Uccellacci e uccellini

peccato che non ci sono più registi e attori di questi livelli

grottesco ,ironico ,triste ,malinconico ,bello .

Favola allegoica con un gran senso della storia: L'intellettuale è qui un corvo predicatore che ci rimette letteralmente penne e pelle, riconoscendo però che il suo ruolo di coscienza critica non è morto e non può morire; qualcuno verrà a prenderne il posto ...

un grande ppp ci racconta la crisi dell'intelletttuale nell'italia degli anni 60, affidando il proprio messaggio ad un corvo che incontra di roma un padre e un figlio in giro per le borgate alla periferia di roma. racconta loro favole, esprime i suoi dubbi sull'ideologia marxista-leninista in cui aveva sempre creduto. simbolo di un mnodo di pensare scomodo per la moralista italia dell'epoca finirà mangiato dai due protagonisti (ninetto davoili e un grandissimo totò). belli i titoli di testa e di coda scritti e cantati da domenico modugno. da non perdere.

Totò e Ninetto Davoli durante un cammino attraverso dei surreali periferici sobborghi romani fanno l'incontro di un intrapendente corvo, che si propone loro come compagno di viaggio. Il volatile,che si fa portavoce delle istanze tipiche della filosofia marxista,quasi ad incarnare un intellettuale comunista alle prese con il disagio connaturato alle vicende della contamporanea società italiana , racconta ai suoi ascoltatori una novella su due frati francescani. Si apre una sorta di racconto nel racconto che vuole colpire la tradizionale predicazione cristiana addossandole quelle stesse colpe che già Marx le aveva rimproverato nelle "Tesi su Feuerbach". Riprende poi il cammino dei due protagonisti che , fra alterne vicende in cui sfruttano e vengano sfruttati dal prossimo ,giunge all'epilogo nella "soppressione" del corvo, inutile scocciatore e latore di uno scomodo messaggio. [+]

Totò e Ninetto Davoli durante un cammino attraverso dei surreali periferici sobborghi romani fanno l'incontro di un intrapendente corvo, che si propone loro come compagno di viaggio. Il volatile,che si fa portavoce delle istanze tipiche della filosofia marxista,quasi ad incarnare un intellettuale comunista alle prese con il disagio connaturato alle vicende della contamporanea società italiana , racconta ai suoi ascoltatori una novella su due frati francescani. Si apre una sorta di racconto nel racconto che vuole colpire la tradizionale predicazione cristiana addossandole quelle stesse colpe che già Marx le aveva rimproverato nelle "Tesi su Feuerbach". Riprende poi il cammino dei due protagonisti che , fra alterne vicende in cui sfruttano e vengano sfruttati dal prossimo ,giunge all'epilogo nella "soppressione" del corvo, inutile scocciatore e latore di uno scomodo messaggio. Il film vede la luce all'indomani della morte di Togliatti, massimo punto di riferimento del partito comunista italiano dell'epoca, e nasce proprio dall'amara considerazione della fine di un'ideologia:un pò perchè ne era passato il tempo ,un pòperchè quell'idea è parsa essere antitetica al naturale sentire dell'uomo. Da vedere [-]