Mario Gromo
La Stampa
Nel giugno del 1929 l'Augustus, una casa editrice romana fondata da un gruppo di giovani con a capo il Blasetti, dette alla luce Sole, il primo film della nuova cinematografia italiana. Il secondo film dell'Augustus doveva essere Rotaie, diretto dal Camerini, un giovane direttore non nuovo ai teatri di posa, che allora già contava qualche anno d'attività e un vivo desiderio di seguire vie non troppo battute: sarà lui che più tardi ci darà Figaro, certo il film più garbato e più intelligentemente piacevole della nostra nuova cinematografia. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (3002 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 13 maggio 1932