Pietro Bianchi
Nel suo voracissimo appetito, tipico d'un ragazzaccio cresciuto troppo in fretta, il cinema s'attacca ai temi letterari più originali e incongrui. Ora è venuta la volta dell'umorista ottocentesco Gogol ritenuto, con Puskin, il padre della letteratura russa moderna. Sia perché fiorito in un'epoca artisticamente aristocratica, sia perché certi motivi immediati, che suscitavano il riso cento anni fa, non ci fanno ora né caldo né freddo, e si sono, per così dire, perduti per strada, Gogol risulta scrittore non molto semplice. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (2081 caratteri spazi inclusi) su 31 Dicembre 1950