figliounico
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mercoledì 19 aprile 2023
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un soggetto alla de amicis
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Una storia da libro cuore messa in scena nel 1955 in stile neorealista con colonna sonora di Nino Rota da un artigiano dimenticato del cinema italiano, Franco Rossi. Al centro della commedia dei buoni sentimenti c’è l’amicizia tra due giovanissimi studenti appartenenti a classi sociali diverse. Il racconto è lineare ed il tono è tra il sentimentale ed il patetico. Un occhio disincantato è gettato sulla realtà sociale dell’epoca vista attraverso lo sguardo curioso ed inconsapevole di uno dei due che una mattina marina la scuola e bighellonando per la città si imbatte prima nel lavoro minorile, un ragazzo che spenna polli insieme al padre, poi nella vecchia bigotta in chiesa che lo rimprovera per aver acceso una candela senza versare l’offerta, infine in un muratore su una scala, a cui, non rendendosi conto del pericolo che gli fa correre, chiede l’ora.
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Una storia da libro cuore messa in scena nel 1955 in stile neorealista con colonna sonora di Nino Rota da un artigiano dimenticato del cinema italiano, Franco Rossi. Al centro della commedia dei buoni sentimenti c’è l’amicizia tra due giovanissimi studenti appartenenti a classi sociali diverse. Il racconto è lineare ed il tono è tra il sentimentale ed il patetico. Un occhio disincantato è gettato sulla realtà sociale dell’epoca vista attraverso lo sguardo curioso ed inconsapevole di uno dei due che una mattina marina la scuola e bighellonando per la città si imbatte prima nel lavoro minorile, un ragazzo che spenna polli insieme al padre, poi nella vecchia bigotta in chiesa che lo rimprovera per aver acceso una candela senza versare l’offerta, infine in un muratore su una scala, a cui, non rendendosi conto del pericolo che gli fa correre, chiede l’ora. Bravissimi i due protagonisti, Geronimo Meynier e Andrea Scirè in un cast di attori poco noti già a quel tempo e caduti come il loro regista nel più totale oblio.
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adriano
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domenica 3 dicembre 2017
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dovrebbe essere proiettato nelle scuole
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Avevo la stessa eta dei protagonisti quando vidi questo film sul grande schermo verso la fine degli anni cinquanta in un cinema della periferia di Milano. Vi andai da solo ,ricordo, perchè a quei tempi i genitori non avevano timori a lasciare uscire di casa i propri figli
pre adolescenti.
Lo ricordo con emozione perchè ,dopo averlo visto avrei tanto desiderato maturare vere amicizie come nel film ma purtroppo non ci riuscii.
Lo studio ,il servizio militare ,l'amore la vita coniugale e poi i figli .... ma la vera amicizia quella no.
Mi rimane il ricordo, l'emozione provata nel vedere questo splendido film.
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franco guido
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lunedì 13 aprile 2015
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il film, che ho visto 2 volte a distanza di
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diversi anni, l'ho sempre trovato bello, nitido e struggente - Condivido quanto scritto da Massimo, in particolare la citazione di Goncarov sull'amicizia - E' vero, come per l'amore, non basta il cuore e il sentimento, ci vuole sempre anche il cervello....
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massimo
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sabato 27 ottobre 2012
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un affresco a tinte vivaci di sentimenti autentici
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Ebbi modo di vedere "Amici per la pelle" fin dall'adolescenza (avevo proprio l'età di Mario Camurati e Franco Petrocinetti)...Debbo dire che questo film (seppur girato trent'anni prima della mia nascita) ha avuto il merito di imprimere in me un affresco a tinte vivaci di sentimenti autentici, che molto mi ha aiutato nella crescita e nelle relazioni interpersonali...Non solo: crescendo, grazie a questa pellicola in bianco e nero ho compreso quanto sia vera la massima di Goncarov, il quale ebbe a dire che "L'amicizia [...] ha il suo rifugio non nei nervi, non nel sangue, ma nel cervello e nella coscienza".
Noto con piacere che questo forum è letto anche da Andrea Scirè Borghese (Franco Petrocinetti): quale occasione migliore per esternarLe, caro "Petrocinetti", il mio grazie.
