Sono Sartana il vostro becchino

Dopo il debutto come Sartana nel film ‘Mille dollari sul nero’ di Alberto Cardone (’66), l’attore zarese Gianni Garko avvia una lunga scalata nelle vesti del più celebre gambler del West prima diretto da Gianfranco Parolini (‘Se incontri Sartana prega per la tua morte’, ’68), poi con Giuliano Carnimeo, con cui girò tre Sartana. Il primo della serie è ‘Sono Sartana, il vostro becchino’ (’69), in cui, oltre a Garko, compare un nome di lusso quale Klaus Kinski che interpreta il complementare di Sartana, Holden, perseguitato dalla sfortuna ma infallibile con la pistola. La trama tende al giallo-poliziesco e Sartana è una sorta di James Bond ante litteram. Il ritmo è ben sostenuto e l’interpretazione di Garko eccellente (Sartana è tagliato a sua misura). A differenza di Parolini, che nel medesimo anno dirige Lee Van Cleef in ‘Ehi amico…c’è Sabata, hai chiuso!’, Carnimeo non imposta il personaggio con ironia, ma gli attribuisce la freddezza e la spietatezza di un giustiziere impavido e infallibile, conosciuto da tutti e temuto per la sua indole vendicativa. Così lo scaltro Fischio Jenkins tenta di eliminare Sartana compiendo una rapina nei suoi panni e scatenandogli contro tutti i bounty killers della zona che lo inseguono per riscuotere la taglia di 10.000 dollari. Dopo una serie di vicissitudini condivise con l’amico ladro Buddy Ben, Sartana giunge a Poker Fall ove scopre un’associazione a delinquere tra lo sceriffo Fischio Jenkins (quello della rapina) e Buxter Red, proprietario del saloon. Il nero pistolero riesce incredibilmente a sopravvivere nonostante i numerosi tentativi che i suoi nemici compiono per farlo fuori e pian piano, con sorprendente intelligenza e abilità, risale al responsabile di tutto che, colpo di scena, non è altri che lo stesso direttore della North Western Bank. Originali le musiche di Vasco & Mancuso. Resta un cult da vedere.