gianni lucini
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sabato 3 dicembre 2011
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l'occasione di paul jones
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Paul Jones ha da poco scelto di lasciare i Manfred mann, il gruppo che gli ha dato la popolarità, quando viene chiamato dal regista Peter Watkins a interpretare la parte del protagonista in "Privilege", uno dei film simbolo degli anni Sessanta. Il suo personaggio è quello di Steve Shorter, un cantante pop strumentalizzato dal music business e poi abbandonato a se stesso quando prende coscienza della sua condizione. Nell'interpretazione Jones perde un po' del carisma scenico che ha dimostrato nei concerti, ma si guadagna quel pezzetto d'immortalità che le sue esperienze musicali solistiche probabilmente non gli avrebbero dato.
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Paul Jones ha da poco scelto di lasciare i Manfred mann, il gruppo che gli ha dato la popolarità, quando viene chiamato dal regista Peter Watkins a interpretare la parte del protagonista in "Privilege", uno dei film simbolo degli anni Sessanta. Il suo personaggio è quello di Steve Shorter, un cantante pop strumentalizzato dal music business e poi abbandonato a se stesso quando prende coscienza della sua condizione. Nell'interpretazione Jones perde un po' del carisma scenico che ha dimostrato nei concerti, ma si guadagna quel pezzetto d'immortalità che le sue esperienze musicali solistiche probabilmente non gli avrebbero dato.
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bissoli
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martedì 23 giugno 2009
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capolavoro
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Bellissimo film, profondo, interiore, delirante, vero. Tutto il film è meraviglioso, ma il dialogo mentre si vede Londra, questo dialogo è semplicemente divino. Un personaggio chiede all'altro: Guarda Londra, 8 milioni di abitanti.Credi tu che se tutti avessero cibo, sesso, comodità, salute, bellezza... credi tu che sarebbero felici, creativi...
Film affascinante che dà i brividi ogni volta che lo rivedo. L'ho visto al cinema nella versione italiana nel 1968, la prima volta, mentre facevo l'operatore al Melchiori. Poi l'ho fortunosamente recuperato, ma nella versione inglese. Questo film è uno scavo nella psiche umana. Tratta i problemi che incontrano gli artisti, i poeti. La ricchezza interiore dà grandi gioie ma anche grandi sofferenze.
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