in Sicilia è così intensa da trasmettere tutto il suo codice d'onore e la brutalità che segneranno il corso della sua esistenza. Come al solito, l'impeccabile regia di Coppola non delude mai. Ogni scena è attentamente preparata, curando ogni aspetto fino al minimo dettaglio, in modo che contribuisca a creare un affresco di straordinaria bellezza. L'atmosfera di tensione e intimità è costruita attraverso l'utilizzo delle luci e delle ombre, le inquadrature lunghe e i primi piani intensi. Nonostante la complessità della trama, Coppola riesce ad equilibrare perfettamente i due archi narrativi mantenendo una narrazione fluida e senza mai perdere il ritmo. L'aggiunta di Carmine Coppola alla colonna sonora di Nino Rota è un ulteriore elemento che valorizza il film. I temi musicali della famiglia Corleone sono sia epici che malinconici, creando l'atmosfera ideale per narrare le loro storie. Le melodie enfatizzano l'emozione delle scene, dandoci una sensazione ancora più indelebile ad ogni istante. Ciò che mi ha sempre impressionato in particolare riguardo a "Il Padrino - Parte II" è la sua profondità tematica. Il film affronta in modo unico e riuscito le origini del potere, gli intrecci familiari e le conseguenze della tradizione come poche altre opere sono capaci di fare. Ciascun personaggio presenta una profondità tridimensionale, grazie alle sue motivazioni e conflitti interni che arricchiscono la trama con ulteriori strati di complessità. Nella scena del processo a Michael, in cui Pentangeli testimonia, si può apprezzare come il film riesca ad amalgamare abilmente la politica e gli intrecci personali all'interno di una trama avvincente. "Il Padrino - Parte II" è un film che non esita a rappresentare la crudezza della vita mafiosa, ma lo fa con una raffinatezza così elevata da far sembrare la violenza quasi poetica. Ogni volta che c'è una morte o un tradimento, questi eventi sono intrisi di significato, donando alla visione un'impressione intensa e coinvolgente. La decisione di Michael di eliminare tutti i suoi avversari, incluso il traditore Hyman Roth, porta a una serie di omicidi accuratamente pianificati che mostrano chiaramente la sua totale presa del potere ma anche la sua completa disumanizzazione. Non ci sarebbe alcun dubbio nel dare un 10 a "Il Padrino - Parte II", se dovessi votarlo. Il film non solo è all'altezza del suo predecessore, ma in molti aspetti lo supera. Questa pellicola è una vera e propria opera d'arte del cinema, che riesce a combinare in modo eccellente la regia, le performance degli attori, la sceneggiatura e la colonna sonora. In particolare, il film va a toccare corde profonde esplorando temi universali attraverso la lente di una storia molto specifica. Come già evidenziato in precedenza, "Il Padrino - Parte II" non è semplicemente un sequel, ma piuttosto una potentissima evoluzione di una saga che ha stabilito gli standard del genere. La storia è un viaggio intrapreso tra le profonde ombre dell'animo umano, narrato con tale abilità che lascia il fiato sospeso. Ogni volta che lo guardi, il film ti svela nuove sfumature e spunti di riflessione, lasciando un'impronta indelebile nella tua mente ancora molto tempo dopo la fine dei titoli di coda. Se non lo hai ancora provato, è un'esperienza che vale la pena vivere completamente. Se l'hai già visto, saprai che è un capolavoro al quale si torna sempre con piacere rinnovato.
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