casilde
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martedì 22 novembre 2016
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che assurdita' la guerra!
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Ho veduto questo splendido film giorni orsono. Lo avevo sentito nominare tanto per il passato. Che assurdità, che tragedia, che crudeltà la guerra! Gli uomini perdono il contatto con la realtà, la stupidità la fa da padrona insieme alla vanagloria e alla crudeltà! Se poi si pensa che il film trae spunto da fatti realmente accaduti lo sgomento ti serra la gola. Quello che mi ha più impressionato è l'esecuzione del soldato ferito e portato in barella al luogo del supplizio. Come si può perdere l'umana pietà fino a quel punto? In che conto si tiene la vita di uomini sbattuti dentro un'avventura non cercata, non voluta, in nome di "onore" (ma quale onore?!) che fa sì che giovani fino a poco prima pacifici e intenti alle loro occupazion vengano scaraventati in un inferno dal quale non torneranno più o se torneranno non saranno più gli stessi di prima.
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Ho veduto questo splendido film giorni orsono. Lo avevo sentito nominare tanto per il passato. Che assurdità, che tragedia, che crudeltà la guerra! Gli uomini perdono il contatto con la realtà, la stupidità la fa da padrona insieme alla vanagloria e alla crudeltà! Se poi si pensa che il film trae spunto da fatti realmente accaduti lo sgomento ti serra la gola. Quello che mi ha più impressionato è l'esecuzione del soldato ferito e portato in barella al luogo del supplizio. Come si può perdere l'umana pietà fino a quel punto? In che conto si tiene la vita di uomini sbattuti dentro un'avventura non cercata, non voluta, in nome di "onore" (ma quale onore?!) che fa sì che giovani fino a poco prima pacifici e intenti alle loro occupazion vengano scaraventati in un inferno dal quale non torneranno più o se torneranno non saranno più gli stessi di prima. Solo la figura del colonnello -avvocato conserva qualcosa che lo distingue dagli altri ipocriti, falsi, indegni Capi dello Sato Maggiore questo qualcosa è l'umanità, il rendersi conto che si è voluto condannare tre innocenti per coprire le perverse ideee dei Capi! Combatterà contro i "mulini a vento" della logica spietata, assassina che domina tutti gli altri, ma fallirà. Stupendo film di denuncia con un regista sublime!
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jos_d
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domenica 21 giugno 2009
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una pietra miliare del cinema antimilitarista
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Ispirato ad un romanzo di Humphrey Cobb, film narra di una amara ed indecorosa vicenda ambientata nel primo conflitto bellico mondiale, attraverso la quale il regista presenta gli orrori della guerra, più che in tutta la loro crudezza, in tutta la loro meschinità. La storia racconta infatti della decisione degli alti gradi dell’esercito francese di tentare la conquista di una postazione chiamata “il formicaio”, e delle tragiche conseguenze che la stessa ha per un intero reggimento di soldati. Il coraggioso colonnello Dax -interpretato magistralmente da Kirk Duglas- si oppone da subito all’iniziativa, essendosi reso conto che si tratta di una missione suicida, ma la decisione è ormai presa e così accetta a malincuore di dirigere il reggimento verso l’inevitabile disfatta.
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Ispirato ad un romanzo di Humphrey Cobb, film narra di una amara ed indecorosa vicenda ambientata nel primo conflitto bellico mondiale, attraverso la quale il regista presenta gli orrori della guerra, più che in tutta la loro crudezza, in tutta la loro meschinità. La storia racconta infatti della decisione degli alti gradi dell’esercito francese di tentare la conquista di una postazione chiamata “il formicaio”, e delle tragiche conseguenze che la stessa ha per un intero reggimento di soldati. Il coraggioso colonnello Dax -interpretato magistralmente da Kirk Duglas- si oppone da subito all’iniziativa, essendosi reso conto che si tratta di una missione suicida, ma la decisione è ormai presa e così accetta a malincuore di dirigere il reggimento verso l’inevitabile disfatta. Quando però la corte marziale condanna a morte tre dei suoi, imputando alla loro codardia l’insuccesso militare, il colonnello perde le staffe e si mette contro tutto e tutti nel tentativo di salvarli.
Film intelligente ed appassionante, che va certamente menzionato fra le pietre miliari del filone cinematografico antimilitarista inaugurato da “La grande illusione” di Jean Renoir. Del resto, sebbene la trama sia sensibilmente diversa (in “Orizzonti di Gloria” si parla in particolare della crudeltà ed insensatezza con le quali a volte le gerarchie militari sacrificano deliberatamente decine di migliaia di vite umane), il destino cui andrà incontro questo film è del tutto simile a quello della pellicola di Jean Renoir: bandito in Francia per oltre vent’anni, allo stesso modo di come quest’ultimo fu censurato in Germania ed in Italia.
Dal punto di vista delle tecniche utilizzate, va poi segnalata la sperimentazione del “travelling all’indietro”, una tecnica che Kubrick riutilizzerà spesso in futuro (in particolare: in “Spartacus” e “Full metal Jacket”) per dare maggiore autorevolezza al moto di un personaggio.
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matteo
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giovedì 10 marzo 2005
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un film incompreso
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Il capolavoro di Kubrick è stato per anni considerato erroneamente un film pacifista, soprattutto a causa del Comandante Dux, personaggio interpretato magistralmente da Kirk Douglas. In realtà il regista non fa altro che mostrare la miseritudine dell'uomo, di cui la guerra non è che un'espressione, senza offrire necessariamente una posizione pacifista. Anzi si può dire che la generosità del comandante Dux risulta completamente inadeguata nel contesto bellico: la guerra si fa con il cinismo del generale Mireau, che prima della battaglia conta quanti uomini dovranno morire...
Kubrick mostra semplicemente come vanno le cose in guerra, e molti hanno confuso la bontà del comandante Dux con una sua presa di posizione pacifista, ma l'unico messaggio che egli vuole veramente trasmettere è l'inadeguatezza dei cosiddetti personaggi positivi in un contesto che esprime tutta la miseria dell'umanità, come quello della guerra.
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Il capolavoro di Kubrick è stato per anni considerato erroneamente un film pacifista, soprattutto a causa del Comandante Dux, personaggio interpretato magistralmente da Kirk Douglas. In realtà il regista non fa altro che mostrare la miseritudine dell'uomo, di cui la guerra non è che un'espressione, senza offrire necessariamente una posizione pacifista. Anzi si può dire che la generosità del comandante Dux risulta completamente inadeguata nel contesto bellico: la guerra si fa con il cinismo del generale Mireau, che prima della battaglia conta quanti uomini dovranno morire...
Kubrick mostra semplicemente come vanno le cose in guerra, e molti hanno confuso la bontà del comandante Dux con una sua presa di posizione pacifista, ma l'unico messaggio che egli vuole veramente trasmettere è l'inadeguatezza dei cosiddetti personaggi positivi in un contesto che esprime tutta la miseria dell'umanità, come quello della guerra.
Tra l'altro questo concetto verrà ribadito con il generale di ferro di Full Metal Jackett.
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[+] "il capolavoro di kubrick è stato per anni.."
(di dirac)
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[+] un film incompreso... da te!
(di paolo)
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[+] sono troppo d'accordo con te
(di megudoc )
[ - ] sono troppo d'accordo con te
[+] non hai compreso proprio tu ... ( dax e non dux )
(di ginettothereal)
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