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"The Private Life of Major Benson"è una deliziosa o almeno gradevolissima commedia di Jerry Hopper,"mago "del genere- il serissimo, "najone"pluridecorato maggiore Benson, un po'"fanatico", venendo rimosso(neanche"promoveatur ut amoveatur", non essendo una promozione, anzi...)e retrocesso al rango di istruttore generale in una scuola militare, ha a che fare con quasi bambini piangenti e"mammoni"(per le sue idee, però...)e, tramite l'innamoramento con Julie Adams, bella pediatra della scuola, fa un percorso di"educazione sentimentale"che lo riporta a più miti consigli, a non essere più il fanatico di un tempo, che voleva trasfromare i "lattanti"in bevitori di whisky, secondo una sua celebre espressione, ripresa anche dai rotocalchi. Bella commediola, senza volgarità(erano gli anni Cinquanta, i "rolling years"del rock'n roll(ma qui non ve n'è praticamente traccia), con la Adams e soprattutto un giovane Charlton Heston, non nei panni di"Ben Hur"ma di Benson, appunto...Un cinema molto precedente alla"hollywood di rottura"degli anni successivi, con Dennis Hopper, Peter Fonda, Nicholson etc., ma un cinema comunque a misura di persona, indipendentemente dalla presidenza(allora conservatrice, ritengo, forse con Truman alla testa, ma ora non ho voglia di consultare un volume di storia americana...)e un cinema comunque "sano"nel voler, senza polemica, mettere il dito sulla piaga del militarismo esasperato, dell'eccesso delle educazioni autoritarie etc.Il tutto con un sorriso, che non guasta, anche perché la commedia, in certi casi, è vero: "Ridendo castigar mores"... Prodotti di un tempo, che opggi si guardano come storicamente guarderemmo alle guerre mondiali o quasi anche se comunque successivi. Il nostro tempo"morde e inghiotte"tutto... El Gato
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