fabrizio80
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martedì 22 aprile 2025
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solo il secondo episodio mi ? piaciuto del film
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Titolo ingannevole pensando di vedere uno dei tanti film della coppia Franco e Cicco come "I due mafiosi nel Far West", "Franco, Ciccio e il pirata Barbanera", invece sono rimasto deluso così come non mi è piaciuto il loro episodio e cioè il primo. Ho trovato divertente il secondo episodio con Nino Taranto.
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elgatoloco
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lunedì 20 settembre 2021
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carino, "boccaccesco "
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"Franco,, Ciccio e le vedove allegre"(Marino Girolami, scritto da Amedeo Sollazzo e Roberto Gianbiti, 1968). Poca contestazione, nonostante l'anno, in questo film che vede tre episodi, il primo con Franco e Ciccio che devono"dividersi"la moglie dopo che la presenta vedova, risposatasi con Franco, vede ricomparire il maito(Ciccio). Saranno entrambi"becchi"quando ospiteranno un prestante vedovello, invero maschio adulto di colore ma npaoletnao, "figlio dllla guerra". Nel secondo, più vaudeville che poche, un tribunale deve decidere della sorte di una donna(vedova senza figli) che ha promesso una somma a un sacrestano(Nino Taranto)pur di avere l'eredità.
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"Franco,, Ciccio e le vedove allegre"(Marino Girolami, scritto da Amedeo Sollazzo e Roberto Gianbiti, 1968). Poca contestazione, nonostante l'anno, in questo film che vede tre episodi, il primo con Franco e Ciccio che devono"dividersi"la moglie dopo che la presenta vedova, risposatasi con Franco, vede ricomparire il maito(Ciccio). Saranno entrambi"becchi"quando ospiteranno un prestante vedovello, invero maschio adulto di colore ma npaoletnao, "figlio dllla guerra". Nel secondo, più vaudeville che poche, un tribunale deve decidere della sorte di una donna(vedova senza figli) che ha promesso una somma a un sacrestano(Nino Taranto)pur di avere l'eredità. Ma il figlio non si sa di chi sia... Nel terzo Raimondo Vianello, commerciante di"sanitari"(ma la sua vera attività tende a nasconderla, parlando di"ceramiche artistiche")deve ricevere la giovane moglie USA del nonno, se ne innamora, ma dovrà vedersela col figlio... A episodi, oaicevlli senza essere speciali, anzi un po'convenzionali, vedono inteprreti bravi: Franco e Ciccio, allora italoparlanti più che"siculo"come sarà poi, Nino Tarranto "sacrista" dai sette figli forse però non suoi, che fa molto bene la vittima imbranata, salvo poi saltar fuori quando necessario, Raimondo Vianello ne classico rurolo che l'ha reso famoso, marito un po'tartassato dalla moglie ma sempre in cerca di"distrazioni", classico ruolo che però rende con solido professionismo. Un'immagine, un'icona, quella di Vianello, anche autore di tanti sketches TV e di qualche film(qui non figura come tale)che ha saputo, "gneialnente"eternare un personaggio, renderelo , appunto, qualcosa di "eterno", di sempre riproponibile, a perosne di diverse generazion. Sceneggiture abbastanze teatrali, appunto tra la pochae e il vaudeville, convensionali ma complessivamente ben scritte, a differenza di tanti film asoslutamente"routinari"che sarebbero emersi dopo. Coomplessiavamente, considerando gli episodi, anche l'alternanza di personaggi-attori molto diversi tra loro, che, un po'"sanza infamia e sanza lodo", virano però verso un divertissement non idiota, non stentoreo, pur senza eccellere in originalità, ci avviciniamo qui a quel"livello medio"dlela filmografia che oggi, in specie in Italia,s embra decisamente carente. Tra le donnoe, Dominique Boschero e Margaret Lee emergono, insieme però a Adraiana Facchetti, la moglie del"sanitario"Vianello, ma la vera presenza"extra"nel ruolo del narratore e naturalm,ente del cantatutore8Canta"Il CIelo"e"Sarà perché ti amo") è quella, gradevolissima e indimencitacile, di Lucio Dalla, altrimenti impegnato, come sappiamo anche con i fratelli Taviani e in comuqnue in film di maggiore livello sul piano artistico-culturale.Dalla, veramente, "artista totale".in un film non memoborabile, in quest'occasione, ma gradevole e di quel"livello medio"oggi raro da identiticare e da ritrovare, anche in opere altrimenti accettabili El Gato