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Ebbi modo di vedere "Amici per la pelle" fin dall'adolescenza (avevo proprio l'età di Mario Camurati e Franco Petrocinetti)...Debbo dire che questo film (seppur girato trent'anni prima della mia nascita) ha avuto il merito di imprimere in me un affresco a tinte vivaci di sentimenti autentici, che molto mi ha aiutato nella crescita e nelle relazioni interpersonali...Non solo: crescendo, grazie a questa pellicola in bianco e nero ho compreso quanto sia vera la massima di Goncarov, il quale ebbe a dire che "L'amicizia [...] ha il suo rifugio non nei nervi, non nel sangue, ma nel cervello e nella coscienza".
Noto con piacere che questo forum è letto anche da Andrea Scirè Borghese (Franco Petrocinetti): quale occasione migliore per esternarLe, caro "Petrocinetti", il mio grazie...unitamente ad affettuosi AUGURI... Spero tanto che anche altri adolescenti abbiano modo di avvicinarsi a questo capolavoro cinematografico...magari (chissà!) nell'ambito di un percorso sinergico tra agenzie educative (mi vien da pensare alla scuola) ed al mondo della cinematografia...Nell'attuale periodo di crisi (anche valoriale ed identitaria), sono fermamente convinto che anche il "bianco e nero" può contribuire a colorare, decisamente, le premesse del futuro!
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massimo
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sabato 27 ottobre 2012
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affresco a tinte vivaci di sentimenti autentici
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Ho avuto modo di vedere il film "Amici per la pelle" prima da adolescente (proprio all'età di Mario Camurati e Franco Petrocinetti) e poi anche negli anni successivi...Devo dire che è uno di quei pochi film che non mi stanco mai di rivedere. Sono nato giusto trent'anni dopo la lavorazione del film (nel 1985), ma a quella pellicola in bianco e nero riconosco il merito di aver contribuito ad imprimere nel mio animo un affresco a tinte vivaci di sentimenti autentici (quale è l'amicizia), in assenza dei quali l'uomo è nulla! Negli anni, grazie anche ad "Amici per la pelle", ho avuto modo di comprendere quanto fosse vera la massima di Ivan Goncarov, il quale ebbe a dire che "L'amicizia [.
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Ho avuto modo di vedere il film "Amici per la pelle" prima da adolescente (proprio all'età di Mario Camurati e Franco Petrocinetti) e poi anche negli anni successivi...Devo dire che è uno di quei pochi film che non mi stanco mai di rivedere. Sono nato giusto trent'anni dopo la lavorazione del film (nel 1985), ma a quella pellicola in bianco e nero riconosco il merito di aver contribuito ad imprimere nel mio animo un affresco a tinte vivaci di sentimenti autentici (quale è l'amicizia), in assenza dei quali l'uomo è nulla! Negli anni, grazie anche ad "Amici per la pelle", ho avuto modo di comprendere quanto fosse vera la massima di Ivan Goncarov, il quale ebbe a dire che "L'amicizia [...] ha il suo rifugio non nei nervi, non nel sangue, ma nel cervello e nella coscienza". Noto con piacere che questo forum è letto anche da Andrea Scirè Borghese (Franco Petrocinetti): colgo l'occasione per esternargli, dal profondo del cuore, il mio grazie...In questo periodo di crisi (anche valoriale), spero che altri adolescenti abbiano modo di accostarsi a capolavori come "Amici per la pelle"...magari (chissà!) nell'ambito di un percorso sinergico tra agenzie educative (penso al mondo della scuola) e mondo del cinema...Riempire di contenuti ciò che sembra vuoto...chiave di volta perchè anche il bianco e nero (non da relegare al dimenticatoio!) contribuiscano davvero a costruire le premesse per il futuro!
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carlo de la vega
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lunedì 14 dicembre 2009
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a work of art
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Like many other people I watched the film for the first time many years ago, in 1966, at the age of fourteen. At that time it left me heavily impressed, almost depressed for a couple of days, so that I was asked by my family if there was something wrong with me. As the years went by, I forgot most about the movie. After a while I couldn`t even remember the title, but I always kept in mind that there was this incredible italian black and white movie, something about friendship, which had had such a great impact on me.
