Inferno di fuoco |
|
||||||||||
Un film di R.G. Springsteen.
Con Marie Windsor, Forrest Tucker, Jim Davis, Bill Elliott, H.B. Warner.
continua»
Titolo originale Helfire.
Western,
b/n
durata 92 min.
- USA 1949.
|
|||||||||||
|
|||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Misconosciuto western da rivederedi Andrea RossiFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 7 marzo 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Hellfire è un western misconosciuto ma di notevole fattura. Tratta del cambio di identità di una donna(Marie Windsor)in fuorilegge e il suo tentativo di riacquistare l'identità perduta. La sequenza iniziale è quasi operistica: un predicatore spinge le persone alla "retta via" in un saloon/mondo preda del caos, e sembra cantare la sua predica grazie all'accompagnamento musicale in stile antico. Salva la vita a un baro (Elliott) ma rimane ferito e si fà promettere dallo stesso Elliott di costruire in vece sua una chiesa per portare la parola di Dio in "No Man's Land". Usando mezzi leciti, senza barare al poker.....allora Elliott tenta di convincere la Windsor a consegnarsi alla legge per poter riscuotere la taglia, ottenendo però clemenza per essersi spontaneamente consegnata. Certo lei la pensa diversamente...... Il film comincia con la scritta "L'uomo, con le sue cattive azioni, accende da sè il proprio inferno", quindi la traduzione italiana dovrebbe essere "Il fuoco dell'inferno" per meglio rendere l'idea alla base del film. Che è una sorta di parabola sulla redenzione e lo stato di inferno autocausato, originale ed audace considerata l'ambientazione western. Renda l'idea il fatto che il film non termina con la scritta "the end", bensi' con"Amen". Appartengono al film alcune sequenze piuttosto violente che certo non posso rivelare per chi non l'avesse visto, il tutto costruito verso un climax emotivo ben indovinato. In Italia è passato alla tv in b/n invece del corretto trucolor originale (stessa Republic di Johnny Guitar), che ricordi io l'ultima trasmissione risale ad almeno 25 anni fà. L'interpretazione della Windsor è notevole, in alcune inquadrature dal basso ricorda la Alberghetti di Giovanna D'Arco, forse un omaggio voluto. Elliott stava bene vestito da cowboy, ai limiti della serie A del genere che però non ha mai raggiunto. Piuttosto forte la scena del duello fra la Windsor e l'ex marito: mentre lui è a terra colpito, lei rivela la sua identità femminile tirandosi indietro il cappello e lasciando ricadere i capelli sulle spalle, e sentenzia dura:"Voglio che tu veda chi è stato a mandarti all'inferno!", e l'uomo muore poco dopo averla riconosciuta. Fra parentesi, era il film preferito dall'attrice a parte Rapina a mano armata, fiore all'occhiello della sua filmografia. Il film ricrea una situazione a tinte forti, tipica della Republic Pictures, una forza di convinzione che non lo fà annegare nel ridicolo ma al contrario ne rafforza l'impatto emotivo. Credo si tratti davvero di un gioiello, per me è un capolavoro, certamente un film coraggioso e originale, con un modo inusuale di affrontare alcuni temi.
[+] lascia un commento a andrea rossi »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||