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elgatoloco
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venerdì 28 febbraio 2020
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non solo franco e ciccio, nel film
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"Franco, Ciccio e le vedove allegre"(Marino Girolami, 1968, scritto con Gianviti e Sollazzo)solo nel primo episodio-.è a episodi, il fim-presenta Franco e Ciccio che"si contendono"Rossella Como, nel senso che Ciccio, per debiti di gioco, aveva finto il suicidio e s'era allontanato, tornando quando la moglie s'era sposata con Franco. Ma, a contri fatti e vista la"spartizione", entrambi saranno vittime di una "beffa del destino"... Qui vige il copione, dunque anche Franco Franchi , pur non lesinando espressioni mimiche facciali, non si può concedere le sue improvvisazioni mimiche"axtra legem"e non può eccedere nel"surrealismo verbale".
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"Franco, Ciccio e le vedove allegre"(Marino Girolami, 1968, scritto con Gianviti e Sollazzo)solo nel primo episodio-.è a episodi, il fim-presenta Franco e Ciccio che"si contendono"Rossella Como, nel senso che Ciccio, per debiti di gioco, aveva finto il suicidio e s'era allontanato, tornando quando la moglie s'era sposata con Franco. Ma, a contri fatti e vista la"spartizione", entrambi saranno vittime di una "beffa del destino"... Qui vige il copione, dunque anche Franco Franchi , pur non lesinando espressioni mimiche facciali, non si può concedere le sue improvvisazioni mimiche"axtra legem"e non può eccedere nel"surrealismo verbale". Bravi comunque, i due... IN"Una povera vedova"DOmique Boschero, rimasta vedova senza figli, deve "produrre"un figlio per non essere diseredata e s'era rivolta al sacrestano, ma... Una querelle giudiziaria mai conclusa, dove è La bravura di Nino Taranto(grande interprete soprattutto di teatro comico) ad emergere, nel ruolo citato. Svelamento di corna non previste-classico tema da commedia italiana, ma anche di tanti vaudevilles, che qui , a tratti, trascolora nel grottesco. Nel Terzo epsidio ("La vedva del nono")un ignaro veditore di ceramiche da bagno(Raimondo Vianello, qui non co-autore della sceneggiatura, cosa "rara")va a prendere la nonna made in USA, in realtà vedova gioanissima del nonno dell'uomo. Protagonisti Vianelli, in uno dei suoi classici ruoli da seduttore frustrato(la"nonna"gli viene portata via dal figlio, chitarrista di Lucio Dalla) non senza vari problemi con la moglie e Margaret Lee quale "nonna". In altri termini, un ruolo"classico"di Vianello quale marito fedifrago e menzognero, Filmetto poco originale, che, pur essendo del"mitico" 1968, mostra rapporti sentimentali molto tradizionali, con l'evidenziazione ossessiva del tradimento, delle"corna", ma che fa emergere fior fiore di interpreti, Ma c0è dell'altro: Un bravissimo Lucio Dalla, allora quasi esordiente(ma aveva già interpretato qualche film quale attore)che commenta le vicende, in particolare la prima e nel terzo episodio canta il suo celebre brano"Il Cielo", mentre all'inizio propone"E dire che ti amo". Dalla sempre valido come cantante e autore di musiche, ma anche come attore, come ha dimostrato in particolare, se ben ricordo, con i Fratelli Taviani. Quando si guarda un film così(con le caratteristiche messe in luce poco sopra), bisogna situarlo nel tempo, senza chiedergli troppo, ma neanche classificarlo a priori come"scrasamente valido". El Gato
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