It was a couple of weeks ago that I tripped over a website, where someone wrote about a film which influenced his whole life, an old italian film, called "friends for life". I tried to find out what was available about the movie and it was soon clear, it was that particular movie.
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Like many other people I watched the film for the first time many years ago, in 1966, at the age of fourteen. At that time it left me heavily impressed, almost depressed for a couple of days, so that I was asked by my family if there was something wrong with me. As the years went by, I forgot most about the movie. After a while I couldn`t even remember the title, but I always kept in mind that there was this incredible italian black and white movie, something about friendship, which had had such a great impact on me.
It was a couple of weeks ago that I tripped over a website, where someone wrote about a film which influenced his whole life, an old italian film, called "friends for life". I tried to find out what was available about the movie and it was soon clear, it was that particular movie. Unforttunately I could not get hold of a copy on DVD, but I was lucky to find a "Video-on demand Website", where on can rent it as a stream for 24 hours. So I watched it a second time - and what should I say - I was almost equally impressed as 43 years ago. That puzzeld me a bit and I asked my son, a grown up person, 25 years of age, watch that movie and tell what you think of it.
"This is really an astonishing film", was his answer, "funny dialogs, very convincing performance of the two boys. Andrea Sciré plays the more sensitiv Franco with all the the necessary balance between coolness and emotionality to avoid sentimental slips and the performance of Geronimo Meynier as Mario is very authentic. The ending is like blow into the emotional solar plexis. Really a fantastic movie".
Whatever it is, which makes this film exceptional - I have not found out yet, but I wish this little work of art was availible or purchasable as a hard copy, so that we can show it to our children and grandchildren.
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taylor hayes
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lunedì 15 dicembre 2008
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l'amicizia
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Un affresco asciutto, neoralista e sincero del sentimento più proibito e proibitivo che sia mai esistito: un amico vero è cosa assai rara, e se lo si perde è una tragedia senza fine. Film bellissimo, profondo e commovente. Spero venga riscoperto e rivalutato. Capolavoro.
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antonio
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giovedì 9 ottobre 2008
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impossibile dimenticarlo!!!
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Visto un pomeriggio di circa trent'anni fà (alla "TV DEI RAGAZZI") e mai dimenticato, un inno ai valori dell'amicizia!!!
Grazie ad internet sono riuscito a trovarlo (impresa non facile, perchè non ricordavo più il titolo) e rivedendolo con nostalgia mi ha emozionato come allora.
Grandi tutti gli attori e in particolare Geronimo Meyer!
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(di andrea scire' borghese)
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rediesis
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lunedì 11 settembre 2006
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bel film sull'amicizia
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Allora, se questo film fosse girato oggi sarebbe di sicuro un kolossal gay, invece nel '55 c'era ancora del pudore. Una bellissima storia di fraterna, sincera e disinteressata amicizia tra due ragazzini provenienti da ambienti familiari così diversi, uno borghese , l'altro figlio di un diplomatico ricchissimo.
Ancora più apprezzabile è che i due non si muovono entro i luoghi comuni del ricco=snob e triste povero=simpatico e lavoratore.
Entrambi sono 2 ragazzini naturali e spontanei, certo, il figlio del diplomatico gira in taxi, vive in albergo e indossa già il Loden a 14 anni, eppure sembra che non ci dia peso, e d'altra parte il borghese non rimane abbarbagliato dal lusso e dai soldi.
Purtroppo per colpa dell'invidia e di una parola affrettata il piccolo Mario Petrocinetti si trova "costretto" a seguire il padre in Sudan, interrompendo così una amicizia le cui basi erano oneste, pulite e sincere.
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paolo
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martedì 25 luglio 2006
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struggente, indimenticabie, insuperabile!
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Il più sensibile, delicato e penetrante film italiano sul tema dell'amicizia. E' stato girato più di mezzo secolo fa, eppure nulla è cambiato, nell'entusiasmante esperienza del diventare amici, soprattutto a 13 anni. Quel tipo di rapporto esclusivo, quella simpatia inarrestabile, quella tenerezza malcelata... e perfino quella conclusione così inattesa, anch'essa tipica di tante amicizie troppo forti per non finire male. Un inno elegiaco e travolgente sul più struggente dei sentimenti. Impareggiabile!
[+] grazie paolo !
(di andrea scire')
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